chapter 16

395 20 1
                                    

Quando la goccia di sangue fece per lasciare la mia mano,spostai essa verso le pietre ardenti.

«Intrepidi!»  annunciò marcus al microfono come fece per tutti i ragazzi

E nella mia nuova  fazione si alzò un boato di urla e di schiamazzi, andai nella loro direzione guardando con sguardo veloce le mie amiche e la mia famiglia.

La madre di melek sorrise contenta,mia madre aveva un sorriso malinconico ma sembrava contenta per me,mio padre l'indifferenza più totale ma sapevo  una parte di lui avrebbe sentito la mia mancanza.
Mio fratello invece,applaudiva goioso..se l'aspettava proprio come la mia migliore amica melek.
La quale era felice, mimò un 'scelta giusta'
Daisy invece mi guardava e basta,sapevo cosa pensava di me ed ero davvero felice di avere delle amiche che mi supportavano,per ogni cosa che avessi fatto loro non obbiettavano mai.
Ero così fortunata ad avere delle persone d'oro al mio fianco,segno che si trovavano bene con la mia compagnia ed ero contenta di non sembrare la solita ragazzina snob,viziata antipatica.
Ma di avere anche un lato divertente e ironico che tiravo fuori soltanto dopo aver conosciuto una persona a fondo.

Dopo che mi sentivo a mio agio,riuscivo ad abbattere le barriere che costruivo per non far entrare nessuno nella mia vita e per la maggior parte delle volte,avevano uno scopo ben preciso.
Le mie amiche non si lamentavano mai del mio carattere, ne ero felice perché anche nelle mie giornate 'no' dove le trattavo malissimo loro erano abbastanza comprensive e tralasciavano i miei comportamenti che il giorno successivo consideravo sempre immaturi e superficiali.

Sarei cambiata,soltanto per loro.
Perché amavo le mie amiche..con tutta me stessa,ma la vera domanda era..
Erano ancora mie amiche?
Sarebbe cambiato qualcosa fra di noi o come ci eravamo promesse la nostra amicizia sarebbe durata per tutta la vita?
Avevo i miei dubbi,ma ci credevo nelle promesse.
E io credevo in loro.

La cerimomia terminò e tutti gli intrepidi iniziarono a lasciare la sala correndo fuori dall'edificio e dovevo ammettere che stare al loro passo era abbastanza rischioso..

Stavo per essere schiantata contro il muro da un camion  dei pacifici.

Continuai a correre ma i sandali di legno mi provocarono dolore,allora contro le regole di mia madre le tolsi definitivamente.

La sensazione dell'asfalto sotto i piedi era piacevole,anche se mi sarei ritrovata i piedi completamente distrutti.
Ero convinta di aver fatto la scelta giusta,bastava solo sopravvivere all'addestramento.
Mi sarei aspettata di tutto dagli intrepidi, anche scalare una montagna e tornare ai piedi rotolando.
Non sarebbe stata male come punizione però,l'avrei proposta sicuramente al capo.

Gli intrepidi con più esperienza iniziarono a salire su una struttura alle quali sopra di esse ci furono i binari per il treno e dovevo sbrigarmi  per non pederlo,imitai le loro mosse e raggiunsi anch'io i binari con poca fatica facendo attenzione a dove mettevo i piedi.

O sarei morta a causa di un corto circuito prima dell'addetramento.

Il treno passò in fretta davanti ai nostri occhi e non avevo neanche il tempo di riprendere fiato che ricominciai a correre per saltare dentro il treno e occuparne il posto.

Nel salto però,andai addosso ad un ragazza che dai vestiti pensai fosse una candida e mi scusai immediatamente.

«scusa,devo abituarmi ai salti con il treno in corsa»

«a chi lo dici» ridacchiò fin quando un'altra ragazza le andò addosso.

«ma che avete con me?» ci scherzò su mentre beatris,la ragazza nuova si presentò scusandosi subito dopo.

«sei particolarmente morbida» risposi.

Ci accorgemmo che il capofrazione iniziò a saltare dal treno atterrando sul tetto di un edificio e il resto degli intrepidi lo seguì,così decisi di farlo anch'io prima di notare la distanza dei binari al tetto,

Era molta e sarei morta.

«morirò» sussurrò uno dei nuovi.

«moriremo anche se non salteremo,non voglio avere il primatum fra gli esclusi» dissi prendendo la rincossa.

Il vuoto sotto di me prima di raggiungere il tetto in modo brusco,era una sensazione liberatoria ma..

Infine,corremmo di nuovo per raggiungere  un ragazzo abbastanza carino,dalla bellezza diversa per una pacifica.

Ma un uomo in  piedi sul cornicione dall'altra parte del tetto richiamava  la nostra attenzione..il suo nome era  Max ed è uno dei capi degli Intrepidi,forse uno degli più importanti e fece discorso su come si sarebbe svolta la routine di addestramento.

Ma non prestai ascolto,la mia attenzione era rapita dal ragazzo che si chiamava eric.
aveva dei capelli biondi tendente al castano chiaro,molto corti,la sua fronte era abbastanza alta,il suo viso scolpito e una mascella ben definita la quale susseguiva un tatuaggio sul collo e alcuni cerchi neri come orecchini, inoltre aveva dei piercing e altri tatuaggi.

Mi aveva sorriso appositamente e dopodiché iniziò a spiegare cosa avremmo dovuto fare.

«salterete da qui,senza sapere cosa vi aspetterà di sotto. Da qui inizieró a capire chi è degno di essere un vero e proprio intrepido,capito?»

Continuò a parlare mantenendo il suo sguardo fisso sulla mia figura e appena finì di parlare,si leccò le labbra.

Seguii quel movimento non togliendo lo sguardo, amavo la mia sicurezza..in quelle situazione mi faceva comodo.
Non ero mai stata in quella situazione ma potevo dire che mi sentivo potente,come se fossi al centro dell'universo solo perché quel ragazzo mi stava dando un po' di attenzioni.

La mia gloria.

«e se non dovessimo farlo?» domandò un ragazzo candido,vestito appunto di bianco e nero.  venne fulminato con lo sguardo da eric che lo portò anche a distogliere lo sguardo da me.

Fanculo i candidi,iniziavo ad odiarli.

«penso che sarai capace di darti una risposta,ex candido» rispose con tono duro incrociando le braccia al petto con fare autoritario.

Doveva sentirsi molto superiore, lo si leggeva dalla sua espressione.

Riportò il suo sguardo su di me prima di marcare le parole che disse.

«qualche volontario o chiamo io?»

Le persone al mio fianco iniziarono a parlottare fra di loro e ne presi vantaggio per fare una atto eroico.

Narcissus.Where stories live. Discover now