Capitolo 15

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La seduta spiritica

Quella debole luce del mattino che filtra dalle fessure della persiana mi finisce sugli occhi, svegliandomi. Giro leggermente il viso alla mia destra e con piacere noto che di fianco non c'è il solito muro spoglio, bianco sporco e con quell'aria triste e reclusa; ma c'è lei: girata su un fianco tutta rannicchiata, capelli scompigliati e qualche ciocca che le ricade sul viso, sorriso sulle labbra e occhi chiusi...oh è così piccola e bella, chissà cosa starà sognando. Le lascio qualche leggero bacio sulle labbra e senza svegliarla abbandono il letto, come prima cosa mi fiondo a fare una doccia veloce godendomi un po' di acqua calda, una volta fatto mi asciugo e metto gli indumenti puliti. Esco dal bagno andando in cucina mentre sbadiglio, arrivato prendo gli ingredienti per prepararle la colazione: prendo dei fiorellini orientali blu da the mettendoli nell'acqua una volta portata ad ebollizione, appena l'acqua si colora di un blu la verso in un contenitore col ghiaccio per scolarlo e lascio raffreddare; quando è pronto lo verso nei due bicchieri e dopo averci spruzzato il limone dentro che fa cambiare il liquido facendolo diventare rosa. Come seconda cosa preparo dei semplici pancake e li guarnisco con della granella al pistacchio e zucchero a velo, metto tutto su un vassoio e la raggiungo tornando in camera facendo attenzione; poso il vassoio sul comodino e mi avvicino accarezzandole delicatamente una guancia <<Principessa>> dico sussurrando per svegliarla, pochi secondi dopo la sento mugugnare leggermente, si strofina gli occhi svegliandosi e mi sorride <<Oh buongiorno, da quanto sei sveglio?>> <<Da un pochino, ti ho portato la colazione>> storce leggermente il naso mettendosi seduta per poi darmi un bacio <<Non dovevi, anzi scusami se mi sono svegliata solo ora>> rido leggermente scuotendo la testa e appena si sistema le poso il vassoio tra le gambe, sedendomi davanti a lei <<Tranquilla, era da tanto che volevo farlo!>> dico sorridendole ed iniziamo a fare colazione. <<Cazzo che buoni!>> dice con le guance piene facendomi ridere <<Me l'ha consigliata un mio caro amico, uno degli infermieri>> <<Oh quindi hai fatto amicizia?>> annuisco mandando giù un sorso di the <<Più che altro con gli infermieri, non che i tipi fossero noiosi eh...anzi, però erano gli unici con cui fare discorsi sani -dico mentre mangio un boccone di pancake- Poi c'è questo Gregory che è fantastico, praticamente lo chiamano mano morta ed è un vecchio che quando può allunga sempre la mano>> lei scoppia a ridere e sentendola rido appresso a lei mentre mi si scalda il cuore <<Gregory mano morta lo voglio conoscere!>> dice ridendo <<Quando potrò uscire stai tranquilla che te lo presenterò>> finiamo di fare colazione ridendo e una volta finito ritiro portando tutto in cucina, mettendomi a fare i piatti.

Elisa's pov

E' tutto così perfetto e stavolta col cazzo che permetterò a qualcuno di togliermelo un'altra volta, possono anche farmi quelle sottospecie di macumbe voodoo che non mi importa, niente me lo impedirà. Mi alzo dal letto dopo essermi stiracchiata un po' e vado in bagno per farmi una doccia, una volta finito esco asciugandomi e mi vesto per poi raggiungerlo in cucina. Notando che sta facendo i piatti corro da lui puntando un dito <<Hey tu!>> mi trattengo dal ridere vedendolo sobbalzare dalla paura <<Oi! Che succede, che ho fatto?>> chiede con una mano sul petto <<Non devi farli tuuu>> dico per poi scoppiare a ridere abbracciandolo da dietro <<Scusa non volevo farti morire d'infarto>> lo sento ridacchiare <<Beh almeno adesso siamo pari...ieri ti ho fatta spaventare io e ora ci stava>> rido scuotendo la testa e poso la testa sulla sua schiena coccolandolo mentre finisce di lavare le stoviglie rimaste. Si asciuga le mani e il lavandino, si gira e mi stringe riempiendomi di baci facendomi ridere nel prenderli tutti <<Ti amo così tanto!>> dice guardandomi intensamente negli occhi, sorrido col cuore a mille mentre sento gli occhi lucidi <<Oh anche io! Tantissimissimissimo!>> dico con un sorrisone, dopodiché le nostre labbra si uniscono in un bacio desideroso e le sue mani tengono il mio viso riscaldandolo leggermente. Le mie guance arrossiscono leggermente e poco dopo il bacio si interrompe <<Dobbiamo recuperare un sacco di cose da fare insieme, però dobbiamo farle dentro casa...quindi, posso chiederti un favore?>> lo guardo ascoltandolo per poi annuire lasciandolo continuare <<Potresti andare in un negozietto di fiducia e comprare una tavola ouija? Sempre se ti fidi di me eh, si trova a due passi da casa>> mugolo leggermente ascoltandolo e rabbrividisco <<Uhm okay, si mi fido di te ma sai che ho paura di queste cose...>> mi accarezza una guancia per rassicurarmi e accenno un sorriso <<Stai tranquilla, nulla che io non possa tenere sotto controllo>> <<D'accordo>> prende un foglietto sorridendo e con la penna ci scrive il nome del negozio insieme ad altre cosine da prendere sempre lì per poi porgermelo, lo prendo e corro a cambiarmi ed una volta pronta gli do un bacio salutandolo. Esco di casa e mi dirigo verso il negozio mettendomi le mani in tasca, l'idea mi elettrizza ma allo stesso tempo mi spaventa e non poco...e se dovesse succedere qualcosa di brutto? Nono, mi fido di Spencer e se lui sa come fare, non posso pensare negativo così senza esserne esperta...esperta quanto lui ovviamente, se lui ne è sicuro vuol dire che sa come fare. Entro dentro al negozio e tiro fuori il biglietto cominciando a cercare, fa un freddo cane qui porca vacca! Prendo le candele naturali e le altre cose che erano scritte nella lista e vado alla cassa, parlando con la signora prendo anche la tavola; pago ed esco salutandola cordialmente. 

