Capitolo 18

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I giorni erano finalmente passati e io stavo aspettando l'arrivo del treno.
Mancava poco, lo sentivo arrivare.
Mi alzai dalla panchina e aspetto. Il treno stava arrivando, poi sentii il rumore dei freni e il treno si fermó davanti a me.
Le porte si aprirono. Un sacco di gente inizia a uscire. Mi metto in punta dei piedi e cerco. Vedo lui.
Corro e spintono le persone che sono in mezzo e lo abbraccio forte da dietro.
Lui si volta e sorride. Poi si avvicina a me e mi bacia dolcemente.
Mentre ci baciamo ci raggiungono Anna e Tommaso. Io e Natham ci staccammo e io abbracciai anche loro.
"Allora, ti piace qui?" mi domandó Tommaso.
"É un bel posto, ma il problema é che non ci siete voi."
Nathan mi cinse la vita con il braccio destro e disse:"Ora peró ci siamo."
"Allora, ci fai vedere dove abiti? E poi mi fai conoscere quel Lorenzo a cui devo spaccare la faccia?" mi domandó Anna.
Scoppiammo a ridere e poi io annuii.
Eravamo appena usciti dalla stazione dei treni quando arrivó Lorenzo con, ovviamente, quel suo sorriso super strafottente.
"Ehi stellina, loro chi sono?"
"É lui Lorenzo?" mi domandó Anna senza darmi il tempo di rispondere a Lorenzo.
Io annuii.
Anna si allontanó da Tommaso e so avvicinó a Lorenzo puntandogli l'indice in faccia:"Allora, emerito idiota apri le orecchie: STAI LONTANO DALLA MIA AMICA O TI SPACCO TUTTE LE OSSA CHE HAI IN CORPO! E poi mi devi chiedere scusa per la telefonata!"
Lorenzo le spostó la mano e avvicinandosi al suo viso disse:"Io non chiedo scusa."
Poi si avvicinó a Nathan e disse:"E tu chi cazzo sei?"
"Sentimi, hai rotto. Sparisci!" gli urlai io.
"Sono Nathan e sono il suo ragazzo." rispose Nathan stringendomi forte a sé.
"Te ne vuoi andare?" gli domandai io.
"No stellina, qualche problema?"
Presi la mano di Nathan e seguiti da Anna e Tommaso superammo Lorenzo.
"Io quello lo uccido, lo massacro. Ma chi so crede di essere?" urló Anna e intanto continuava a lamentarsi con Tommaso.
"Stellina? Come mai?" mi domandó Nathan.
"Quell'idiota mi ha dato questo soprannome e non vuole chiamarmi col mio nome! Glielo avró detto cinquanta volte!"
Lui scoppió a ridere e poi disse:"Vedo che hai stretto amicizia."
"Si, proprio." risposi io ironica.
"GIULIA!!!"
Ci fermammo e tutti e quattro ci girammo nella direzione da cui proveniva la voce. Vidi Claudia che correva nella nostra direzione.
Mi tirai uno schiaffo in fronte a Tommaso domandó:"Chi é quella?"
"Claudia." borbottai io.
Claudia ci raggiunse e col fiatono ci salutó.
"Aspe...Giulia, quello é il...tuo ragazzo?" mi domandó inidicando Nathan.
Io annuii.
"Peró...proprio un gran figo, potevi dirmelo...E invece lui chi é?"
"É Tommaso, é il MIO ragazzo e gira a largo se non vuoi che ti cacci a calci in culo!" rispose Anna.
"Beh, avete buon gusto in fatto di ragazzi...Ora capisco perché ignori Lorenzo, c'hai già un gran figo!"
"Sentimi carina, smettila di guardare i nostri fidanzati!" le disse Anna spazientita.
"E te chi sei?"
"Anna, piacere. Sono una grande stronza e non esito a mettere le mani addosso a chi non mi rispetta."
"Stai calmina eh! Giulia, vuoi uscire con me? Ti pregoooo..."
"No, sono appena arrivati e voglio passare un pò di tempo con loro..."
"D'accordo." e come era arrivata se ne andó.
"Ma che é, tutte gli idioti sono concentrati qui?" domandó Anna.
"Sta calma tesoro." le rispose Tommaso abbracciandola.
Arrivammo a casa mia senza nessun altro imprevisto.
Anna e Tommaso si sedettero sul divano e io e Nathan per terra.
Mentre mi accarezzava i capelli disse:"Ho trovato un lavoro..."
"Davvero? E cosa fai?"
"Sono cameriere in un locale. La paga non é altissima, ma forse entro qualche mese riusciró ad avere abbastanza soldi per trasferirmi qui, così staremo vicini. Poi cercheró un lavoro qui, per mantenermi."
Io sgranai gli occhi e lo osservai, sembrava sincero.
"E tu lo faresti per me?"
Lui sorrise ed annuì.
Io lo abbracciai per la felicità e poi lo baciai dolcemente.
"Ma sei sicuro?"
"Certo, per te farei qualsiasi cosa. E poi comunque a Varese non ho nessuno. Ho solo Anna e Tommaso come amici, ma per me te sei più importante di loro."
Io sorrisi e lui mi bació.
"Ehi piccioncini, esistiamo!" protestó Anna.
Scoppiammo a ridere e poi Tommaso disse:"Anna, lasciali recuperare il tempo perso."
"Ma che simpatici!" commentai io.

"Giuro che se non la pianti ti appendo al muro!" dissi io.
"Perché ti comporti sempre così male con me?" mi domandó Lorenzo.
Eravamo alla seconda ora e la classe non stava zitta un attimo. Intanto la prof continuava a urlare.
Avrei oreferito starmene a casa ma mia madre sosteneva che fosse importante che io andassi a scuola.
Purtroppo io non avevo nemmeno dormito. Io e Nathan eravamo rimasti abbracciati mentre lui mi accarezzava i capelli e ogni tanto ci scambiavamo qualche bacio.
"Perché sei odioso con me!" risposi io.
"Secondo me te sei mestruata 365 su 365."
"Ah-ah."
Gli diedi le spalle e lo ignorai fino alla fine delle lezioni.
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Che ne pensate?❤❤❤
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