Vidi max e Eric che parlottavano fra loro e volevo sentire a tutti i costi.

«Vedono e sentono ma i dati non arrivano al cervello,  gli ordini arrivano   attraverso i trasmettitori.» commentò Max

«Geniale»

Uno dietro l'altro iniziarono a prendere un'arma,mentre era il mio turno un ragazzo uscì correndo da un angolo del pozzo cercando spiegazioni

Non sapevo chi fosse ma mi aveva salvato il culo.

«Ma che succede?che Stiamo facendo?» urlò

«Divergente» disse Eric a Max e poi si rivolse al ragazzo.

« è Tutto okay! non preoccuparti» e successivamente raccheggiò un rumore di uno sparo.

«stai bene?» domandai mentre camminavo verso i binari.

«sono viva. E questo quello che importa adesso»

«qualunque cosa succeda, resta al mio fianco. Ok?»

«pensavo mi odiassi»

«pensavo provassi ancora qualcosa per Quattro,ma ormai è ufficiale che siamo una coppia.
Tua madre mi ha chiesto di proteggerti al costo di proteggere la mia amica. Lo farò»

«hai conosciuto mia madre?»

«ho cenato a casa tua. Ma è un brutto momento per parlarne» e ci zitimmo

Gli iniziati  iniziarono a salire sui vagoni vuoti e altri andarono ad occupare le altre.

Dalla carrozza successiva un Intrepido con gli occhi assenti allungò la mano al ragazzo che era davanti a me,lui la prese come sapesse già che doveva farlo..
Io afferrai un'altra mano senza guardarla e  mi aiutò a salire.

Il mio sguardò iniziò a salire in maniera frenetica e appena vidi Quattro il mio cuore iniziò ad accelerare.
Aveva  la stessa espressione di tutti gli altri.
Mi ero sbagliata su di lui? Non era Divergente?
Ma era bravo a mentire.

La gente riempii la carrozza, disponendosi su quattro file, a spalla a spalla.
E poi successe una cosa inaspettata:

sentii delle dita intrecciarsi alle mie e un palmo premere contro il mio.
la mano di Tobias, che cercava disperatamente la mia.

Sospirai silenziosamente e gliela strinsi, lui di rimando come risposta.

Era bravo a fingere, era divergente.

Avevo bisogno di baciarlo,di costringerlo forte a me,di guardarlo ma fare una mossa stupida mi avrebbe giocato la vita.

Allora iniziò a disegnare dei cerchi che trovavo angoscianti, sentivo il suo bisogno di parlarmi.

Tris era dietro di noi,per poco quando il treno si fermò sulle rotaie non ci venne addosso.

Appena prima di saltare giù dal vagone, con la coda dell'occhio vidi Tobias voltarsi verso di me e lo guardai anch'io con stessa insistenza. Con un'occhiata perentoria mi disse: «Scappa».

Scesi velocemente dal treno tirando tris dal braccio e mi incaminai verso casa dei Prior.

«la mia famiglia..i miei genitori» disse

«stiamo andando lì» avevo studiato il quartiere giorni prima, stavo prendendo vie isolate per andare all'abitazione.

«continuate a camminare,non vi fermate per nessun motivo al mondo»

Appena entrammo in casa, tris andò a controllare.
«restate qui,vado io» e appena la biondina si allontanò mi catapultai sulle labbra di Quattro.

«Tobias»

«ripetilo» disse fra un bacio e l'altro.

«Tobias»

«Se solo avessimo tempo nemesi...
Ma ti ho scopato così tante volte con gli occhi, che penso  di potermi consolare per oggi. »

Arrivò tris e presimo un po' le distanze per evitare una situazione di disagio.

«non ci sono»

«si saranno nascosti,venerdì li ho avvertirti io stessa»
«usciamo da qui»  dissi e uscì da quella casa

«ti avevo detto che doveva rimanere fra noi» ringhiò Quattro.

«ho evitato che una famiglia e la mia migliore amica venissero uccisi.»
«sta zitto adesso,non complicare le cose»

E caminammo.
Ma avevo un brutto presentimento e allora mi affrettai a girare l'angolo

« il leggendario Quattro, ridotto ad un burattino.
eri il primo del tuo corso e ora sei niente,una nullità.» disse Eric ma non potevo guardare la usa espressione  facciale ma quello che disse max mi fece sospettare.

« pensi che potrebbe essere un...?»

« C'è solo un modo per scoprirlo, di'» addio»

«addio» disse tris.

Allora uscì dal mio nascondiglio ma erano tutti troppa concentrati per notarmi.

Tris puntava il fucile ad eric,che puntava verso Quattro che puntava verso Max che a sua volta puntava a tris.

'Che a mio padre al mercato comprò' pensai.

«la rigida, anzi.. due rigidi»

«e una rossa super sexy» e puntai il fucile a max e a pistola dietro la nuca di eric.
 
«ho fatto un'entrata d'effetto?»

«una pacifica divergente» disse con disprezzo eric

«Solo divergente Grazie»

«non possiamo farci sfuggire neanche un divergente, causano ribellione» commentò  Max

« la rigida non sparerà mai,la rossa potrebbe farlo.»

«allora?chi dice addio?» guardai tris e poi le gambe di eric.

Tris comprese il segnale di fumo e Sparò al piede di eric mentre io optavo per lo stomaco di Max.
Poi scapammo.

«Dividiamoci!» Urlai a pieni polmoni e presi la via sulla sinistra.

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