Spencer's pov

Mentre aspetto comincio a preparare la stanza: abbasso la tapparella della finestra e sistemo la tovaglia, appena arriva prendo le cose e metto nel candelabro le candele accendendole, chiudo la porta della stanza e adagio la tavola. <<Okay è tutto pronto, tu sei tranquilla?>> mi annuisce timidamente <<Forse, però facciamo>> purifico la stanza e dopo aver fatto tutte le procedure di base mettiamo le dita sulla planchette, cominciando il rituale. Un respiro profondo lascia il mio corpo e quell'atmosfera così cupa e silenziosa finalmente viene spezzata dalla mia voce: <<C'è qualcuno?>>  a quella fatidica domanda la planchette posta sotto le nostre dita comincia a muoversi andando sul 'Sì' <<E come ti chiami?>> riprende a muoversi componendo: "A...B...R...A...M" <<Oh piacere signor Abram, da quanto tempo vive qui?>> ricomincia a viaggiare per comporre la risposta "da un bel po'", lei comincia a spaventarsi e lo percepisco. <<Quindi è lui che ogni tanto muoveva le cose?>> chiede mentre la planchette si sposta senza alcun indugio sul "Sì" <<Oh oddio! No basta ti prego>> sposto lo sguardo su di lei sorridendo per quanto sia carina anche quando è intimorita e non appena faccio per chiudere la seduta spiritica, le fiamme delle candele poste sul candelabro e quelle sul pentacolo si alzano improvvisamente accompagnate da un forte vento, quasi violento  oserei dire. Lei urla ed istintivamente leviamo il dito dalla freccia...'cazzo!' sussurro <<Non dovevamo togliere il dito!>> mi guarda spaventata e non posso rassicurarla perché siamo in una situazione piuttosto allarmante. 'Pensa pensa' dico tra me e me, ma chi voglio prendere in giro? Prima che io possa pensare qualcos'altro una voce squillante maschile mi interrompe <<Ciao bella donzella e signor donzello! -dice facendo una risatina- io sono Abram lo spiritello porcello! -alzo un sopracciglio alla sua affermazione mentre lei lo fissa impaurita- Grazie per avermi liberato, era da un po' che avevo bisogno di sgranchirmi...e non solo io>> mi fa l'occhiolino facendomi intendere che anche il suo amichetto ha bisogno di riprendere...beh! Riprendere il movimento. <<Cosa vuoi da noi esattamente?>>  la figura luminosa bluastra mi guarda poco prima di proferire parola <<Beh, so essere di ottima compagnia e potrei anche farvi divertire...ma in cambio vorrei una donzella tutta per me, una dei miei tempi sapete>> scuoto leggermente la testa confuso <<Uhm e come facciamo a sapere che non ci stai ingannando? Sei pur sempre un fantasma>> <<Se fossi un demone si vedrebbe o in generale se fossi pericoloso non aspetterei per fare qualcosa, non direi il mio nome e cose di questo tipo...quindi accettate la mia compagnia?>> devo ammettere che una situazione così non mi è mai capitata, però ha ragione e quindi mi limito ad annuire nonostante lo sguardo contrariato della mia ragazza. 

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Angolo scrittrice

piccola sorpresina giusto per cambiare un po' :P

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⏰ Last updated: Dec 13, 2022 ⏰

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The pleasure of risk - sequel Your American Nightmare || Spencer CharnasWhere stories live. Discover now