La ragazza vampiro

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Come aveva previsto, ne lei ne Billy avevano chiuso occhio per tutta la notte. Fu soltanto all'alba, quando i primi timidi raggi di sole vennero accarezzare la piccola casa Black, che crollò sul divanetto del salotto rannicchiata in un angolo. Billy invece non era stato tentato dal sonno per nemmeno un istante e si stava preparando il secondo caffè nero di fila in cucina, borbottando fra sé e sé. Lui che non aveva mai conosciuto l'impazienza stava iniziando a innervosirsi per la situazione, mentre i peggiori scenari prendevano forma nella sua mentre.
Proprio in quel momento, tre colpi sulla porta d'entrata indicarono che qualcuno stesse bussando e Aylen si svegliò di scatto, avvicinandosi per aprire a chiunque si presentasse con la speranza che fosse Jacob o qualche membro del branco. Billy abbandonò il suo caffè e la seguì con la sedia a rotelle, fermandosi proprio a qualche metro da lei con il fiato sospeso. Aylen aprì la porta con cautela e, quando intravide il viso di Sam la spalancò, rassicurata. Alle sue spalle c'era Jacob. Entrambi avevano un'espressione stravolta e dai pantaloncini rovinati e il corpo macchiato di terra si poteva intuire che era stata una lunga notte anche per loro.

-Oh mio Dio, state bene per fortuna!

-Ragazzi, grazie al cielo!

Aylen e Billy parlarono all'unisono, sopraffacendoli di domande. Non risposero subito, entrando in casa con passo stanco. Aylen si fiondò nelle braccia di Jacob, non importava quanto fosse sporco, quanto i suoi capelli disordinati e sporchi di fango. La strinse a sé, affondando il viso nel suo collo e inspirando a fondo. Quella notte aveva avuto paura di perderlo, più di quanto volesse ammettere a sé stessa.

-Niente di grave, nessuno si è ferito. – cominciò Sam, prima di spostare lo sguardo su Billy. -C'è una riunione stasera, con il vecchio Quil. Dobbiamo assolutamente parlare. 

-Per Giove Sam, dimmi cosa è successo. 

-Il Clan Cullen è tornato. Ti dicono qualcosa? 

Il viso di Billy si congelò. Aylen scostò il viso dal petto di Jacob, incuriosita. Chi sarebbero i Cullen?

-Non erano tornati da settant'anni. Li avete visti?

Sam annuì, passandosi una mano sul viso stanco. 

-Li stavamo cacciando via, quando è arrivato uno di loro e ci ha parlato di un patto. Per questo non abbiamo potuto fare nulla. – fece una pausa, aspettando una reazione di Billy che alla parola patto si lasciò scappare un "Tze" scocciato. -Sono sette, Billy. Hanno intenzione di rimanere qui è dubito che nessun ragazzo si trasformerà da lì a poco. 

-Chi sono i Cullen? – chiese Aylen, nell'incomprensione più totale. Sentì Jacob irrigidirsi, stringendola più forte a sé. Sam gli diede un'occhiata scuotendo la testa. 

-Sono vampiri. – rispose Billy, con tono gelido. Stava evitando accuratamente il suo sguardo, come se dire quella frase gli procurasse uno sforzo estremo.

-Ne saprai di più al consiglio di stasera. – le disse Sam. -Ora devo andare, Emily si chiederà se sono ancora vivo. – strinse la mano a Billy, che lo ringraziò. -Ci teniamo in contatto. – disse poi rivoltosi a Jacob, prima di uscire di casa.

-Non se ne sono andati? – chiese Aylen guardando sia Jacob che Billy, dal loro silenzio ebbe la sua risposta. -Ma è assurdo! – esclamò, andava tutto contro il buonsenso. L'idea di incontrarli la terrorizzava.  -Quindi adesso dovrei avere paura di uscire di casa perché potrei vederli?

-No. Una cosa è certa e l'abbiamo chiarita: non devono mettere piede nella riserva altrimenti è finita. – tagliò corto Jacob. 

-Adesso non pensarci, figliolo. Vai farti una doccia e dormi un po'. 

-Dovresti riposare anche tu, pa'.

Billy fece un cenno della mano, scuotendo la testa. -Ah, no. Non riesco più a dormire ormai. Chiamo Harry, vediamo un po' cosa pensa di tutta questa storia. Avviso il preside che per i prossimi due giorni nessuno di voi andrà a scuola. – e si allontanò in cucina.

Il colore dell'ariaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora