La sfilata dei tributi

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Aiuto Katniss a scendere le scalette dell'hovercraft. Siamo arrivati a Capitol City. Mi guardo intorno e vedo soltanto l'entrata di un grande palazzo di color verde pastello. Stravagante.
-Entrate, vi dovete preparare per la sfilata.- Dice Effie.- Chissà quali costumi avrete quest'anno!-
Come se non lo sapesse. Come se non sapesse che ci vestiremo da minatori. Tuta grigia e casco con i fanalini. Nonostante il fatto che io e Katniss sappiamo già che costumi ci toccheranno ci stampiamo in faccia un sorriso finto e ci incamminiamo verso l'entrata del grande palazzo verde pastello. Appena dentro ci troviamo di fronte a un bivio: scale o ascensore. Sia io che lei scegliamo l'ascensore. Nel l'ascensore ci sono diversi tasti tondi con scritto, con colori differenti, il numero dei distretti. Il distretto dodici ha un cerchio grigio e il numero dodici scritto di nero. Sto per schiacciarlo quando noto una cosa strana, fra i bottoni c'è anche il tredici. Ma questo non può essere possibile. Il distretto tredici, in quanto distretto che aveva dato inizio alla rivolta contro Capitol City, era stato distrutto dopo la vittoria della capitale. Ma la cosa strana non è questa. I primi Hunger Games che si ricordano sono quelli di  settantacinque anni fa, forse molto prima c'erano degli altri giochi come i nostri o, più semplicemente questo deve essere un antico palazzo a tredici piani. Do una botta a Katniss e con la faccia indico il tasto con il numero tredici. Lei mi risponde scrollando le spalle. L'ascensore comincia a muoversi e, in pochissimo tempo, siamo già arrivati al dodicesimo piano. Le porte si aprono e usciamo. Sul muro, che qui è rosa pastello, sono appesi due cartelli. Quello a destra dice:"RISERVATO AI TRIBUTI FEMMINILI DEL DISTRETTO DODICI." Quello a sinistra dice:"RISERVATO AI TRIBUTI MASCHILI DEL DISTRETTO DODICI." Imbocco il corridoio di sinistra e, arrivato davanti alla porta, mi blocco e comincio a pensare a che faccia avrà il mio stilista. È una cosa che ho sempre voluto sapere. Mi decido ad aprire la porta e mi trovo davanti una ragazza. Non sembra tanto vecchia, anche se senza quel trucco appariscente, le ciglia e le unghie lunghe starebbe meglio. Si avvicina lentamente verso di me e dice:"Io sono Portia, sarò la tua stilista."
Faccio un sospiro e credo che lei se ne sia accorta perché continua a dire, rassicurandomi:"Oh no, quest'anno niente tute grigie e cappelli con i fanalini. Sai cosa si fa con il carbone?"
-Si brucia, per riscaldarsi.-Rispondo.
-Esatto! È esattamente quello che faremo noi.- Strilla, entusiasta. Inarco un sopracciglio chiedendomi che cosa avrà in mente di fare questa pazzoide su di me. Forse proverà a darmi fuoco così che io muoia prima dei giochi e io riesca a risparmiarmeli. Però lei dopo passerebbe la sua intera vita come una senza-voce. Altamente improbabile.
-Cos'hai in mente?- Chiedo, spaventato.
-Il tuo vestito e quello di Katniss saranno fatti di un materiale incendiabile che però a voi non procurerà nessuna lesione.-Spiega.
-Si può fare.- Dico. Si allontana e poi ritorna da me con un sacchetto di plastica trasparente che contiene il mio vestito. Lo estrae e io rimango ad osservarlo. Un abito nero con un colletto a strozzo. Carino.
-C'è un camerino?-Domando a Portia.
-Da quella parte.- Risponde lei indicandomi una stanza. Apro la porta cigolante ed entro. Sfilo la maglia e la canottiera, poi mi tolgo anche i pantaloni e rimango in mutande. Tiro fuori il vestito dalla custodia di plastica trasparente e comincio ad infilarlo. All'inizio sembra facile, poi la cosa si complica quando arrivo a metà della pancia. No riesco a farlo salire, così provo a toglierlo ma non ci riesco. Con la forza riesco a infilarmi il mio abito. Metto le scarpe ed esco dal camerino per mostrarmi a Portia.
-Perfetto!- Strilla lei, appena mi vede.-Credo che tu possa andare.-
Finalmente, non ne potevo più. Mi dirigo verso la porta ed esco, sperando di incontrare Katniss. La incrocio nel corridoio e rimango a fissarla, stupito. È così bella che non ho parole per descriverla.
-Sei bellissima.- Le dico senza smettere di guardarla.
-Tu invece no.- Dice cominciando a ridere. La sua risata è contagiosa, infatti cominciamo a ridere come se non ci fosse un domani. Mi mancheranno questi momenti. Mi mancheranno tanto le sue rare risate, i suoi sguardi di ghiaccio, il suo coraggio e la sua determinazione nel farcela. Ridendo siamo arrivati all'ascensore, dove entriamo. Appena dentro premo il bottone con il numero zero e l'ascensore si avvia. Arrivati giù ci troviamo in una stanza arancione con un tetto altissimo. Questa è la Sala dei Carri. Non faccio a meno di notare che tutti i tributi, ad eccezione di me e Katniss, sono già tutti posizionati sui loro carri. Io e la mia compagna di distretto ci avviamo verso la fine della sala dove ci sarà sicuramente il nostro carro. Appena lo vedo ne rimango abbastanza impressionato, perché è molto più bello del solito. Aiuto Katniss a salire poi salgo pure io.
-Che ne pensi del fuoco?- Bisbiglio io.
-Io strappo il tuo mantello e tu strappi il mio.- Risponde lei ( non pensate male di questa frase ).
Il portone si apre e i primi carri iniziano ad uscire seguiti dai fischi di apprezzamento e dagli applausi degli spettatori. Il carro del distretto undici è già a metà percorso quando ci danno un segnale di muoverci. Appena il carro dell'undici scompare dietro la curva gli applausi e i fischi cessano, probabilmente si aspettano il solito, monotono costume. Ora siamo fuori e, da dentro qualcuno ci manda un segnale di accendere il fuoco. Il pubblico di Capitol City reagisce proprio come mi aspettavo, prima i costumi nuovi, poi le fiamme: saranno di certo entusiasti di questo cambiamento. Cominciano a lanciarci rose rosse, baci e ci salutano. Non so nemmeno io perché, ma mi piace questa sensazione, non so mi sento importante davanti a tutta questa gente così inizio anche io a salutare e a lanciare baci agli spettatori. Inaspettatamente anche Katniss inizia ad imitarmi fino alla fine del tragitto. Finché non arriviamo al Centro di Addestramento di Capitol City.

Gli Hunger Games di Gale Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα