Capitolo 29.

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Chicago

Hey splendore

Hey :)

Volevo sapere se domani
sarai alla festa

Certo, ci sono le
maggiorenni😍

😂😂 sempre la solita.

Allora è giusto che ti prepari
a quello che vedrai.

Parli di Billie e la sua nuova
ragazza?

Non è esattamente la sua
ragazza, ma una cosa le genere, sì.

Chicago, sei la seconda persona oggi
che mi dice questa cosa.
A me che dovrebbe importare?

Non so, sapendo che c'era
stato qualcosa tra di voi
pensavo che volessi
essere preparata

Non c'è stato mai niente
tra me e Billie, tranquilla.
Grazie per la preoccupazione
Ma non mi tocca.

👍🏼

Ci si vede in mensa

Stiamo arrivando.

"Con chi parlavi?" — mi chiese la curiosona affianco a me, mentre attraversavamo uno dei corridoi per raggiungere la mensa.

"Con Chicago." - continuai - "E mi ha ripetuto anche lei il fatto di Billie e la tipa. Non capisco cosa me ne dovrebbe fottere."

"Infondo qualcosa tra voi due c'era stato. Carino che ti abbia avvisata."

"E ci risiamo!" - continuai, divertita - "Mi volete spiegare esattamente cosa c'è stato tra me e Billie? Perché per quanto mi riguarda oltre quel <sono innamorata di te> andato al vento, non c'è stato altro."

"Dai! Ha espresso i suoi sentimenti per te!" — esclamò Diana, sognante.

"Perché sei così eccitata?"

"Non lo so, la vostra storia l'ho amata" — continuò — "per quei cinque secondi che è durata"

Entrambe scoppiammo in una fragorosa risata e, dopo averle spiegato un altro centinaio di volte che non c'era stata nessuna storia, arrivammo in mensa.

"Hey!" — Chicago mi si avvicinò non appena varcammo l'uscio.

"Io mi avvio, altrimenti Pascal mi ucciderà." — si girò verso la ragazza difronte a noi — "Ciao, Chicago."

"Ciao, Diana."

Scambiati i saluti, la ragazza davanti a me mi si avvicinò e mi prese sotto braccio.

"Allooora" — disse.

"Ci risiamo." - mi preparai a cosa avrei dovuto sentire.

"Vuoi venire un attimo al mio tavolo? Potrei essermi quasi fatta sgamare e potrebbero, sottolineo POTREBBERO, venire a rovistare in camera mia. Devi tenere tu il fumo per domani." — mi guardò con occhi supplici mentre io lanciavo gli occhi al cielo.

"E va bene, sii veloce però."

"Grazie!" — mi gettò le braccia intorno al collo e mi abbracciò.

A questo punto ci dirigemmo al tavolo al quale erano seduti lei e un paio di suoi amici in attesa di qualcun altro, che immaginavo essere Billie.

"Ciao" — mi salutò con aria infastidita uno di loro.

"Ciao" - risposi io con totale disinteresse dopo essermi ricordata che lui era proprio uno della 'banda' di Billie.

Subito fummo interrotti, e direi per fortuna.

"Allora, prendi questi e anche un po' di questa."

"Tutta questa roba? Woah" - esclamai divertita - "Ci sarà da divertirsi."

Ed ecco che proprio in quel momento la porta si aprì e ne vennero fuori Billie e altri tre dei suoi amici.

"Forse è meglio che tu vada. Ti scrivo dopo per accertarmi che tu abbia nascosto tutto, allora."

Annuii e la ringraziai per il "salvataggio in calcio d'angolo" che mi fece, e lei fece lo stesso per il favore che le stavo facendo.

E alla fine non più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora