Il Mio Posto ...con Te

vibrare

Ogni giorno,
in questi anni,
ho desiderato incontrare quegli occhi .
Che, come un faro, hanno illuminato la lunga notte del mio cuore indicandone il giusto cammino .

Occhi che lasciavano scie di brividi ,
al sol passaggio sulla mia pelle .
Sentivo il loro calore su di me ,
erano capaci d'innescare quell' incendio che poi divampava.
Emozioni selvagge ,
Istinti primordiali
Quel bisogno che era ossigeno per respirare .

Vibravo
come mai
al solo suo sguardo.
Vibravo allo sfiorare della sua mano , anche un semplice tocco.
Vibravo al confondersi dei nostri respiri ,
quando non esisteva niente altro
Vibravo perché le emozioni che avevo provato,
le ricordavo tuttora.
Le rivivevo al solo pensiero, dandomi quella forza necessaria per risollevarsi.

Un amore indissolubile
Mai rinnegato guardando al mio ieri .
Mai rimpianto vivendo il mio oggi .
Ma dimenticato pensando forse al nostro domani .

Quel vibrare
era l'essenza di un amore che ,
dopo tutto questo tempo , ancora riecheggiava nell'aria .

Quando rincontreo i suoi occhi e sentirò i brividi percorrere ogni centrimeto della mia pelle ?
Questa era la domanda ricorrente che la mia mente si poneva
Questo era il desiderio che il mio cuore timoroso anelava ogni momento.

Ora , in quel preciso istante.
Non c'erano più domande niente più desideri .
Lui era propio lì
In quel preciso istante .
Condivideva l'aria che io stessa stavo respirando
Riuscivo a sentire il suo calore
Percepivo il suo tocco .
Anche se eravamo distanti

Migliaia di volte avevo immagginato, addirittura desiderato questo incontro. Con una paura atroce di quello che sarebbe potuto accadere .

Ma questa realtà non è paragonabile a nessuna mia fantasia.
La mia mente aveva immagginato
i più disparati scenari possibili .
Costruito castelli in aria , come da piccola .
Dal buttarmi fra le sue braccia cercando di colmare il mio bisogno .
Dallo scappare senza voltarmi ,
cercando solo di dimenticarlo .
Oppure scagliarmi su di lui , in preda al rancore più recondito,anche
prendendolo a schiaffi se necessario a placare le mie lacrime .

Ma niente , di tutto quello che posso aver immagginato o premeditato .
Niente di già conosciuto può eguagliare questo momento.
Nulla poteva essere minimamente pianificato.
Nessuna emozione può essere controllata, indirizzata oppure gestita .

< Demet...>
Sentire il mio nome pronunciato da quelle labbra perfette e morbide.
Non ha nessun eguale, nessun sogno poteva mai auspicare a tutto questo.

Una rammenta di emozioni inimmaginabile.
Un trambusto di sensazioni più inverosimili.
La sensazione di essere tornata a casa, sentendo quel suo meraviglioso profumo .
Una voglia di rifugiarmi nella sue braccia ed annullare questi anni .
Le mani tremavano , il respiro diventava irregolare .
Ma cosa stava succedendo
No non è possibile che io provi questo .
Mi ha ferita ed è scappato .

Un improvvisa freddezza mi pervade .
Quel moto di uno orgoglio assopito ma col tempo ritrovato
Che è reazione ,
fiducia e voglia di riscatto
Mi scorre come linfa vitale
Ora mi sento più donna , più grande, più matura .
Tanto da poter affrontare a testa alta l'uragano di nome Can Divit.

Mi volto e lo osservo , a pochi passi da me

Bello come in un sogno , lo vedo xon il mio cuore.
Ricordo ogni suo lineamenti
Scolpito nella mia mente
Ma non posso lasciami andare a questi pensieri .

< Can , perché sei qui? Vicino a me ?>
Gli dico gelida

Sento i suoi occhi fissi su di me.
< Non sapevo che tu .fossi qui questa sera .....Demet >
Dice tranquillamente

< Beh a questo potevo arrivarci anche da sola , ma grazie per il chiarimento Can .
Perché sei qui e non con chiunque tu sia venuto, a goderti il tuo premio ? >
Continuo senza tregua .

< Volevo parlare con te , non potevo non seguirti .>

< Oh , hai pensato che io non ho voglia di parlare con te ?>

< Certo che l'ho pensato . Ma noi dobbiamo parlare e non mi arrendersi, Demet.> Dice fiero e sicuro di sé.
Sembra tornato il Can sbruffone di quando lo conobbi.

< Beh il fatto che jo non voglia non conta nulla per te .
Come tutto quello che dico .>

< Demet io non ho problemi ad ammettere i miei errori , enormi.
Ad ammettere le folli paure .
Ma ora basta
Abbiamo bisogno di parlare senza maschere > continua inesorabile.

< Can , sei qui questa sera non per me , non per cercarmi o parlarmi . Tre anni sono trascorsi
O meglio 2 dal nostro incontro a Roma . In tutto questo tempo dove ero io per te?
Ora mi incontri per caso e pretendi che tutto sia normale ? Come due vecchi amici . Tu sei completamente pazzo Can Divit >
Dico con sincerità nonostante so, di ferirlo

Percepisco la vicinanza di Osman che , sentendomi jn difficoltà poggia il suo braccio sulla mia spalla. Vuol dire che in caso abbia bisogno , è al mio fianco .
Istintivamente mi giro ad osservarlo e gli sorrido , tranquillitàndolo.

Sono certa che questo gesto non sia per niente sfuggito a Can .
Infatti lo sento tossire leggermente per , schierarsi la voce per poi dire .
< comunque non ci hanno presentati io sono Can > Dice, sicuramente porgendo la mano ad Osaman, il quale risponde col suo solito tono sicuro e schietto
< piacere di conoscerti personalmente. Dato che di fama ti conosco ampiamente anche perché sono anche io un fotografo. >
È un ottimo comunicatore ed ha come dote una cal.a serafico che gli invidio sinceramente .

<Sono spiacente d'interrompere queste splendide presentazioni ,
Can , non abbiamo nulla da dirci , torna dal tuo amico .
Fai finta che questa sera non ci siamo incontrati .
Dato che non mi hai cercato non mi hai incontrata >
dico con un tono freddo e distaccato .
Celando il più possibile la mia attuale fragilità.

< Va bene Demet , farò come vuoi tu .
Questa sera , soltanto .
Non è il luogo più adatto probabilmente.
Ma da domani ogni mio gesto sarà rivolt9 a te .
Non c'e stato giorno in questi anni in cui tu non sia stata nei miei pensieri.
Ma rispetterò I tuoi tempi .
Ma non ho più intenzione di scappare . Non vado più da nessuna parte >
Dice a pochi centimetri dal mio viso , quasi sussurrando
E il mio cuore non smetteva più di vibrare