paura

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Can

Quelle parole si rincorrono dentro la mia testa
Vedo la scena nei miei incubi , lei a terra inerme,io lontano senza poter far nulla.

Sto guidando semza neanche vedere dove vado

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Sto guidando semza neanche vedere dove vado .Senza avere il controllo di me stesso
Ho paura.
Una fottutissima paura.Di non rivedere più quegli occhi in cui mi perdevo.Quel sorriso che era tutto il mio mondo.
Il suono delle sue risate che davsno un senso alle mie giornate.
Quel tutto che per me vuol dire  solo ,Demet

Non  ho mai avuto tanto  paura, niente mi ha mai destabilizzato prima.
Ora provo puro  terrore.

Arrivo in ospadale come una furia
Cerco lei,il mio raggio di sole.Vago per corridoi  infinito senza ascoltare nessuno ,senza capire dove andare.Solo le urla di Leyla destano la mia attenzione
Mi riportano alla cruda realtà

<Dov'è  ? >Urlo ,ma lei abbassa lo sguardo
< No , no,non è possibile > urlo  nuovamente
Sto tremando come una fogli, le lacrime lasciano i miei occhi per cercare conforto sul mio volto  come se potessero portare via questo dolore, che preme nel mio petto e mi sta spaccando  il cuore.

< Can ,> la voce di Metin rimbomba nel silenzio, di quel grigio e annafettivo corridoio
< è in sala operatoria , stanno cercando di arginare l'emorragia ,per poi occuparsi delle tante  frattura >la freddezza di Metin è  indubbiamente una velatura per dare a me un minimo di lucidità .

Con la coda dell'occhio vedo Emre avvicinarsi urlando ,  improvvisamente si scaglia su di me,   prima con un pugno poi con un altro ,facendomi cadere. Cerca ancora di scagliarsi su di me ma viene bloccato da Metin e strattonato via .

 Cerca ancora di scagliarsi su di me ma viene bloccato da Metin e strattonato via

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Io sono a terta immobile semza reagire,come potrei mai.
Mi prenderei a pugni da solo
< è colpa tua, tu l'hai sconvolta , le hai detto di andarsene.
Cazzo Can sei un coglione, uno stronzo .lei non lo meritava ha sofferto gia tanto.Le mancava il respiro,non riusciva neanche a parlate con me.Erà sconvolta capisci.Ho sentito tutto ero al telefono mentre accadeva , non ho potuto fare nulla  > urla così forte da rimanere senza fiato e ricade in ginocchio, poggiando le mani al muro per sorreggesi.

Mi metto seduto , sempre a terra, non riesco ad alzarmi,non ho più la forza di muovermi  sono un involucro vuoto  . Poggio le spalle anche io al muro lo osservo da lontano .

Conosco perfettamente cosa sta provando  in questo preciso istante
È  spezzato,  distrutto , annientato dalla inutilità della sua  esisistenza ,perché  per lei non può  fate nulla. Propio come me. Non siamo stati in grado di proteggerla.
Per causa mia ora è  qui , lottando per rimanere con me ,che senza di lei non esisto   in una fredda e gelida sala operatoria

Ore nterminabili  trascorrono  in un silenzio rotto solo dai singhiozzi di Leyla.
I pugnoi di Emre quando si scontrano con il muro .
I miei respiri affannati dalla mancanza del mio ossigeno .
Merin fa la spola fra me e loto ,chiedendo se abbiamo bisogno di qualcosa.
Mio padre è  al mio fianco , seduto a terra ,con le spalle appoggiate muro.
Con la sua mano ferma sulla mia spalla   è  l'unica ancora  di salvezza , a cui  devo il non essere  entrato un una dimensione parallela, dove non si sente tutto questo dolore

Amici è  colleghi sono  nella grande sala al primo piano .

Rumori rompono questo limbo dove ci troviamo . Un uomo ed una donna con indosso sei  camici .
In volto si legge una fatica immane . Tutti ci avviciniamo impauriti e pieni di fede e speranza

< credo di poter parlare liberamente essendo , da come vedo , rutte persone legate alla paziente >
Dice e noi confermiamo con un semplice cenno della testa
< parli tranquillamente dottore  siamo la famiglia della signorina Demet >
Dice con la sua calma apparente Metin.

< sono il dottore Ceridjn e lei la mia collega la dottoressa  Ferdin.l'operazione per quanto ci riguarda è andata bene.lAbbiamo bloccato una brutta emorragia cerebrale,  cercando di minimizzare il più possibile i danni . L'equipe è intervenuta sulle fratture più urgenti . >

< come sta adesso ?
Chiede  Metn   credo l'unica persona in grado di parlare in questo momento

< la paziente è stata indotta in un comando famcologio onde evitare il troppo dolore e dare la possibilità all'organismo di poter reagire . Dobbiamo attendere le prossime ore  per dichiararlo fuori pericolo. In tal caso dovrà affrontare altri interventi compreso un intervento agli occhi gravemente danneggiati dall'incidente >
Dice  ora la dottoressa
Io ricado a terra non riesco a dire nulla .
E ancora con noi  ma potrebbe andare via
Il mio cervello è  bloccato in un turbinio d'immagini
In sequenza

Ripenso a poche ore fa' Dove tutto brillava grazie ai suoi sorrisi

Ripenso a come tutto può cambiare da un momento all'altro
Da come un gioco di scelte può dettate le regole sulla realtà che viviamo
Ripenso a come siamo  a volte o spesso , semplici spettatori  di quello che viviamo .non come crediamo protagonisti
Credevo nel destino , in realtà ci credo ancora . Ma mi chiedo come possa intrecciare il mio per annusare la felicità  per poi rischiare di perderlo   per il destino che qualcun'altro credeva suo .
Siamo così effimeri , impegnati a dimostrare di scegliere  Che siamo ingannati da noi stessi e dal nostro bisogno  di amare a modo nostro .
Diventiamo foglie in balia del vento

Dinuovo il silenzio in questo corridoio,  dove nessuno ha il coraggio di parlate,  di piangere o arrabbiarsi .
Dobbiamo attendete e far trascorrere le ore

Buonasera

Ho fatto il possibile per pubblicare questa sera
Rimane un capitolo corto ma di più non sono riuscita
Mi auguro riesca a placare i vostri dubbi

Grazie immensamente  per la passione che mettere  nel leggere questa storia..
Mi scuso per eventuali  errori

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