«Che coincidenza vero? Pensavo che una volta per tutte tua madre avesse deciso di chiuderti in cantina per la vergogna» Lo scruto con gli occhi, per poi inclinare il volto e sorridere divertita, ma anche per infastidirlo.

«Ricorda quello che ti ho detto ieri», dice secco, puntando il dito contro il mio petto.

La sua camicia ha i primi bottoni sbottonati, mostrandomi il petto liscio e non indossa la cravatta. I capelli scuri sono disordinati e gli ricadono ribelli sulla fronte.

«Ricordalo anche tu» Ribatto, non sapendo che dirgli.

Abbiamo sprecato tempo a parlare ed ora gli unici due banchi sono uno accanto all'altro.

Grandioso, il lunedì non può andare meglio di così.

«Guarda cosa mi tocca fare ora! È tutta colpa tua...», gli dico iniziando a incamminarmi verso il mio posto.

Posso sentirlo sospirare nervoso alle mie spalle. «Colpa mia? Oh...Cristo, tu ti sei messa a fare le battute sulla cantina e altre cose di cui non me ne frega un cazzo!».

Riduco gli occhi a due fessure e lo scruto arrabbiata. «Sta zitto, Mitchell. Fai molta più bella figura senza aprire quella fottuta bocca...», lo osservo sedersi con la coda nell'occhio.

«Ragazzi prendete appunti, questa lezione è importante.» La signorina Wilson ci guarda attentamente mentre pronuncia quella frase.

Sento lo sguardo di Logan bruciare sul tutto il mio corpo. Percepisco un brivido lungo la schiena. Non è a causa sua, Lo so.

Senza farmi vedere allungo lo sguardo e vedo che mi sta guardando dall'alto al basso.

«Ma che ti prende? Vuoi smetterla di fissarmi? È inquietante.» Sbotto, posando il mento sulla mia mano.

Lui ridacchia facendo un suono abbastanza strano. «Calmiamoci, guardavo la ragazza accanto al nostro banco» Si giustifica alzando gli occhi al cielo.

«Chi precisamente? Il muro accanto a me visto che il banco è attaccato ad esso?» Chiedo, esaminando i suoi occhi con lo sguardo.

«Be'...», boccheggia non sapendo come pararsi le chiappe.

«Coglione...» Mormoro roteando gli occhi, infastidita dalla situazione in cui mi trovo.

«Ragazzi, se non vi dispiace...la lezione è iniziata» La professoressa ci richiama.

«Si, ci scusi» Logan fa un ghigno malizioso nei confronti dell'insegnante e lei sembra prenderci gusto.

«Tranquillo Logan» La Wilson fa un segno con la mano e riprende a spiegare.

Che schifo. É disgustoso.

Logan-ilcoglione-Mitchell si avvicina al mio orecchio, sfiorando i miei capelli con le sue labbra piene.
«Quella prof vorrebbe venire a letto con me», sussurra ridacchiando.

Ma è un sacco pieno di orgoglio, vanità, egoismo, narcisismo e puro amore verso il proprio riflesso nello specchio, per caso?

«Ma che dici? Avrà un marito e dei figli...e poi, sicuro che vorrebbe venire con te?» Faccio una smorfia disgustata dalla sua affermazione, non di poco conto.

«Si, ne sono sicuro. La prof ha bisogno di qualcuno con delle misure più grandi di quelle di suo marito, non vedi com'è stressata? Quella non scopa da tipo vent'anni.» Continua a sorridere, guardando la professoressa senza pause. Si passa una mano tra i capelli, come se stesse facendo uno shooting fotografico per Calvin Klein.

Che pallone gonfiato, Dio.

«Io invece sono sicura che riderà quando ti abbasserai i pantaloni davanti a lei». Sorrido, divertita da me stessa.

Fuck The Rule (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora