Leggere quella lettera, che Demet aveva scritto quando era una ragazzina.
Mi ha emozionato profondamente
Ha toccato le corde
più nascoste del mio ioMi sono rivisto in quella descrizione.
HO sentito sulla pelle quelle paroleL'ho abbracciata forte, cercando di trasmetterle tutto quello che avrei voluto dirle, ma facevo fatica ad esternare
Le parole non uscivano dalla mia bocca ,erano bloccate
Un turbinio di emozioni, aveva investito la mia completa esistenza
Questo era un momento di
pura magiaLa nostra storia era stata disegnata,
nella nebbia che ci circondava.
La nostra storia era un quadro e noi i pannelli con cui le emozioni lo coloravan
Mescolati dal vento
Eravamo la sinfonia portata dal ventoDemet mi stupì ulteriormente.
Si distacco da me, con estrema dolcezza
Mi guardo' con quegli ochi color nocciola .
Dove mi perdevo e dove mi ritrovavo, nello stesso momento
Finalmente ero me stesso.Prese delicatamente
la scatola in cui c'era la lettera che mi aveva dato .
Ne estrasse un piccolo bigliettino
Me lo porse dicendomi
< Can, questa è una frase che sempre mi ha accompagnato, fin da piccola .
Piaceva tanto al mio papà. Voglio regalarla al mio albatros
Che la custodira gelosamente>
Presi quel biglietto
Sopra c'era scritto
" al mio albatros "
Lo aprii con un senso di tremore
" siamo angeli con un ala soltanto
Possiamo volare solo stando abbracciati "
Lessi tutto di un fiatoMi accorgo di comprendere appieno il significato di quelle parole
Io senza la mia fenice
Non potevo esistereTutto era al suo posto
Tutto aveva preso colore
Sentivo davvero di poter volare, insieme DemetCol passare dei giorni
quella serenità, spesso, lasciava posto ad un senso d'inquitudine
Quel senso di disagio intriso di una gelosia a me sempre stata estranea.
L'apice di quella sensazione era quando osservavo Demet, estasiato dalla sua luce e mi accorgevo degli sguardi di tutti gli uomini presenti
Ogni mia fibra, ogni mio muscolo, scattava in allerta. trasfomandomi in un selvaggio uomo delle caverne .
Avrei voluto alzarmi
Sbaragliare tutti i presenti, portarla a casa. Chiederle di non mettere più piede in ufficio ,di metterla in una casa di vetro
Protetta come un cristallo prezioso
Quello non era io
Non erano pensieri di Can Divit
Demet aveva dato un senso alla mia esistenza ,come potevo pensare ciòL'amavo , l'amavo come non avevo mai amato niente e nessuno
Questo mi rendeva tremendamente geloso , al limite della follia
La presenza di Yigit non facilita le cose
Lo conosco e vedo come gurda la mia Demet
< Can......can....>
Ho un sussulto e sono richiamato alla realtà dalla voce di Leyla
< ti rendi che sei dietro quel pilastro da 10 minuti , guardando nella direzione dove casualmente c'è Demet >
Dice
< o dovrei credere che stai spiando la tua fidanzata mentre sta chiacchierando allegramente con mio fratello o meglio
nostro fratello.
Devo cominciare a preoccuparmi , seriamente>
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Il Mio Posto ...con Te
FanfictionDemet è una giovane donna con tante cicatrici sul cuore e in cerca del suo posto .. del suo noi Can è un un uomo con una bellezza più che notevole e poca fiducia nelle persone ma....