Capitolo 21(+18) e Capitolo 22

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CAPITOLO 21(+18)

Taehyung aprì lentamente gli occhi. Un senso di calore lo avvolse, il sole flitrava tra le tende della finestra di quella che era effettivamente la sua stanza. Ci mise qualche secondo a ricordarsi dove si trovasse e cosa fosse successo. Anzitutto indossava dei vestiti puliti, e addosso sentiva l'odore del bagnoschiuma.

"Ho fatto il bagno stanotte e non me lo ricordo?"

Man mano che riprendeva coscienza, la sua mente iniziò a dargli qualche piccolo imput. Il pianoforte...

Le sue guance arrossirono violentemente al pensiero di quello che aveva fatto il giorno prima. Era stato così... Così intenso, meravigliosamente intenso. Non aveva mai provato niente di simile. Il suo cervello sembrava non volerlo lasciare in pace, continuava a riproporgli dei flashback di quello accaduto la notte precedente. Si toccò il polso, dove più volte Yoongi l'aveva baciato. Sentiva ancora la sensazione delle sue labbra fredde sulla pelle e rabbrividì. Sospirò passandosi una mano tra i capelli biondi.

"Smettila di pensarci!"

Si alzò in piedi, sentendo un leggero dolorino in un certo punto del suo corpo che lo fece sussultare.

"Ouch."

Si toccò anche il collo, dove Yoongi aveva affondato i denti. Anche il fatto che si fosse nutrito del suo sangue l'aveva eccitato. Era dura da ammettere con sé stesso, ma era la verità. Guardandosi attorno, sul tavolino trovò già pronta un'abbondante colazione oltre a delle pillole di antidolorifici.

"Hai proprio pensato a tutto..."

Sorrise, per poi fare rapidamente colazione. Prese anche le pillole, si fece una doccia anche se non fu propriamente una buona idea. Il getto di acqua calda rievocò di nuovo piacevoli sensazioni. Sospirò, mordicchiandosi il labbro più volte. E alla fine, iniziò a toccarsi. Era come drogato, in balia dei suoi stessi pensieri che gli vorticavano in testa facendogli rivivere i ricordi della sera precedente in modo molto vivido. La mano destra si accarezzò il collo, poi il petto, finendo giù contro l'addome. Era estremamente semplice pensare che quella non fosse la sua mano, ma quella del suo... Ragazzo? Suonava così banale e definirlo in questo modo. Ma era suo. Gli apparteneva. E il Vampiro apparteneva a lui. Doveva assolutamente calmarsi. Qualcosa però attirò la sua attenzione, il suono vago di un pianoforte. Era un suono ovattato, proveniva dal piano inferiore. Afferrò la propria erezione già pulsante, calda e leggermente appiccicosa sulla punta. Più sentiva Yoongi suonare, più si eccitava. Continuava a pensare al momento in cui l'aveva afferrato e seduto lì sopra, facendo suonare quei tasti. Quegli stessi tasti che in quel preciso momento Yoongi stava pigiando con le dita. Quelle stesse dita che l'avevano invaso e si erano mosse dentro di lui così bene. 

Era in uno stato di eccitazione così forte che bastarono pochi movimenti decisi del polso per pompare il proprio sesso e sentire la familiare sensazione dell'orgasmo travolgerlo, riversandosi sulle piastrelle della doccia. Il respiro affannato piano piano si regolarizzò, fino a farlo sospirare. Provò anche un vago imbarazzo, ma decise di non pensarci. Finì di pulirsi, e si vestì tamponandosi i capelli con un asciugamano. Decise di scendere le scale. Il soggiorno era quasi del tutto avvolto dall'oscurità, pesanti tende impedivano al sole di raggiungere e illuminare la stanza. Nella penombra, Taehyung poté vedere Yoongi seduto al pianoforte che continuava a suonare quella melodia che non sapeva nemmeno riconoscere. Ma era bellissima, malinconica e che in qualche modo lo colpiva.

"Ciao."

"Ciao, cherie. Non pensavo che sentirmi suonare al pianoforte ti eccitasse così tanto."

Taehyung arrossì.

Mi ha sentito farlo?

Non disse niente, distogliendo lo sguardo.

"Ma suonare sentendo i tuoi gemiti, sentendo il suono della tua mano sul tuo stesso corpo, è stato piacevole anche per me."

You flow inside me like Blood in veins [taegi • vampire]Where stories live. Discover now