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Dopo vari mesi di terapia a Victoria venne diagnosticata una depressione post parto, comune fra le donne che escono da una gravidanza.

Anno dopo anno, Janette cresceva e diventava sempre più simile alla mamma, che con l'aiuto di anti depressivi e la ripresa dei concerti ristabilì la sua sanità mentale.

Damiano aveva comprato una casa più grande in campagna, erano isolati da tutto ma non lontani dalla città centrale.

A sei mesi Janette assisteva al suo primo concerto in compagnia della zia Nica.
A due anni prese parte al matrimonio dei suoi genitori;

La navata era in piedi, attendeva l'ingresso della sposa, Alessandro -il padre- era accanto alla figlia, pronto ad accompagnarla verso il continuo di una vita d'amore.
Thomas, Nica, Jacopo ed Ethan erano lì, sull'altare a sostenere Damiano con il compito di testimoni di nozze.
Fece il suo ingresso, Victoria indossava un abito firmato gucci, sfoggiò tutta la semplicità che aveva, il trucco non era marcato, i tacchi erano a spillo bianchi e le unghie erano poco lunghe e ben curate.

La magia ebbe inizio, passo dopo passo Victoria si sentiva camminare sulle nuvole, la gente a guardare scomparve confondendosi in una nube sfocata.
Il cuore batteva più che mai, benché non era in panico, non aveva ansia di essere lì, era solo felice, di quella felicità che non puoi esprimere a parole, la vivi e basta.

Damiano non stava più nella pelle, voleva toccarla, sentirla, baciarla, amarla.
Guardava la donna che stava per sposare e pensò a quanto fosse cambiata da quel lontano settembre duemila quattordici.
A non essere cambiati erano i suoi occhi, il potere che hanno su di lui è sempre stato lo stesso.
Erano cresciuti, tanto cresciuti e con essi il loro amore.

Le fedi al dito simboleggiavano il sigillo di un eternità insieme.

Il momento della commozione arrivò quando ci fu il discorso di vic che sorprese tutti con le sue parole:

"Con Damiano ho capito che l'amore non sono solo due paroline che, -se non vengono dal cuore- si perdono nell'aria insieme a tutte le altre. Ho capito che l'amore vero e puro pulsa dal cuore e scorre nelle vene. Ho capito che la vita è più bella se vissuta in due, che il desiderio è tanto esprimibile quanto avverabile e che  le stelle sono più luminose se le guardo riflesse nei tuoi occhi. Ho capito che il mondo ha sfumature di colori mozzafiato se le guardo con te, che il freddo non è così gelido se a scaldarmi sono le tue braccia.
Ad oggi posso dire di aver vissuto a pieno il nostro amore; ne ho sentito la
mancanza nei giorni in cui la tua presenza potevo solo immaginarla, ho provato la felicità più sincera perdendomi nel tuo sorriso, ho avuto la conferma che ciò che proviamo è reale sentendo la nostra bambina crescere in me. Non so cosa succederà fra anni, se ancora mi amerai o se già non mi sopporterai più, se i nostri sguardi inceneriranno ogni barriera che ereggeremo per proteggerci. So che in ognuno di questi casi, le mie labbra cercheranno sempre le tue, che il mio cuore andrà a ritmo con il tuo, che le farfalle nello stomaco impazziranno ad ogni nostro contatto come se fosse il primo.
Ad oggi dico anche che ho trovato la pace, una pace che desidero sia eterna.
Ti amo come ti amavo nove anni fa, ti amo come ti amavo quando non potevo dirtelo.
Se passeremo il resto della vita insieme, preparati ad una serie di "ti amo" infiniti.
Perciò ri-iniziamo di nuovo, ti amo Damiano"

Aveva mollato il foglietto per asciugarsi le lacrime, lacrime di gioia.
Suo marito la raggiunse, strinse il suo esile corpo con tutta la forza che aveva in corpo ma mantenendo la delicatezza che le aveva sempre riservato.

A tre anni Janette assisteva alle prove di mamma, papà e zii.

A nove anni iniziò a suonare il piano che avevano in casa, lo stesso che Damiano regalò alla moglie per il suo sedicesimo compleanno.

A quindici anni ebbe il suo primo fidanzato, un musicista conosciuto in conservatorio, era simpatico, dolce e adatto a lei.
In più assistette alla nascita del suo cuginetto.

A diciannove anni, iniziò la sua carriera come pianista e cominciò a girare il mondo fra teatri importantissimi, suonò insieme ai måneskin in alcuni concerti fra i più famosi palchi d'America.

La vita che i suoi genitori le avevano donato era la più desiderata da tutti.
Erano una famiglia felice, i paparazzi riprendevano e fotografavano ogni momento in cui erano insieme.

Nel duemila e quarantatré decise di dare voce alla storia che aveva portato alla sua nascita, una storia che partiva dall'incontro dei suoi genitori fino a quel giorno.

"Damiano guardando la moglie e la figlia con occhi incantati, si rivolse a loro dicendo :- un giorno lo scriveranno un libro su di noi-
Janette si girò a guardarlo e con fare divertito replicò :- anche più di uno-
- non avrà un finale però- aggiunse Victoria senza distogliere lo sguardo dal cellulare.
- perché?- domandò il marito
- perché il nostro amore non finisce"

Fine

Pace Eterna ||Damoria||Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon