Capitolo sei.

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Eiren ebbe giusto il tempo di sbattere le palpebre, che dalla radura si ritrovarono in un altro posto.

Se all'inizio credette di aver sviluppato velocemente un problema alla vista, quando vide uno scenario differente dalla radura, capì che l'incantesimo del fantasma funzionò davvero. Infatti, dal posto luminoso e magico dov'erano, si rifecero gli occhi con della fitta nebbia e un clima così umido, che la ragazza istintivamente si toccò i capelli.

<<Qui dovremo trovare i nostri ingredienti?>> domandò la ragazza, guardandosi intorno.

<<In teoria dovrebbe essere così>> rispose il fantasma, percorrendo con lo sguardo quel posto.

<<Okay, allora da dove iniziamo... >> disse la ragazza, aprendo il taccuino e scorrendo velocemente un dito sulle note scritte.

Eiren rilesse tutto attentamente per poi basarsi, in maggior misura, sulle descrizioni indicate sul taccuino.

<<Non sarà un lavoro facile>> ammise la ragazza, realizzando cosa dovevano trovare.

<<Non abbiamo ancora iniziato e già ti stai scoraggiando. Non oso immaginare cosa farai dopo>> commentò il fantasma, guardando la sua espressione sconfortata.

<<Tornerò da Lucilla>> disse la ragazza, senza troppi problemi.

<<Aiutante, qui non stiamo giocando>> disse il ragazzo, con tono serio.

<<Lo so>> cantilenò Eiren, arrendevole. <<e non chiamarmi aiutante>> sbuffò la ragazza.

Zyan avrebbe voluto replicare alla sua richiesta, ma non aggiunse nulla; altrimenti la giovane si sarebbe distratta per una questione di poco conto come quella.

Il fantasma tornò a studiare bene il posto, anche se avrebbe potuto non farlo poiché quella non fu la prima volta che fece il suo ingresso in tale spazio. Infatti, in tempi non troppo lontani, ispezionò molte volte quel posto ma, siccome padroneggiava la magia, in ugual modo non ebbe alcun vantaggio.

<<Qui dice che il primo ingrediente è un animale di cui della notte ne è padrone, ma ha caratteristiche davvero strane>> lesse la ragazza.

<<Ha la coda che brilla di un blu acceso e le orecchie lunghe e a punta, come quelle di un caracal. Se anche per sbaglio sfiorassi la sua coda e le sue orecchie pelose, rischieresti di irritarti gravemente la pelle>> continuò la frase, il fantasma.

<<Che cos'è un caracal?>> domandò Eiren, contraendo le sopracciglia.

<<E' una lince del deserto, simile e molto più grande di un comune gatto>> spiegò Zyan.

<<Oh, vedo che hai studiato>> disse Eiren, guardandosi intorno. <<In ogni caso, non possiamo proseguire con lui, non è ancora buio. Ci conviene procedere con i restanti ingredienti>>.

<<Va bene, continua>> disse il ragazzo.

Eiren rinfrescò per l'ennesima volta la memoria, in modo da essere certa di ricordare tutti i punti più strani, e dopo iniziò con la ricerca del seguente ingrediente in lista.
I due s'incamminarono per tutta la valle e persero così tanto tempo, che Zyan iniziò a scocciarsi ed Eiren ad averne già le tasche piene. Il fantasma, in qualche modo, fu giustificato giacché aveva provato più volte a trovare quelle cose; ma Eiren no.

<<Ancora non vedi nulla?>> domandò Zyan.

<<Solo tante erbe che non hanno nulla a che fare con ciò che stiamo cercando>> disse la ragazza, guardando per terra.

PATTO CON L'OMBRA FANTASMA DELLA MAGIAWhere stories live. Discover now