Capitolo 12

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Cloe

Rimasi scioccata da quel suo gesto inaspettato, voglio dire, mi aveva appena baciata davanti a un'innumerevole massa di persone che, stranamente, ci stavano fissando. Il che, non mi dispiaceva affatto, ma questo bacio..cosa significava? Perchè si comportava così con me? Era strano e a volte non riuscivo proprio a capirlo, però, devo ammettere, che questo suo gesto, mi era piaciuto un casino.

Continuava a baciarmi e nel mentre mi accarezzava i capelli e mi teneva stretta a se, come se avesse paura che potessi respingere il bacio, ma non fu per nulla così. Ricambiai con piacere e appena la sua lingua sfiorò il mio labbro inferiore, capì che voleva l'accesso e, concedendoglielo, approfondì ancora di più il nostro bacio, facendo scontrare le nostre lingue e iniziando una lotta per la dominanza. La sua lingua aveva movimenti decisi e delicato allo stesso tempo, era una cosa a dir poco strana e eccitante allo stesso tempo.

Ma che cazzo stai dicendo?

Uffa, ma che cazzo vuoi? Manco baciare lo posso che devi intrometterti.

Lo lasci entrare così tranquillamente nella tua bocca? Ma tu sei pazza!

Oh, ma vaffanculo! Aspetta, ma sto parlando di nuovo con me stessa. Okay, devo smetterla..

Nel frattempo che io discutevo con me stessa, Justin aveva introdotto una delle sue mani sulla mia coscia e la stava accarezzando lentamente. Quando me ne accorsi sentì dei brividi percorrermi lungo tutto il corpo e, lentamente, sentì avvamparmi, un calore a dir poco strano. Era ufficiale, mi stava facendo impazzire e se non mi sarei staccata all'istante, avremo rischiato di fare del sesso in auto, per lo più davanti a tutti.

Mi staccai lentamente e lo guardai negli occhi "Jus, dovremo andare" sorrisi leggermente e lui, accarezzandomi la guancia, sorrise a sua volta e rimise in moto la macchina.

Sembrerà strano dirlo, ma mi sentivo felice. Felice per quel gesto che aveva appena fatto con me. Era un gesto insensato, strano, ma tutto sommato, dolce.

Per tutto il tragitto, guardai fuori dal finestrino, chiedendomi cosa stesse pensando lui, o per lo meno, di dove stessimo andando di tanto importante. Che ci volete fare? Sono curiosa.

Justin.

Eravamo in auto, diretti verso il centro commerciale. Non lo avevo detto a Cloe, non perchè non volessi, ma perchè volevo farle una sorpresa e, anche perchè, quella sera, per lei, avevo una sorpresa. Non sono un tipo romantico, ma lei mi piace e poi viviamo insieme, perciò voglio farla stare bene con me.

Justin, Justin Justin.....lei è la tua puttana, niente di più.

Ma statti zitta, coscienza del cazzo. È vero, l'avevo comprata e di regola era la mia puttana, ma purtroppo non riuscivo a trattarla male. Non so spiegarlo, ma c'era qualcosa in lei che mi impediva di trattarla male.

Appena arrivati al centro commerciale, mi girai verso Cloe. Vidi i suoi occhi illuminarsi, non si aspettava che la portassi qui.

"Piaciuta la sorpresa?" Mi rivolsi a lei. Lei rispose un "si" molto euforico. Era davvero contenta, e di conseguenza, anch'io.

Scendendo dall'auto, le presi la mano ed entrammo nei grandi magazzini.

Dovevo comprarle un vestito per stasera, volevo portarla a cena.

"Dobbiamo comprare qualcosa per te, di elegante, stasera andiamo da una parte." Le dissi.

Sapevo quanto era curiosa, e sapevo che mi avrebbe tartassato di domande su dove andremo.

"Dove andiamo?" Ecco, cosa avevo detto?

"Sorpresa."

"Daaaaai"

Lo sapevo. Ho sempre ragione.

Scossi la testa, facendole capire che non le avrei detto niente, ed entrammo in un negozio di vestiti eleganti e sexy.

Mi sedetti su una poltroncina mentre Cloe andò a cercare qualcosa. Tornò con un vestito nero corto, maniche a tre quarti, con del pizzo alla fine di esse. Aveva dei brillantini sullo scollo a V ed era molto carino.

"Provatelo." Aspettai 2 minuti, e Cloe uscì fuori dal camerino.

"Troppo corto" le dissi. Se avrebbe comprato quel vestito, tutti gli occhi curiosi dei ragazzi sarebbero stati su di lei, ed io non volevo. Lei è mia.

Sbuffò ed andò a cercare qualcos'altro. Tornò con due vestiti. Uno celeste chiaro, fino alle ginocchia, con del merletto bianco sullo scollo a cuore, senza maniche ed un'apertura sulla schiena, coperto però da del merletto bianco.

L'altro era color pesca, lungo fino alle caviglie, delle perle bianche le facevano da cinturino, scollo a cuore e con dei diamantini su esso. No, mi piaceva di più quello celeste.

"Quello celeste è molto più carino e sexy."

Annuì, mise apposto gli altri vestiti e prese il celeste. Andammo alla cassa e pagai. Ora mancavano solo le scarpe.

Entrammo in un negozio di scarpe, girammo tra i scaffali finchè non mi fece vedere dei decolté azzurri. Molto carini.

Le annuì, prese la sua misura e se le provò.

Andai a pagare anche le scarpe e poi tornammo a casa.

Erano appena le 18.34, alle 20.30 avevo prenotato il tavolo al ristorante più lussuoso di Miami.

"Vai a prepararti. Entro le 20.15 devi essere pronta."

Ciaooo✨ so che è corto e non molto bello ma non avevo ideea presto

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