"Credi che potrei mai sfidarti ad una cosa del---" "CIAO!" urla un'altra voce, interrompendo il ragazzo.

"Ma sei in un bordello? Sento un casino tremendo."

"Sono appena salito sul pullman. Oggi parto per Firenze, te ne sei dimenticata?"

"No, non l'ho dimenticato ma non pensavo partissi così tardi, credevo fossi già lì."

"Credevo anche io, ma a quanto pare hanno fatto una sorpresa ad entrambi." "Ma con chi parli?"

"Vedo che sei molto richiesto."

"No, si divertono a rompere le scatole e basta." lo sente ridere insieme a qualche altro. "Chiamavo per un veloce saluto dato che è impossibile parlare qui sopra."

"Va bene, ti lascio ai tuoi amanti."

"Con Cuadrado? Che schifo." "Tu fai schifo!"

"Hey, non è vero. Lui è bellissimo e solo io posso insultarlo"

"Grazie nena, anche tu sei bellissima anche se avrei da ridire sull'ultima parte." "CIAO!"

"Ciao." risponde. "Deduco che tu debba andare."

"Eh si, ti mando un messaggio appena finisco di giocare."

"Va bene, stai attento."

"Lo farò, ciao nena. Un bacio."

"Un bacio." risponde lei con un sorriso.

"Era Davide?" domanda Marika, poggiando il telefono sulla sua gamba.

"No, Paulo. Che ha detto tua madre?"

"Ha detto che va bene." alza le spalle. "Tu che aspetti a telefonare?"

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"È strano che tu abbia chiesto di voler fare una cena tutti insieme, è successo qualcosa?" osserva la madre dei tre quando mette le posate a tavola.

"No, niente." risponde.

"Hai una faccia mortuaria, che cos'hai combinato?" tenta allora Davide.

"Non ho combinato niente."

"Ha la faccia di chi deve fare un annuncio inaspettato, vuoi ritirarti da scuola?" parla Claudio, già sporco di sugo.

"La smettete di dire scemenze?" sbuffa. "E pulisciti la bocca."

"Dai sputa il rospo." riprende Davide.

"Dalle i suoi tempi." dice Giorgia.

Prende un respiro profondo e gioca con il manico della forchetta, rigirandosela tra le dita un paio di volte.

"Diciamo che.. c'è questo ragazzo."

La madre e Giorgia capiscono immediatamente di cosa vogliono parlare, mentre Marika le prende la mano da sotto il tavolo per darle coraggio.

"E mi piace parecchio." continua.

"Eh." dice Davide.

"E.. ci siamo messi insieme."

"Perché lo chiedi come se non sapessimo niente?" domanda Claudio, corrucciato e assumendo la stessa espressione che ha la sorella adesso.

"Che vuol dire?"

"Lo sappiamo che stai con Paulo." alza le spalle Davide.

Noemi schiude la bocca che tra poco le arriva a terra ed osserva incredula i due: non sa se è più scioccata per il fatto che lo sappiano già o per la loro strana calma.

"Che? Come? Perché? Ma da quando?"

"Ce lo ha detto lui, non te ne ha parlato?" risponde Claudio e lei si acciglia leggermente.

"No." risponde, o forse lo ha dimenticato lei?

"Beh, è stata una svolta inaspettata." anche Marika tira un sospiro di sollievo.

"Lo sappiamo." Davide prende a mangiare.

"E.. vi va bene?"

"Diciamo che avrei preferito che me lo dicessi tu, ma ho apprezzato il fatto che lui sia venuto a dirmelo senza tenermelo nascosto. Mi ha dato la conferma di essere un bravo ragazzo e poi, se ti andassi contro anche questa volta, faresti di testa tua ed ho imparato a mie spese che fa male a tutti quanti."

"E poi Paulo è un mio amico, so che non è un tipo come quel Luca e che ti tratterà bene." aggiunge Claudio, decidendo che il fazzoletto lo avrebbe lasciato intatto sul tavolo a quanto pare. "E poi era anche palese che saresti finita con lui, lo sapevamo da prima del tuo compleanno."

"Ah." risponde. "Solo io non ne sapevo niente a quanto pare."

"Io te l'avevo detto che era palese." parla l'amica.

Favola / Paulo DybalaWhere stories live. Discover now