Capitolo 6(+18)

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Più Yoongi leggeva, più il suo viso si arrossava. Sentì un senso di imbarazzo assalirlo, specialmente perché non aveva la minima idea che esistessero cose del genere. Chiuse il fascicolo con uno scatto nervoso, per poi decidere di andarsene a dormire. Diede un'occhiata all'orologio.

23.45.

Era in ritardo. Lui andava a dormire alle 23.00 precise, sempre. Non aveva assolutamente rispettato la sua routine serale. Così molto di fretta decise di stendersi, cercando di ignorare le parole di quel dannatissimo assistente che continuavano a girare dentro la sua testa.

Quando si svegliò, alle 5.45, riprese la sua routine come sempre. Colazione con caffè e fiocchi d'avena, seguiti da una rapida doccia con il bagnoschiuma al muschio bianco. Indossò un accappatoio blu scuro, i capelli bagnati e appiccicati alla fronte. Proprio in quel momento, pronto per dare il buongiorno al suo robot in giro per la casa a pulire, sentì un guaito. Fu a quel punto che si rese conto della presenza di Luna in casa. Il suo cervello, così abituato a ogni giorno uguale all'altro, aveva temporaneamente rimosso quella novità.

"Oh, ciao. Ehm." disse un po' impacciato, mentre la cagnolina iniziò a saltellargli attorno.

"Cosa vuoi?"

Luna lo osservò, inclinò il musino di lato e poi fece un altro guaito.

"Aish. Non parlo in canese. Che faccio?"

Luna poi saltò sul divano, su quel preziosissimo divano di pelle. A quanto pare si era convinta che fosse suo, perché si sdraiò col pancino all'aria.

"Yah! Non puoi salire sul divano!"

In risposta, Luna scodinzolò. Evidentemente non aveva proprio capito il tono di rimprovero. Yoongi sospirò, borbottando qualcosa deciso poi a chiedere aiuto.

Si avvicinò alla cucina, prese il suo telefonino e lo portò all'orecchio.

[Pronto?]

Una voce ancora impastata di sonno, seguita da uno sbadiglio.

"Mi avevi detto che saresti venuto qui ogni mattina a controllare Luna. Dove sei?"

[A dire il vero sono sotto casa tua. Aspettavo che mi chiamassi perché non mi hai dato un orario preciso, ma credo di essermi appisolato sopra la moto e-]

Yoongi chiuse la chiamata e aprì il portone. Quando aprì la porta di casa sua, si ritrovò il sorriso affascinante di Taehyung di fronte a lui. Indossava mocassini, pantaloni grigio scuro, camicia con cravatta ma niente giacca. I capelli rossi erano stati sistemati con un po' di cera.

Come diamine fa ad avere questo aspetto a quest'ora?

Si rese conto, dopo qualche secondo, che Taehyung non lo stava guardando in faccia. I suoi occhi scivolavano lungo il suo corpo, e mentre lo guardava si umettò le labbra più e più volte.

"Cosa stai guardando?"

Taehyung si avvicinò di un passo, chiudendo la porta alle sue spalle.

"Il tuo corpo. Hai aperto la porta con l'accappatoio slacciato, l'hai fatto di proposito?"

Yoongi abbassò lo sguardo, notando con sconcerto che l'indumento si era davvero slacciato, fortunatamente non del tutto ma abbastanza da scoprire la pelle chiara del suo petto e del suo addome. Lo richiuse con uno scatto fulmineo, lanciandogli un'occhiataccia.

"Vado a vestirmi. Occupati di Luna." e corse via, letteralmente, verso la propria stanza.

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Bonded Domination [taegi]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora