10.

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Non vi racconto cosa successe nel mese successivo perchè fu tutto secondo le abitudini.
Mi sentivo ancora triste per la partenza di Mark, in più era stato un mese duro pieno di esami su esami e io non ce la facevo più.
Per la fine della sessione d'esame, Gary organizzò una festa a casa sua. Ero felice di avere l'opportunità di divertirmi un pò', e non vedevo l'ora che la festa iniziasse.
Mi preparai velocemente in preda all'ansia, provandomi qualsiasi abito che mi trovassi davanti. Ero davvero agitata, durate l'ultimo mese non ero riuscita a passare molto tempo con Gary a causa degli esami, quindi quella sera sarebbe stata la prima volta in cui avremmo potuto passare un'intera serata insieme di nuovo. Sapevo che ci sarebbe stata parecchia gente, Gary non faceva mai le cose in piccolo, ma riuscivamo sempre a divertirci nonostante il caos. I miei amici erano anche i suoi, e i suoi i miei.
Quando arrivai davanti al grosso cancello della villa di Gary, salutai mia madre che mi aveva accompagnato e mi diressi verso Molly.
Molly era la persona a cui tenevo di più, dopo Gary. Era come una sorella. Non ne ho mai parlato prima perchè era andata a fare un viaggio con i suoi in Africa e per questo non ne avevo avuto occasione, questa era la prima sera che la rivedevo.
Le saltai in collo e la strinsi più forte che potevo:
« mi sei mancata davvero tanto piccoletta» disse. Ero come se fossi sua sorella minore, mi proteggeva sempre da tutto. Non mi conosceva da una vita, ma aveva imparato a farlo ,e sapeva che non mi fidavo delle persone. Era stata una delle poche a cercare di capirmi ed era stata l'unica a rimanere con me anche quando la stressavo con i miei problemi e con i miei dubbi. Ed era per quello che,per me,era davvero indispensabile.
« mi sei mancata tanto anche te» risposi. Mi staccai e ci dirigemmo verso l'entrata.
Appena ci avvicinammo, trovammo davanti alla porta Gary che ci aspettava. Lo salutammo entrambe e ci fece strada tra la marea di persone che c'erano. Erano davvero tante, forse mezza università si trovava in quella casa. E in più la musica era altissima e non vedevo niente per colpa delle luci. Cercavo di non perdere di vista Molly e quando non la sentii più dietro di me iniziai a preoccuparmi, casa di Gary era enorme, mi voltai e vidi che stava correndo verso Jake. Era il suo ragazzo e capivo benissimo perchè mi avesse lasciato lì così, vendoli mi venne da sorridere come una cogliona, Il rapporto tra Jake e Molly era tutto quello che desideravo io con Gary, e sorridevo immaginandomi quella scena tra di noi.
Mi riportò alla realtà la strattonata di Gary che era rimasto dietro di me per tutto il tempo. Mi girai verso di lui, gli sorrisi e continuammo a camminare finché non arrivammo a un tavolino con tutti i suoi amici. Salutai tutti, mi sedetti e Gary mi sussurrò se volevo qualcosa da bere, io annuii e dopo che se ne andò iniziai a parlare con gli altri.
Dopo circa quindici minuti Gary non era ancora tornato, il bancone dell'alcool non era lontano e mi sembrava strano che ci mettesse così tanto. Quindi mi alzai e iniziai a cercare come una stupida le scale per scendere nella cantina dove c'era da bere. Mi ero sempre orientata in casa di Gary, la conoscevo come le mie tasche, ma stavolta sembrava un'altro posto.
Dopo interi minuti di panico e di incontri con ragazzi ubriachi, trovai le scale. Le scesi facendo attenzione a non cascare, e quando arrivai davanti al bancone salutai Gimmy, un ragazzo del mio corso di letteratura, che stava preparando dei drink,
« Ehi Gimmy hai visto Gary?» dissi urlando cercando di farmi sentire.
« si é andato di la» mi disse porgendomi il bicchiere pieno di qualcosa che non riuscivo a capire cosa fosse.
Lo ringraziai e mi diressi verso il tavolino da biliardo non molto lontano dal bancone.
Quando arrivai a meno di 50 m di distanza, mi trovai davanti una scena che dubito che dimenticherò, a dir poco disgustosa. Gary era lì, con Megan, appoggiati sul tavolo da biliardo che si baciavano. Rimasi lì per una serie di minuti sconvolta. E quando finalmente si staccarono iniziarono a parlare, e io, ovviamente rimasi immobile
« Megan sei bellissima stasera» disse Gary continuando a palparle il culo.
«finalmente hai capito che quella Jenny non ha niente in più di me » rispose ridendo come una scema.
« Ti dico un segreto» esortò Gary muovendo la testa come se non riuscisse a sopportare il suo peso. Aveva una voce sommessa è ancora mi chiedo come feci a sentirlo « in realtà non la sopporto più» iniziarono a ridere entrambi mentre Gary farfugliava qualcosa tentando di riprendere il discorso e dopo poco ricominciarono a baciarsi. Ma prima che potessi sentire altro avevo giá salito le scale, ero in lacrime, ma ero anche fuoriosa. Cazzo ma perchè mi fidavo così tanto delle persone?
Cercai Molly e quando la trovai stava ballando con Jake. La strattonai e quando mi vide con gli occhi gonfi capì subito che qualcosa con andava. Guardo Jake, lo baciò e mi prese la mano portandomi verso la porta.
Quando arrivammo nel giardino le mie orecchie fischiavano ancora per il troppo rumore.
« Jenny ma che cazzo é successo?» disse con una faccia apparentemente scocciata.
Mi dispiaceva troppo di aver rovinato la sua serata con Jake, era da molto che non si vedevano e l'ultima cosa di cui avevano bisogno era delle mie crisi.
«mi dispiace di averti rovinato la serata, ero scesa nella cantina per cercare Gary... L'ho trovato che si baciava con Megan e-e...» non riuscivo nemmeno a parlare da quanto singhiozzavo
« Jenny aspetta dai, calmati, non importa che tu mi racconti adesso e tanto meno non ti scusare.» la sua voce era rassicurante e mi buttai in un suo abbraccio. Mi prese la mano e disse «Jenny ti porto a casa io okay?» annuì e mi condusse alla sua macchina. Il tragitto durò molto poco e prima di accorgermene eravamo a casa.
Molly mi accompagnò fino all'entrata e quando si accorse che i miei non c'erano, anche in camera. «Jenny tutto bene?» stavo ancora singhiozzando non avevo smesso da quando eravamo andate via dalla festa. « NO.» mi buttai sul letto e Molly con me. Mi abbracciò e rimase con me fino a che non mi addormentai.

Pazza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora