Capitolo diciassette.

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Il serpente si avvicinò sempre di più ed Eiren sotto quella sua grande testona, pensò a quante volte il ragazzo la dovette salvare dai loro stessi ingredienti. Quando la lingua bipartita del serpente le toccò il viso, quei suoi pensieri caddero a terra e si frantumarono come tutte le sue speranze.

<<Quanto vorrei svenire in questo momento>> piagnucolò la ragazza, sentendosi mancare l'aria.

Quello fu il momento giusto per il ragazzo di agire: prese la ricorsa e andò contro il rettile e alla ragazza, portandosi con sé una lancia evocata con un incantesimo. Come si trovò vicinissimo a quelle squame, scagliò la lancia verso il serpente e nello spazio tra la ragazza e l'animale, il ragazzo ci saltò dentro in modo da coprire Eiren con il suo corpo. Il ragazzo riuscì a far trapassare la lancia da un occhio all'altro del rettile, il quale sentitosi minacciato, iniziò a venire per intero fuori dal pozzo.

Nel frattempo, fece da scudo alla ragazza per qualunque attacco che fortunatamente non arrivò e se così fosse stato, a qualcosa sarebbe servito l'incantesimo recitato in precedenza.

<<Stai bene?>> domandò Zyan, alzando il viso dalla sua spalla.

Eiren non rispose e si limitò solo a fare spallucce. Ebbe così paura, che credette di svenire sul serio.

<<Dai andiamo>> disse il ragazzo, facendola alzare da terra.

<<Menomale che dovevamo trovare le farfalle>> puntualizzò Eiren, seguendolo.

<<Non tutto è perso, quello è il nostro secondo ingrediente>> disse Zyan, guardandosi dietro.

Il rettile alle loro spalle si dimenò per molto tempo ancora e mentre con la coda distruggeva tutti gli ortaggi, andò alla ricerca delle persone che lo resero cieco.

<<E ora come facciamo?>> domandò Eiren, nascondendosi dietro a un tronco d'albero.

<<Ci serve vivo, non possiamo ucciderlo>> rispose Zyan.

<<Okay, ma come facciamo a prenderlo?>> domandò la ragazza, vedendo il rettile stare fermo.

<<Non muoverti, ora che non vede farà affidamento a ciò che sente>> disse Zyan, alzando una mano e tenendola ferma, facendo capire il messaggio alla ragazza.

<<Perché i serpenti hanno le orecchie?>> domandò Eiren, con un tono più silenzioso.

<<Anche se i serpenti non presentano orecchie, loro sono capaci di sentire le vibrazioni attraverso il terreno. Quindi se tu ti muovi, lui capisce dove sei>> spiegò il ragazzo, osservando l'animale girarsi da loro.

<<Perché non prosegui tu? Tanto con l'incantesimo puoi benissimo trovarli da solo gli ultimi ingredienti. Così, nel frattempo, io terrò occupato il tuo "adorabile serpentello">> disse la ragazza, respirando troppo velocemente.

<<Puoi smetterla di parlare? Mi stai distraendo>> chiese Zyan, guardandola un secondo.

Purtroppo il rettile percepì i loro spostamenti e come si orientò bene verso di loro, si mosse per primo e con un colpo di coda arrivò subito nel luogo dove si nascosero. Quando videro il serpente tra i due alberi, Eiren iniziò a urlare mentre Zyan si mosse con la ragazza nella direzione opposta.

<<Per favore di qualcosa, qualsiasi cosa che faccia arrivare quel serpente in quel sacco!>> strillò la ragazza, con il cuore in mano.

E in quel momento, con quelle parole gettate a caso, che Zyan realizzò. Ormai i suoi poteri stavano man mano tornando, quindi perché non poteva provare a usare uno dei tanti incantesimi che rilesse l'altra volta?

PATTO CON L'OMBRA FANTASMA DELLA MAGIAWhere stories live. Discover now