13.

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Finalmente la giornata era finita. Menomale. L'ora e il discorso con Gary erano bastate per far diventare quella giornata veramente una merda.
Quando arrivai a casa trovai sulla porta un biglietto:
" Per Jenny, Da gary"
Non era il caso di aprirlo, sarebbe stato solo la prova di quanto fossi facilmente vulnerabile, però in quel momento era anche la cosa che desideravo di più.
Poi un biglietto? Addirittura, non so cosa aveva in mente. Gary lo sa che sono una persona abbastanza permalosa. Difficilmente perdono le persone, e quando lo faccio perdono ma non dimentico. Quindi Gary sperava davvero che passata nemmeno un'ora avrei dimenticato tutto? Ah, magari pensava che scherzassi, pensava che lo facessi per avere attenzioni... Ma a dir il vero ero davvero arrabbiata.

Per prima cosa aveva baciato Megan... Cioè ma stai scherzando? Dopo quello che ti ho detto su di lei tu la baci !?
Poi secondo aveva detto cose che mi avevano ferito davvero, non pensavo di essere così un peso per lui, ma a quanto pare lo ero eccome. Quindi quella era anche l'occasione per lasciarlo un po' in pace senza disturbarlo. Come avevo fatto in quegli anni a quanto pareva.
Stavolta ero decisa a fare quello che mi ero messa in testa. Che poi quel periodo ci poteva anche servire per capire se davvero tenevamo così tanto l'uno all'altro.
Anche se io, lo sapevo già.
Quel pomeriggio lo passai con Molly. Alla fine non c'eravamo più viste dopo la sera della festa, dovevo ancora raccontarle del discorso con Gary. Volevo sapere quello che pensava anche lei. Molly è sempre stata una persona molto matura su tutto, i suoi genitori l'avevano sempre lasciata libera sulle decisioni importanti,quindi ero sicura che sarebbe riuscita a darmi dei buoni consigli sulla faccenda.
Ci trovammo all'entrata del centro commerciale, e dopo averla salutata entrammo e ci sedemmo su una panchina davanti alla fontana centrale.
« allora come va piccoletta? » chiese lei affettuosamente mangiando il suo gelato.

« tutto sommato bene. A dir la verità oggi però ho dovuto parlare con Gary...»
Sgranò gli occhi sollevando il sopracciglio:
« Perché " dovuto" ? »
« Stavo cercando di evitarlo così sono andata in classe molto prima del suono della campanella... Pensavo di essere sola, ma lui era li. Ed eravamo soli. Era impossibile evitare quella discussione...»
« Quindi? Che è successo? Avete chiarito? Gli hai detto cosa avevi?...» Odiavo quando Molly sparava a raffica le sue domande. Ne riuscivo ad ascoltare meno della metà e mi mettevano in confusione.
« No per nulla. Sono stata il più fredda possibile. Non voglio dire cos'ho. Ho paura che dopo averglielo detto, le sue scuse non saranno sincere... È un comportamento da stupida?» a pensarci bene forse stavo esagerando.
« Beh non proprio... Le tue motivazioni non fanno una piega, però forse la cosa più giusta sarebbe parlarci. Penso che anche tu voglia chiarire no?»
Non le avevo raccontato del biglietto che mi aveva scritto ed ero combattuta se farlo o no. Che poi non sapevo nemmeno io cosa ci fosse scritto in quel fottuto pezzo di carta quindi non serviva a niente raccontarglielo.

« Certo che voglio chiarire. Ma quello che ha detto mi rimbomba in testa da sabato...»
« Cosa? Ma che ha detto?» mi interruppe con aria interrogativa sgranocchiando l'ultimo pezzo di Como che le rimaneva.Già non gliene avevo ancora parlato. Così gli raccontai tutto quello che avevo sentito:
« Jenny secondo te era ubriaco? Non credo che abbia baciato realmente Megan in quella maniera, doveva essere sbronzo per forza...»
Molly conosceva molto meglio di me Megan, frequentavano molti corsi in comune. E poi anche lei conosceva molto bene Gary, quindi non poteva sbagliare.
« Non lo so... So solo che non penso che mi fiderò più di Gary come prima»
Ero abbastanza confusa. Non sapevo più che pensare e non volevo ammettere che molto probabilmente stavo esagerando . Avevo superato il limite di nuovo, sicuramente. Una parte di me odiava Gary. Nonostante gli anni che ci conoscevamo, non riuscivo ancora a capirlo del tutto. Non sapevo mai cosa ne pensava realmente di quello che accadeva e non riuscivo mai a comportarmi nel modo in cui,forse avrebbe voluto.

Pazza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora