Capitolo 14

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Justin

Ma proprio questa domanda doveva farmi? Che le rispondo..cazzo.
Se le dicessi la verità, se ne andrebbe. Se le dicessi una bugia, dopo lo scoprirebbe e sarà ancora più infuriata.
Le dirò la verità. Tanto vale rischiare. Tanto anche lei era una prostituta no?

"Vedi..io vendo droga." Mi guardò a bocca aperta, non aveva niente da dire e la sua faccia era a dir poco sbalordita.
"Come, tu vendi droga? Ma se non ti vedo mai andare a lavorare o parlare d'affari al telefono oppure drogarti!"

"Cloe, cazzo. Io parlo di affari, ma di persona. Non sto uscendo mai perchè ci sei tu e poi ci sono i miei amici che vanno a prenderla e venderla, anche se il capo sono io. Capisci?"
"Per questo hai tanti soldi senza faticare! Bella vita fai tu eh! Perché non me l'hai mai detto?!"

"Perchè pensavo che te ne saresti andata, via da me e non voglio perderti ora che ho capito che sono fottutamente innamorato di te!"
"Se mi avessi detto la verità fin dall'inzio non mi sarei incazzata! Ma porca troia, ero una prostituta, non me ne sarei mai andata perchè anch'io ti amo! Ma come vedo non te ne sei mai accorto! Odio quando mi tratti male, quando non mi parli, quando nei primi giorni volevi solo sesso, ma ora ho capito che mi sono innamorata e non posso farne a meno di te."

Non mi sarei mai, e ripeto mai, aspettato che lei fosse innamorata di me. Ricambiava i miei sentimenti! Grazie droga, se non mi avesse chiesto che lavoro faccio, non saremo mai andati a queste conclusioni. Fin dal primi giorno, che Bill me ne parló, sapevo che non potevo uscirne. E quando l'ho vista? Era bellissima, una bellezza consumata per dei porci maniaci. Nei primi giorni volevo solo sesso, ma dopo un po' capí che il mio cuore non riusciva a resisterle. Ogni volta che la vedevo per casa, mi batteva il cuore. Volevo baciarla, abbracciarla e magari farci l'amore. Non sono mai stato un ragazzo sdolcinato. Ma ora so, che la amo.

Cloe

Gli avevo detto i miei sentimenti dopo che lui mi disse i suoi. Non mi aspettavo che un ragazzo come Justin poteva innamorarsi ed io non credo di essermi innamorata di lui,uno stronzo di prima categoria ma anche il piú dolce e bel ragazzo che io abbia mai visto.

"Siamo arrivati." Disse un po' emozionato. Guardai fuori dal finestrino e ció che vidi era stupendo. Un giardino, come piacevano a me. Pieni di fiori, panchine e fontane. Era bellssimo, anche perchè era notte e non c'era nessuno. Solo noi due.

Scendemmo dalla macchina per poi andare a sederci sulle'erba un po' bagnata di rugiada. Vidi Justin farmi segno di sedermi in mezzo alle sue gambe, così che la mia schiena aderisse al suo petto muscoloso. Solo ora mi accorgo degli aspetti positivi di Justin.

Accarezzandomi dolcemente i capelli mi disse delle parole stupende "Ti amo"

Glielo dissi anch'io ed entrambi molto felici, ci baciammo. Un bacio dolce, lento, alla francese. Era dolcissimo, la sua bocca così morbida. La sua lingua che toccava la mia, calda, sentivo i brividi e non era di certo il vento.

Era la prima volta che passavo un momento così con un ragazzo, soprattutto con Justin.

"Comunque andiamo a cena." Appena sentì le sue parole gli stampai un bacio in guancia e tutti e due ci alzammo per andare alla macchina.

*20 minuti dopo"

Eravamo appena arrivati ad un ristorante di mia conoscenza, di lusso.

"Ma Justin, qui è costosissimo."
"Sai che non ho problemi di soldi."
"A me andava bene anche un fast food,basta che c'eri tu."
Il suo sguardo si addolcì. Appena entrammo mi guardai intorno. Lampadari di diamanti erano appesi al soffitto. Tavoli con tovaglie e copri sedie lussuosi rossi e oro. Terrazzo che affacciava su un campo di rose.
Ci venne incontro un signore vestito elegante.

"Tavolo Bieber."
"Si, mi segua."

Ci portó nella terrazza che affacciava sul campo, c'era un solo tavolo, apparecchiato benissimo e molto bello. Quanto posso amare questo ragazzo, dio.
Il signore ci lasciò soli, ci accomodammo e guardammo il menù. Nessuno dei due parlava, questo silenzio era imbarazzante.

"Ti piace?" Justin ruppe questo silenzio. Io annuì e mi allungai per baciargli quelle labbra stupende. Mi sorrise dolcemente ma una voce fastidiosa ci interruppe. Oh, la cameriera. Bionda con occhi azzurri, vestita con una gonna corta ed un top, coperti dal grembiule e delle ballerine viola. Justin non le staccava gli occhi da dosso. Ed ecco che la gelosia si fece sentire.

"Vado un attimo al bagno. Ordina tu Jus."
Appena mi allontanai, entrai nel bagno delle donne per guardarmi allo specchio. Quella cameriera era certamente più bella di me.

Uscì dal bagno e mi incamminai verso la sala. Solo che al tavolo, non c'era più nessuno. Mi sedetti, aspettando Justin che sicuramente stava al bagno o fuori a fumare. Passò mezz'ora ed ancora non arrivava. Decisi di uscire fuori, la sua macchina era ancora lì. Mi avvicinai e vidi i finestrini appannati. Ecco. Mi aveva lasciata sola per scoparsi quella, altro che amarmi. Fanculo.
Iniziai a camminare verso casa. Ma distava molto cosí chiamai un taxi. Appena arrivò, entrai e gli dissi la via. Ripensai a cosa abbiamo fatto stasera. Era tutto perfetto se solo lui non mi avesse lasciata per scoparsi la troia/cameriera. Diceva di amarmi...

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