Adrenalina

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Avevo tentato di ignorare per l'ennesima volta la richiesta di Jacob di rasargli la barba, ma invano. Era un dilemma il suo: da una parte avercela gli piaceva perché gli dava un'aria adulta -a suo dire, perché bisogna intendersi, Jacob Black dava già l'impressione di essere un uomo fatto e finito - ma dall'altra gli dava estremamente fastidio. Inizialmente era stato dell'idea di lasciarla crescere convinto che prima o poi ci avrebbe fatto l'abitudine, ma in fin dei conti aveva optato per la comodità. Il lupo non gli aveva conferito il dono della delicatezza, anzi; d'altra parte però, esso aveva donato al proprio corpo la capacità incredibile di guarire dalle ferite in maniera rapida ed efficace. Questo però non mi aveva esentata dal dovergli rasare la barba ogni qualvolta fosse talmente brusco da tagliarsi il labbro superiore. Se senza barba in certi momenti avevo una voglia matta di saltargli addosso, con essa c'erano dei seri rischi che potessi passare all'azione. Forse, alla fine, era un bene.

-È la terza volta in due settimane Jake, non potresti fare un po' più attenzione? – lo rimproverai, riferendomi all'ennesimo taglio provocatosi la sera precedente.

-È una cosa da lupi, scricciolo. Non posso mica controllarla.

Sospirai, immergendo la testa del rasoio nell'acqua trattenuta dal tappo del lavandino. Lo scossi leggermente, prima di appoggiare le dita sulla mascella di Jacob e indirizzare il viso verso di me. Appoggiai nuovamente il rasoio sulla sua guancia destra, facendolo scorrere con attenzione verso il basso.

-Con la barba saresti perfetto. – mugugnai, mentre il rasoio lasciava una traccia in mezzo alla schiuma, scoprendo la pelle liscia e priva di qualsiasi pelo. Jacob aspettò che staccassi il rasoio dalla sua pelle per rispondere.

-Non sono perfetto senza? – sollevò un sopracciglio, cercando di nascondere un sorrisino divertito.

-Sei quasi perfetto.

-E io che pensavo che per te lo fossi.

Mi sentii avvampare, toccata a sua insaputa nel più profondo dei suoi sentimenti. La temperatura del bagno, già umida a causa del vapore che ne aveva inondati le pareti, divenne improvvisamente troppo alta per i miei gusti. Ne approfittai per voltarmi e sciacquare ancora il rasoio, così da darmi un contegno. Jacob aprì il rubinetto della vasca, e si chinò per sciacquarsi il viso con l'aiuto delle mani. Non riuscivo a trovare una risposta capace di stemperare la tensione che lui inconsapevolmente aveva creato, perciò mi limitai a non rispondere. Diventava sempre più difficile controllare le mie reazioni ad una tale vicinanza.

-Ho saputo che ad Embry non dispiaci.

Mi mancò un battito. Questo proprio non me lo aspettavo, erano passati un paio di mesi da quella famosa sera a casa Clearwater dove aveva avuto luogo l'ultima vicinanza. Avevo preferito frenare qualsiasi cosa che stava per iniziare prima che i problemi arrivassero. Evidentemente quello stupido non era riuscito a tenersi i pensieri per sé, sembrava inizialmente che fosse parecchio bravo a farlo e la cosa infatti mi sorprendeva.

-Ah sì? In che senso? – decisi di giocare la carta della finta tonta. Jacob si strinse nelle spalle, appoggiando sul bordo della vasca l'asciugamano che era stato messo sulle sue spalle per evitare di bagnare il pavimento.

-Lo sai di che parlo. – si limitò a rispondere. Mi voltai verso di lui, decisa a sfoderare uno sguardo indifferente.

-Ah. – non riuscii a dire altro. Non riuscivo a formulare un'altra risposta. L'imbarazzo era troppo. Parlare di un altro ragazzo con lui era davvero strano, soprattutto perché con Jacob non volevo parlare di un altro ragazzo, volevo parlare di noi due. Un noi due che però non esisteva, e perlopiù c'era un qualcosa in Embry che tutt'ora mi attirava.

-A te piace? - mi chiese. Notai il suo sguardo attraverso lo specchio, abbassai il capo e stappai il lavandino, sciacquando il rasoio sotto il getto dell'acqua.
Jacob era come un fratello. Non c'era nessun problema nel dirgli che quello che sentivo. Sarebbe stato strano all'inizio, ma ci avrei dovuto fare l'abitudine.

Il colore dell'ariaWhere stories live. Discover now