Prologo e Capitolo 1

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[NDA. E' una delle storie a cui sono più legata. Chi mi segue da un po' sa che le storie con la taegi per un motivo a me incomprensibile escono fuori più dark e complesse. Questa è la quarta che ho scritto e qualcosa in me stava cambiando, ho cercato di portare una trama più complessa. Ci sono molto legata.

Uscirà ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Ad eccezione di oggi uscirà un capitolo alla volta. E' composta da 25 capitoli + un epilogo. E' assolutamente happy end, sebbene il drama non manchi.

Quando la pubblicai nel mio vecchio profilo avevo orgogliosamente raggiunto le 40.000 letture. Mi dispiace aver perso quei commenti fantastici. Immergiamoci nelle tenebre adesso... Buona lettura <3]

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PROLOGO

L'immortalità sembra una buona idea, finché non si comprende che si dovrà trascorrerla da soli. Quindi mi addormentai, sperando che il rumore delle epoche che si succedevano si sarebbe dissolto e che sarei stato colpito da qualcosa di simile alla morte. Ma mentre giacevo, il mondo non sembrava più quello che avevo lasciato, aveva un suono diverso, migliore.

Avevo passato gli ultimi cento anni a trascinare la mia esistenza fino a perderne il senso. Perfino bere sangue era diventata solo una necessità. Non provavo più il brivido della caccia. Quel senso di adrenalina, l'odore inebriante della paura e del sangue caldo e denso che scorre nelle vene a richiamarmi e farmi impazzire di desiderio. Adoravo godere di ogni espressione di terrore nel viso di ogni persona che uccidevo. Non provavo pietà. Non provavo sentimenti. Non ho un'anima. La verità è che nel corso dei secoli l'umanità ha dimenticato ciò che sono, ciò che siamo io e quelli della mia stessa specie. Ci hanno romanzato e reso ridicoli, così ridicoli da non ricordare più cosa sia realmente un vampiro.

Io lo sono da un tempo indefinito. Credo fosse il 25 dicembre 1790 l'ultima volta che ho visto il sole sorgere e tramontare. Non ricordo un'altra alba prima di quella. Così come non ricordo un altro tramonto prima di quello. Quell'alba e quel tramonto sono scolpiti nella mia memoria e rimarranno nella mia mente per l'eternità.

Ero un ragazzo piacevole a vedersi, ed era proprio quella mia bellezza così eterea, così giovane in un ragazzo di appena vent'anni, a scatenare la sete del mio aggressore.

Mi morse, ma non mi uccise.

Mi disse che sarebbe tornato a prendermi. Che potevo scegliere. Scegliere di morire. O scegliere di vivere una vita nuova. Aprendomi realmente gli occhi sul mondo, elevandomi al di sopra di qualsiasi umanità, rendendomi come un dio.

Sapevo cosa fosse. Quando ero ragazzo i Vampiri erano leggende ma non così lontane dalla realtà per non crederci. La mia vita era stata tremendamente mediocre fino a quel momento. Ero già sposato, contro la mia volontà. Ero figlio di una schiava coreana e di un lord inglese che mi portò con sé in Inghilterra, crescendomi come suo unico erede. I miei occhi a mandorla non erano graditi, per questo i miei capelli scuri erano lunghi sul mio viso, per coprirli. Ma avevo avuto una vita di costrizioni.

No, non ve lo sto raccontando per pietà. Non può importarmene di meno. Ma voglio che la mia storia rimanga e sopravviva, voglio che non venga mai dimenticato il mio nome.

La proposta del vampiro non mi aveva lasciato indifferente. Poteva essere una via di fuga dalla mia vita. Ne avrei vissuta una nuova. Anzi, più di una. Avrei visto il tempo scorrere, non avrei avuto mai più vincoli con nessuno. Sarei stato libero. Così il giorno di Natale guardai il sole sorgere. Era bellissimo. Mai quanto il tramonto. Il segno che sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto la luce del sole. Poi venne da me, nella mia stanza.

"A te darò la scelta che a me non fu mai data."

Si morse il polso, e poggió quella carne ferita sulle mie labbra, che si sporcarono di sangue.

You flow inside me like Blood in veins [taegi • vampire]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora