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~Hinata~
Sto camminando verso il negozio di Ukai, luogo dove è stato stabilito l'incontro con Suga e gli altri.
"Hinata! Eccoti... Vieni, entriamo così dico ciò che devo dire a tutti quanti" Dice Suga, che mi aspettava fuori dal negozio
"Va bene... Suga...! Io... Mi dispiace per essermene andato... Ecco..."
"Hinata, va tutto bene... Non preoccuparti, non siamo arrabbiati con te. Non siamo proprio arrabbiati, siamo tutti preoccupati per Kageyama, e anche per te... Non devi scusarti, ciò che è successo ormai non si può cambiare"
"mh... Ok..."
"Eccoci"
"Hey Hinata..."
Appena entriamo nel retro del negozio, dove ci sono già tutti quanti seduti, mi salutano tutti calorosamente.
"Ciao ragazzi..." Salutai, con un tono liscio.
"Hinata, siediti pure, così vi spiego ciò che dovevo dirvi" Dice Sugawara invitandomi a sedermi. Ecco, alcune squadre hanno deciso di fare delle partite, come se fossimo ancora alle superiori, solo che andrebbero in TV... E beh, avrebbero invitato anche noi. La classifica è in base alla posizione che la squadra aveva, quindi noi, la prima partita, la giocheremo tardi, dato che siamo stati messi in cima alla classifica. Hanno bisogno della conferma se giochiamo, altrimenti ci tolgono, e volevo capire se vi andava di farla, anche senza Kageyama..." Dice mentre e ci guarda con uno sguardo dubbioso. "Più che altro volevo capire per Hinata, dato ciò che è successo..." Dice volgendo lo sguardo verso di me.
"Non lo so, io..."
"Non sei obbligato, possiamo giocare anche solo noi... Certo, sarebbe un modo per superare un po' la cosa, però se non te la senti va benissimo, non ti obbligheremo."
"Ci penserò... Nel frattempo proverò a seguire gli allenamenti..."
"Va bene... Allora confermo. La partita sarà tra un paio di mesi, abbiamo tutto il tempo di riprenderci dalla pausa. Domani pomeriggio ci troviamo nella palestra quì dietro verso le due, ci state?"
"Si, ci sta come orario. Allora ci vediamo domani. Io ora devo andare, mia madre ha bisogno di me" Dice Tanaka alzandosi e avviandosi verso la porta.
"Hinata, a te va bene? Se ti va puoi stare anche da me, se è troppo lontano Tokyo. A me non dai fastidio, e così non dobbiamo scomodare Kuroo ogni giorno"
"Si... Ora gli scrivo" Dico prendendo il mio telefono e scrivendo a Kuroo ciò che abbiamo detto. Dopo qualche minuto il mio telefono vibra, segno che Kuroo ha risposto. 'Per me non c'è problema ad accompagnarti agli allenamenti, ma se preferisci stare da Suga va benissimo. Se stai lì ti preparo i vestiti, così non devi venire te per poi tornare lì.'
'Se mi porti le valigie con i miei vestiti mi faresti un favore... Pensò che resterò qui, oltre che per gli allenamenti sono anche più vicino all'ospedale, così non continuo a disturbarvi'
'Va bene, arrivo tra un paio di ore  forse riesco a trascinare anche Kenma, così ti saluta'
'Va bene, a dopo'
"Ha detto Kuroo che passa tra un paio di ore a portarmi le valigie, così non andiamo da loro per Tornareccio quì..."
"Va bene. Per il resto penso che siamo apposto... C'è qualcosa che ho dimenticato di dire?" Chiedo Suga a Kyoko, seduta di fianco a lui.
"No... No, hai detto tutto"
"Perfetto, allora ci vediamo domani. Hinata vieni, andiamo a casa così ti rilassi" Dice alzandosi e aspettando che io lo raggiunga. Una volta a casa sua mi siedo sul divano, chiudendo gli occhi. "Se hai bisogno di qualcosa non esitare a chiedere" Dice Suga mentre si dirige verso la cucina.
È come quando andavo da Tobio... Sua madre, la prima volta che sono andato da lui sua madre mi aveva accolto molto calorosamente... La casa era perfettamente sistemata, lei era andata a chiamare Tobio e io mi ero seduto sul divano ad aspettarlo. Quando è arrivato mi è venuto in contro e mi ha baciato davanti a sua madre, si è dichiarato lì, in quel modo. Poi lo abbiamo detto anche a mia madre, qualche giorno dopo. Dopo di ché eravamo ancora più liberi di prima. Le nostre famiglie sapevano di noi, potevamo baciarci davanti a loro senza preoccuparci, come con i nostri amici, che erano quelli che sapevano sei sentimenti di entrambi. Poi però abbiamo litigato. E poi è andato tutto a rotoli.
-Mi manchi...- Penso mentre guardo il soffitto. Dopo qualche minuto sento il campanello suonare.
"Sarà arrivato Kuroo, vieni che così sistemi le tue cose in camera"
Una volta usciti Suga prede due valigie  Kuroo prende l'ultima, e mi dice di andare a controllare nel bagagliaio che ha dimenticato una cosa. Quando arrivo, vedo la felpa di Tobio che avevo nascosto nell'armadio. Noto anche Kenma, che ha appena finito il livello, spegnere la sua PSP e scendere dalla macchina, venendo dietro con me.
"So che ti manca, e so che sarà complicato sopportare gli allenamenti, ma sei forte, come è forte anche lui, quindi non lasciare che tutto questo di uccida, reagisci, almeno un po'. Non so che cosa significhi perdere il proprio ragazzo, e non voglio neanche saperlo, ho paura di perdere Kuroo, ma so che si sveglierà, ne sono sicuro, me lo sento. Quindi aspetta ancora un po', se hai bisogno chiamami o scrivimi, ma non lasciare che i tuoi sentimenti prendano troppo il sopravvento. Sei un ragazzo forte, dimostralo a te stesso e agli altri. Ti voglio vedere in campo, ok?" Mi dice Kenma, poggiandomi una mano sulla spalla, per poi entrare in casa.
Prendo la felpa di Tobio ed entro in casa, andando verso quella che diventerà la mia camera, per appoggiare anche la felpa, poi vado in cucina assieme agli altri. Mi siedo al tavolo e tiro fuori il telefono, notando di essere stato aggiunto da Daichi in due gruppi, uno per gli allenamenti, e uno per la partita, nel caso cambiassi idea.
"Noi ora andiamo, tra un'oretta e mezza abbiamo gli allenamenti, e lui vorrà ancora fare qualche livello, quindi dovrò lasciargli una mezz'oretta di gioco. Ci vediamo. Hinata, conto che se non ti vedrò in campo ti vedrò sugli spalti a farci il tifo. Ti aspettiamo, ok?" Dice Kuroo guardandomi sorridente. Io annuisco soltanto, guardandolo con sguardo tranquillo.
"Ci vediamo Shoyo, ciao Sugawara" Saluta anche Kenma, per poi seguire Kuroo fuori casa.
"Ti vogliono molto bene anche loro. Sei riuscito ad entrare nel cuore di moltissimi pallavolisti, quasi tutte le squadre che abbiamo affrontato ti adorano. Tutti ti vorrebbero vedere in campo, il giorno della partita. Ma se non te la sentirai, allora almeno vieni a vederla." Mi dice Suga.
"Si... Ma forse riuscirò anche a giocarla... Però non ne sono sicuro..."
"È normale, ti ritornerebbero in mente molti ricordi di Kageyama. Però sei forte, insieme al resto della squadra riuscirai a non pensare a lui in quel momento, o forse riuscirai a superare almeno un po' la sua mancanza. Comunque, qualsiasi sia la tua scelta, stai tranquillo che tutti ti appoggeranno"
"Mhmh... Adesso vado a sdraiarmi un'attimo..."
"Va bene, ti chiamo quando è pronto" Dopo di ché mi avvio in camera, per pensare tranquillamente.

angolo dell'autore saponetto

Oggi capitolo più lungo per la lunga assenza. Buona lettura, ci vediamo al prossimo capitolo.

Perderti senza sapere quando || Kagehina ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora