24. Atrazzione o semplice amicizia?

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Nicõlas pov.

Non sapevo che diamine pensare, dopo tutto ciò che era successo, mi sentivo io in colpa per Alma.
Mi sentivo in qualche modo responsabile e l'idea che io abbia perso così tanto il controllo del mio potere, quasi da ustionare qualcuno, mi fece sentire male.
Io non ero proprio il tipo di persona che cedeva ai suoi istinti così facilmente, ma amo mia sorella e mia nipote, ed attualmente è tutto ciò che rimane della mia famiglia, ho solo più loro due.
Ma non ebbi il tempo di elaborare bene le miei emozioni, che mentre tutti erano dietro a Flor e Marea, vidi Isabela "Così si chiamava giusto?" girarmi attorno come farebbe un leone con la sua preda.
Avolgermi con una lunga liana, che manco uno spiedino di pollo in padella e iniziare a parlarmi.

Isa <ti ho visto sai, alle prese con l'ex marito di Flor...>,

Continuò a girarmi attorno e tentare di studiarmi.

Isa <e...Mi hai molto sorpreso, ed è molto difficile sorprendermi...>,

Continuò a studiare me e le mie mosse.

Nicõlas <sono lieto di averti sorpreso, anche se non era quello il mio
intento!>,

La lasciai sulle spine, non permettendogli affatto di potermi studiare.

Isa <e quindi tu hai i poteri del fuoco? Bene bene...>,

La sentì dirmi con sguardo e tono di voce malizioso, sapevo che già lo sapeva e sapevo che questa non era altro che una tecnica per tentare di leggermi.

Isa <quindi...Che altro sai fare?, non penso che tu sappia solo diventare una torcia umana.
Sorprendimi di nuovo, sempre se
riesci!>,

Continuò col suo fare malizioso provocandomi, ma sapete mamà diceva sempre che il mio talento rispecchiava molto spesso la mia personalità "calorosa".
Ed aveva proprio ragione, così non mi lasciai provocare da quella ragazza vestita con quel lungo vestito rosa confetto, adesso volevo riprendere in mano la mia vita, andata in declino per colpa dei miei genitori.
Così gli feci vedere come potevo stupirla, surriscaldai il mio corpo, proprio come avevo fatto poco prima con Alfons e sciolsi la sua barriera di iane e fiori e con molta non chalance, mi sedetti accanto a lei, sul divano e nel orecchio gli sussurai:

<ti ho sufficientemente stupito?>,

Gli risposi con il suo stesso tono malizioso e me ne andai.

Nicõlas <di a Flor da parte mia, che se se la sente passo a trovarla domani ok?
Ci vediamo, ciao Isabela, giusto?>

Isa <giu-giusto>.

Bruno pov.

Ok, forse ero stato troppo eccessivo ad ammettere davanti a tutti, che volevo un figlio, ma lo sguardo malizioso di mia sorella Pepa, mi fece intendere altro.

"Chi sa, se avrò mai davvero un figlio", pensai tra me e me.

"Povero bambino, ad avere un padre come me!", ridacchiai, alla fine neppure io mi prendevo molto sul serio.

E poi, Julieta mi dice sempre che ridere delle proprie disgrazie, piuttosto che buttarsi giù e la medicina migliore, ti evita la malinconia eccessiva.

Scesi al primo piano a prendere qualcosa di fresco per Flor e Marea, volevo portare loro qualcosa di fresco per farle un po riprendere, quando passando dal soggiorno, vidi mia nipote Isa, col viso perso nel vuoto, completamente rosso.

Bruno <mi nieta...¿Estás bien?>

Isa che si riprese come un fulmine a ciel sereno dalla mia voce, mi confermò che stava più che bene, anche se effettivamente la vedevo in po strana.

Abre tu corazón|| Encanto story [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora