Capitolo 5(+18) e Capitolo 6(+18)

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CAPITOLO 5 (+18 contenuti violenti)

Il giorno successivo Taehyung era stato tutto il giorno con la testa tra le nuvole. Spesso si era ritrovato ad avere continui flashback di quanto sognato la sera prima. Non riusciva a capire. Non capiva più dove finisse la realtà e dove cominciasse il sogno.

Ho attraversato lo spazio e il tempo per riuscire a trovarti.

Quelle parole rimbombavano nella sua testa in maniera ossessiva. A lavoro, anziché completare l'inventario, prese un foglio e cominciò a disegnare. Aveva talento per il disegno, e aiutava molto a farlo rilassare. Solitamente disegnava castelli, alberi, fiori. Quel giorno no. Disegnò buttando giù la matita sul foglio di carta senza ricamarci sopra, iniziando a disegnare i tratti di quel viso che da qualche giorno turbavano la sua mente e il suo inconscio fino a invadere i suoi sogni, rendendoli talmente vividi e reali da confonderlo. Il disegno era innegabilmente bello, ma non all'altezza dell'originale, neanche lontanamente. Quando finì, si rese conto che era ben oltre l'orario di chiusura, così con un sospiro di rassegnazione raccolse le sue cose e chiuse la biblioteca, uscendo fuori per incamminarsi verso casa. Anziché la solita strada, ne percorse una che non avrebbe avuto senso fare, non a quell'ora. Solo la luna e qualche lampione illuminava il suo cammino ma decise di attraversare il parco.

"Aish. Sto impazzendo."

Sospirò leggermente. Più ci pensava, più non aveva senso. Era così distratto che quando una leggera folata di vento lo colpì, gli fece scivolare via il foglio dalle mani.

"Ma che cazzo!"

Corse per riprenderlo, ma qualcuno di sconosciuto gli bloccó la strada, chinandosi per prendere il ritratto per primo.

"Grazie per averlo raccolto, è -"

La frase non si concluse, perché appena alzò lo sguardo incroció degli occhi magnetici e meravigliosi.

"Ciao, Kim Taehyung. Ci rivediamo."

Abbassò lo sguardo sul foglio, e a quel punto un rossore violento si propagó sul viso dell'umano, che fece rapidamente un passo avanti.

"No, per favore, non guardarlo!"

Dannazione!

Uno sconosciuto che aveva visto soltanto una volta l'aveva disegnato senza chiedergli il permesso, chiunque ne sarebbe rimasto quanto meno turbato. E Taehyung non voleva passare per uno stalker, un maniaco o qualcosa del genere.

"Oh. Hai talento. Mi piace molto."

Taehyung fermò i suoi passi.

"Allora, ieri sera... eri in biblioteca?"

Chiese con tono il più possibile neutro. Voleva capire quanto quello che aveva vissuto la sera prima fosse reale.

"Proprio così. Mi hai detto che potevo leggere e che poi andavi al magazzino. Sono rimasto a leggere tutto il tempo, poi sono tornato a casa."

Taehyung sospirò di sollievo. Non aveva fatto nulla di sconveniente. Beh, solo nella sua testa. Questo dimostrava che forse era il caso di farsi vedere da un bravo psicologo.

"È tardi per girare di notte da solo. Posso accompagnarti a casa?"

Taehyung lo guardò negli occhi. Quella voce era all'altezza dell'aspetto semplicemente stupendo di quel ragazzo. Era una voce sexy, ma allo stesso tempo dolce. Incredibilmente piacevole da ascoltare. Sbatté le palpebre un paio di volte.

"Uhm. Sì. Certo. Ehm. Non credo di sapere il tuo nome."

"Come sono sgarbato. Mi chiamo Min Yoongi."

Gli porse la mano, e Taehyung dopo un attimo di smarrimento gli avvicinò la propria.

You flow inside me like Blood in veins [taegi • vampire]Where stories live. Discover now