Capitolo 31.

208 10 0
                                    

La festa di quella sera era molto simile a quella che c'era stata tempi prima, inutile che ve la stia ad elencare nei dettagli: fumo, alcol e sesso.

A dire il vero io e Diana avevamo deciso di andarci insieme, ma ovviamente l'avevo subito persa di vista e non appena la vidi limonare un tale su uno dei divanetti, capii il perché.

"Divertiti, ciccia." - la salutai a bassa voce mentre passavo proprio per di là insieme ad una delle varie conquiste che avevo fatto quella sera.

"Sei una gran figa." - le dissi a pochi centimetri dalla sua faccia mentre la tenevo per i fianchi.

"Tu lo sei." — continuò — "Andiamo a prendere qualche drink?"

"La seguo, signorina" - scherzai con lei solo perché non sapevo il suo nome. Amber? Ambra? Anna? Chiamiamola un po' come ci pare.

Mi sedetti su uno di quegli sgabelli alti davanti al bancone, tirando sulle mie gambe la ragazza che era con me.

Aspettavamo il nostro turno tra un limone e succhiotto, a ripetizione in questa sequenza.

"Due gin per noi." — sentii una voce familiare di fianco a me.

Riconoscendo subito di chi fosse decisi di non voltarmi e continuare ciò che stavo facendo, ma con la coda dell'occhio mi fu subito visibile la scena e ovviamente potete immaginare chi stesse dal lato opposto del bancone: Billie e la sciacquetta che si tenevano per mano.

In realtà mi sentii piuttosto soddisfatta nel sentire dopo poco tempo il suo sguardo bruciarmi sul collo mentre limonavo con foga quella strafiga della ragazza che tenevo sulle gambe.

"Per voi?" — ci domandò la donna dietro il bancone.

Ci staccammo un attimo dal nostro bacio appassionato e ordinammo velocemente, per poi tornare a fare quello che già stavamo facendo da un po' e alzarci quando ci furono dati i due drink.

Me ne volli andare io in realtà, volevo proprio lasciare quelle due lì sedute e lasciarle col dubbio su dove fossimo andate io e Amber. (Ok, forse volevo lasciare Billie col dubbio su dove fossi andata, ma questa è un altro conto)

"Tesoro, mi accompagni un attimo in bagno?" — mi disse la ragazza difronte a me con aria maliziosa.

'Tesoro', l'appellativo mio e di Billie.

"Andiamo" - le sorrisi con poca innocenza e la diressi proprio dove lei voleva, in bagno, dove prevedibilmente cominciammo a baciarci, sempre più violentemente e, soprattutto, ovunque.

E alla fine non più.Where stories live. Discover now