«Se sai amare, sai anche come allontanarti.»

«Queste sono le tue scelte ovviamente, non posso dirti niente.»

«È tutto complicato tra noi due. Iniziamo dalla religione e i suoi genitori: sono troppo credenti, non accetteranno cose simili, non accetteranno mai che suo figlio, il loro dolce e caro Harry, è gay. Non lo faranno mai. Senza pensare che è un peccato quello che sta commettendo. Poi c'è Kendall e la sue eredità da condividere con Harry. C'è anche Max, non dimentichiamocelo. E poi ci sono io. Io che sono soltanto un danno e non so più dove ho la testa.»

«Sono tante cose infondo, forse troppe. Ma credo che potresti prendere Harry per mano, guardarlo negli occhi e portarlo lontano da qua per sempre, lasciandovi tutto alle spalle. Cavolo Louis, Harry ha diciott'anni, è in grado di fare quello che vuole lui.»

«Sarebbe bello, ma io che futuro potrei dargli? Non ho niente da offrirgli.»

«Il tuo amore. Ecco cosa gli puoi dare. È da un po' di tempo che mi sono reso conto che, se una persona nella sua vita ha l'amore, allora ha tutto.»

«Credo che lo lascerò andare via, lui potrà avere tutti i soldi che vuole, formarsi una famiglia e avere un tetto sotto cui vivere.»

«Ma allora non mi ascolti.» Zayn iniziava a dare di matto.

«Sì che ti ascolto, ma sto facendo il possibile per salvare Harry.»

«No Louis, no. Tu non stai salvando Harry, stai salvando te stesso. Harry ti ama, lo sai, farebbe qualsiasi cosa per te. Lo so che quel tipo ti ha minacciato ma non essere cieco. Siamo nel duemilaquindici, puoi chiedere aiuto a chiunque e vedrai che avrai sempre ragione tu e Max non lo rivedrai mai più per il resto della tua vita. Credo che tu invece abbia paura di amare e per questo che stai salvando te stesso da Harry. Quel ragazzo come ti ho già detto, ti ama e ti seguirebbe ovunque tu andrai. Ricorda Louis, che un lavoro lo troveresti ovunque e non scordarti che un tetto sotto cui andare a vivere ce l'hai. Oppure ti sei dimenticato della casa che tua madre ti ha lasciato a Portland? Per favore Louis, smettiamo di fingere una volta per tutte. Io ti ho sempre sostenuto, ma questa volta credimi, non riesco proprio a capirti. Se vorrai una mano per aiutarti con Harry lo farò volentieri, per il contrario non so davvero cosa dirti. Sono il tuo migliore amico e voglio solo tutto il bene per te.» detto questo Zayn si alzò e dopo essersi messo il cappuccio della felpa in testa, scese da quella scaletta e camminò fino a casa di Liam.


Harry aveva la testa appoggiata alla spalla di Liam e lo sguardo perso chissà dove. Liam lo teneva stretto a sé circondandogli le spalle con un braccio, come se avesse paura che da un momento all'altro potesse scappare da qualche parte lontano da lui. Non aveva smesso di piovere nemmeno per un secondo, come se persino il cielo fosse triste per quello che stava accadendo. Harry non aveva smesso di piangere da quando aveva visto Louis andare via da casa sua, infatti gli faceva così male la testa che non ne poteva più. Ora lui e Liam si trovavano sotto un porticato, per ripararsi e in attesa che smettesse di piovere almeno un po'.

«Quello che fa più male è essere così vicini, aver così tante cose da dirgli ma alla fine l'ho solo visto andarsene via.»

«Tornerà, Harry.» rispose Liam stringendogli appena una spalla come ad infondergli forza. Harry scosse la testa, come se quello che Liam stesse dicendo, non fosse nient'altro che una diceria assolutamente assurda. E le lacrime aumentarono senza sosta. Liam se ne accorse così gli fece alzare il volto prendendolo tra le mani.

«Harry, ascoltami.» gli sussurrò. Harry alzò lo sguardo incontrando gli occhi di Liam. Era come se dentro di lui qualcosa si fosse distrutto e non si sarebbe mai potuto riparare.

I wanted to tell you all my secrets but you became one of themWhere stories live. Discover now