Capitolo 11 e Capitolo 12(+18)

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CAPITOLO 11

Taehyung e i suoi sensi di colpa rimasero svegli tutta la mattina. Iniziò a pulire - quasi ossessivamente - ogni angolo e mobile dell'intera casa. Iniziò perfino a sistemare la dispensa dividendo le varie provviste in un certo ordine. Non sapendo più cosa fare per tenere la mente occupata pulì gli spazi della tastiera del pc. Era ridicolo quello che stava facendo, così come era stato ridicolo mettersi in pericolo in quel modo per cosa, poi? Un bacio. Un bacio da qualcuno che voleva solo il suo sangue. Un bacio da una Creatura che non era nemmeno umana. In più non aveva assolutamente seguito il piano di Katerina e Shen. Si sentiva stupido e anche in colpa, quei due cercavano di aiutarlo, gli avevano detto di fare in modo che lo seguisse spaventandolo con una sua ipotetica fuga. E invece non aveva fatto un bel niente. Alla fine, nel primo pomeriggio, si decise a farsi una doccia, a indossare una delle sue solite tute e ad uscire fuori. Sembrava che sarebbe arrivata una brutta tempesta. Le strade erano deserte, un vento forte soffiava facendogli venire i brividi di freddo. Nuvole scure e minacciose rendevano tutto più deprimente, perfettamente in linea con il suo umore attuale. Non appena entrò all'interno del negozietto, si guardò attorno.

"Katerina? Shen?"

Nessuno rispose, piuttosto strano. Fece qualche passo in avanti, fino ad arrivare al bancone. Finalmente vide Shen, che evidentemente stava facendo un pisolino.

"Shen? Ma come mai stai dormendo qui?"

Gli mise una mano sulla spalla, ma non si mosse. Lo scosse più forte e a quel punto Shen cadde a terra. Gli occhi spalancati di terrore. Il corpo mortalmente freddo e pallido. E soprattutto la gola con due innegabili fori da morso vampirico. Taehyung si sentì mancare il terreno sotto ai piedi, fece un passo indietro, spaventato a morte.

"Ciao, zuccherino."

Taehyung guardò l'angolo del negozio in penombra, mentre proprio in quel momento un tuono risuonò forte rendendo tutto ancora più angosciante. Stava piovendo piuttosto forte.

"Cosa... tu... non... il giorno... non puoi uscire durante il giorno."

"Avete fatto male le vostre piccole ricerche, mon chere. Non posso uscire perché i raggi del sole mi distruggerebbero. Ed è un rischio uscire con la pioggia, può sempre smettere. Ma c'è una tempesta in arrivo che è proprio arrivata al momento giusto."

"L'hai ucciso tu... tu... hai ucciso..."

Yoongi si sistemò meglio i polsini della camicia di seta che indossava. Con eleganza, con movimenti lenti e tranquilli.

"Naturalmente che l'ho ucciso. Progettava di separarci. È solo una nullità. Ancora non puoi capire, ma capirai. Te lo prometto."

"Stammi lontano! Non avvicinarti!"

Taehyung fece ancora un passo indietro alle proprie spalle. Era in trappola. Era finita. Era finito tutto. Non poteva scappare da nessuna parte, non c'erano più le barriere di casa sua a proteggerlo, né un raggio di sole che potesse salvarlo. Ma proprio quando Yoongi iniziò a camminare verso di lui, si fermò ad un certo punto, ringhiando.

"No, no, no!"

Qualcosa gli impedì di proseguire oltre e di raggiungerlo. Di colpo, Taehyung realizzò di essere finito nel retrobottega. Un luogo riservato che dava accesso all'abitazione di Shen e Katerina. E anche se Shen era morto, Katerina era ancora viva lì fuori da qualche parte, quindi quella regola valeva ancora.

"Non ti azzardare a scappare Taehyung. Sono stanco di giocare con te. Invitami ad entrare, ORA!"

"No!"

Taehyung indietreggiò ancora, salì le scale e si rintanò di sopra. La tempesta durò a lungo. Non sapeva dove fosse Katerina, riuscì solo a mandarle un messaggio prima che il suo cellulare si scaricasse, avvisandola di non tornare al negozio fino a che non sarebbe tornato il sole. Non sapeva se gli avrebbe dato retta o meno. Rimase lì fino al mattino successivo, e per stanchezza si addormentò sul loro divano. Aveva pianto, aveva perfino pensato di uccidersi e farla finita, ma la verità era che era troppo codardo anche solo per provarci. Quando si risvegliò, dalla finestra spuntava il sole. Non c'era più traccia della tempesta, ma aspettò ugualmente qualche minuto prima di scendere di sotto. Si mosse con cautela, guardò per qualche istante Shen morto e i sensi di colpa lo assalirono.

You flow inside me like Blood in veins [taegi • vampire]Where stories live. Discover now