Capitolo 16

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Cinque
Dopo due ore di puro pestaggio Jefferson e Miller se ne vanno lasciandomi cadere a terra senza legarmi ne niente.
Vedo poco lontano da me il fermaciuffo, mi alzo con un gemito di dolore e sentendo anche qualcosa rompersi mentre prendo quel fermaciuffo
"Cinque ti possiamo aiutare" dice Vanya
"Voi non potete fare proprio niente" dico, mi giro verso di lei e dico "tu non mi ascolti...pensi solo e soltanto a te stessa...nostro padre aveva ragione siete solo delle nullità"
Ormai il danno è fatto, vedo la loro delusione e rancore nei loro volti, ma io non mi preoccupo più di tanto visto che le mie gambe hanno ceduto e mi ritrovo in ginocchio davanti a Vanya che ha le guance solcate dalle lacrime, gliele vorrei togliere e dirle che andrà tutto bene e che penso di amarla, ma non dico niente di tutto ciò visto che vedo solo il nero.

"Cinque" cantilena la Handler, apro gli occhi e vedo solo bianco
"Spero di essere morto" dico con la voce impastata
"Per mia fortuna no" dice quella pazza sorridendo, volto la testa e sono ancora in quella stanza insieme ai miei fratelli che ci guardano con odio, la donna attacca due fili nella mia testa che sono collegati ad un monitor
"Che stai facendo?" Dico corrugando la fronte
"Non ti posso colpire fisicamente...come ho già detto sei la macchina assassina perfetta quindi ti colpisco la mente" dice sorridendo e lasciandomi un casto bacio sulle labbra, sono più che sicuro di essere pieno di rossetto
"Posso farti causa per atti osceni ad un minorenne" ribatto, mascherando la mia ansia e il mio nervosismo
"Minorenne? Non ne vedo" dice maliziosa, si avvicina al macchinario e dice "una piccola spiegazione per chi non sapesse che cosa fa questo gioiello... mostra le paure della persona a cui sono collegati i fili"
Stringo i pugni e mi sorprendo di ritrovare ancora il fermaciuffo, la mia unica ancora per la realtà
"Sei pronto Cinque? Stai per rivivere il tuo inferno" dice ghignando
"Appena mi libero mi assicurerò che tu sia morta" dico stringendo i denti, lei solleva le spalle per poi iniettarmi un liquido giallo
"Buon incubo Cinque" dice ridendo la Handler, la sua risata si allontana sempre di più fino a quando non ricado di nuovo nel buio.

Mi ritrovo a casa, salgo lentamente le scale soltanto per sentire le voci o per meglio dire la voce di Luther "Se no sparisci e non ritorni mai più... hai solo rovinato le nostre vite, ho voluto dare la colpa all'apocalisse, ma in realtà la vera causa di tutto sei solo e soltanto tu...stavamo bene prima che tu comparissi quindi forse la soluzione di tutto sarebbe la tua scomparsa" vedo me stesso rimanere impassibile, ma posso percepire chiaramente il suo stato d'animo....abbandono e sensi di colpa... che aumentano ancora di più a causa delle mie parole "finalmente dici qualcosa di sensato in tutta la tua vita...mi hai fatto solo un favore...tanto per me siete tutti un peso" 

Le immagini cambiano, mi ritrovo sempre in camera mia ma questa volta sono con Vanya, siamo legati dalle manette e lei ha avuto quell'incubo, la sto rassicurando fino a quando non mi dice
"Io distruggo tutto quello che ho attorno, forse ha ragione Numero Sei...bisogna eliminarmi prima che distrugga tutto il mondo"
"Smettila di dire queste cazzate" ribatto
"Ti posso fare del male Cinque e sinceramente non voglio..." la interrompo baciandola, per la prima volta mi sento in pace e libero di essere me stesso e non un semplice assassino... la visione prende un'altra piega mentre mi mostra noi che facevamo sesso, percepisco il mio stato d'animo e spero soltanto che non lo sentano gli altri ovvero debolezza e amore...o almeno credo che sia quello visto che non ho mai provato niente del genere per nessuno.

Le immagini continuano a cambiare fino a quando non incontriamo Lila, mi è sembrata da subito familiare e capisco il perché in quella baracca
"Tu hai ucciso i miei genitori" dice urlando e puntandomi il dito contro, la guardo sbalordito e dico sussurrando e facendo due più due "quei fiorai"
"Esatto...e tu li hai uccisi...perché?" Dice con alcune lacrime che scendevano
"Si, li ho uccisi, ma io prendevo gli ordini da Handler...lei è stata a darmi l'ordine e la cosa strana è che sia venuta anche lei"
Lila mi guarda confusa per poi comparire il diavolo in persona
"È vero? Quello che ha detto Cinque è vero?" Dice Lila continuando a piangere, la Handler non si scompone e dice sollevando le spalle "si, direi di " le punta la pistola addosso ma viene uccisa dallo svedese.
Tutto questo mi riporta a quella notte, sono adulto e i genitori di Lila sono davanti a me in ginocchio che piangono e supplicano
"Per favore...abbiamo una bambina" dice lei, io non dico niente, il mio lavoro è quello di non mostrare emozioni e penso che loro lo abbiano capito
"Mi prometta che non le farà del male, la supplico, non la uccida e non la faccia uccidere" dice la donna fermando i tremori, rimango stupito dell'accettazione del suo destino e dall'anore che prova per la sua creatura, un amore che in effetti io non ho mai conosciuto...con mia grande sorpresa faccio un piccolo cenno del capo e gli sparo in testa.
Sento piangere all'interno di un armadio, la Handler mi supera e dice "ben fatto, come sempre" apre le ante e trovo una bambina magra con gli occhi rossi
"Io sono Handler...mi prenderò cura io di te...non ti preoccupare tesoro adesso andrà tutto bene" le prende la mano e la trascina fuori dal suo nascondiglio, dai suoi capelli cade un fermaciuffo rosa
"Andiamo Cinque" ordina, non so il perché ma la promessa che ho fatto a sua madre mi rimbomba nella testa e dico seguendola ormai nella Commissione...

VillainWhere stories live. Discover now