backstory {1}

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Era l'estate dell'1979. J e i ragazzi stavano andando al dojo per allenarsi. Erano gli ultimi allenamenti prima dell'all valley e tutti erano molto eccitati.
"come pensate che andrà quest'anno?" chiese Freddie
"vincerò io come sempre" disse Johnny e J gli diede un colpetto dietro la nuca
"non montarti troppo, posso ancora batterti" disse la ragazza spostando la lunga treccia dietro la schiena
"tanto Kreese non te lo permette" disse Johnny abbassandosi all'altezza di J
"dai lasciala stare!" disse Tommy abbracciando J e tutti risero. Arrivarono al dojo e i ragazzi andarono negli spogliatoi.
"Vieni Kyler, hai il mio studio vuoto per cambiarti" disse Kreese indicandole la grande porta di legno con scritto "Sensei Kreese" la ragazza entrò chiudendosi la porta alle spalle e si cambiò indossando il ghee e la cintura. Rifece meglio la lunga treccia e ripose tutto nella borsa per poi uscire e salire sul tappetone. Vide i ragazzi uscire e andare verso di lei. Iniziarono a parlare quando il tintinnio del campanello sopra la porta richiamò la loro attenzione. Un ragazzo moro, basso e un po' timido fece la sua entrata. I ragazzi lo guardarono e coprirono la visuale J mettendosi davanti a lei.
"che succede ragazzi?" chiese Kreese con la sua voce dura
"sensei c'è uno nuovo" disse Johnny indicandolo
"benvenuto. In riga voi" disse Kreese e i ragazzi si misero attorno al tatami.
"prego ragazzo, via le scarpe e al centro" disse Kreese e il forestiero sobbalzò leggermente e poi si levò le scarpe con cautela. Salì al centro del tatami e sentì gli sguardi di tutti addosso
"Kyler a te gli onori di casa" disse Kreese e J annuì leggermente. Si tirò in piedi spostò la treccia dietro la schiena e si diresse verso il moro. Porse la
mano che lui prese subito. Primo errore. Senza nemmeno avere il tempo di accorgersene si ritrò con la faccia a terra. J aveva un piede sopra la schiena del nuovo e la mano ancora salda nella sua. Era ferma mentre lui si lamentava
"finiscilo" disse piano Kreese e il moro inizio un pianto silenzioso aspettandosi il peggio. J prese un respiro profondo e gli sferrò un pugno sulla schiena. Il moro perse un respiro ma appena J tolse il piede dalla sua schiena riprese a respirare regolarmente. J fece un inchino a Kreese e fece per aiutare il moro ma fu fermata dalla voce dura dell'uomo
"al tuo posto Kyler" disse e J tornò a sedersi accanto a Johnny a testa bassa
"sei stata fenomenale" disse il biondo e J sorrise velocemente
"che succede?" chiese il biondo e J lo guardò giocherellando con la treccia
"ho vinto troppo facilmente. E poi non è giusto così. A noi non ci ha mai presi nessuno alla sprovvista in quel modo" disse lei e Johnny sorrise
"Kreese lo fa per testare se i nuovi arrivati sono degni di stare con noi" disse Johnny e J sospirò
"ma così è normale che nessuno ne sia degno. Sono inesperti" disse J e Johnny sorrise accarezzandole la schiena
"sta tranquilla" disse e poi tornarono ad allenarsi. L'allenamento finì e J andò dal nuovo arrivato.
"Scusami" disse
"oh nulla tranquilla, era tuo dovere" disse il moro e J sorrise dolcemente
"Janette, ma chiamami J" disse porgendogli la mano
"posso stringerla o le prenderò di nuovo?" chiese il moro e J ridacchiò
"stringila non farò nulla" disse la mora
"Bobby, ma chiamami Bob" disse il moro stringendo la mano
"J, sbrigati dobbiamo andare!" disse Tommy alle spalle della mora che sbuffò leggermente
"beh allora vado, spero di vederti domani e magari parlare senza picchiarci" disse e Bobby sorrise
"senza che tu picchi me" disse e J ridacchiò. Corse a cambiarsi e raggiunse i ragazzi.
"Adesso fai comunella con gli sfigati?" chiese Dutch
"non cambierete mai voi eh?" chiese J infastidita
"J è riuscito a prenderle da una ragazza che vuoi che diciamo" chiese Tommy retoricamente
"che intendi con 'è riuscito a prenderle da una ragazza' Tommy?" chiese J furibonda. Adorava i ragazzi ma quando avevano certe uscite proprio non li sopportava
"scusa" disse Tommy e J annuì seria
"comunque si ragazzi, è carino ed è più simpatico di voi" disse J offesa ancora dall'affermazione di Tommy
"ma se c'hai parlato mezzo minuto" disse Freddie
"per quel mezzo minuto è stato più simpatico di voi" disse J e poi si voltò a guardarlo andar via
"ed è anche più carino" disse J sussurrando
"Jenny ha una cotta" disse Johnny stuzzicandola
"sai che odio quel soprannome" disse J s Johnny sorrise
"ma non odi il forestiero" disse Johnny sussurrando
"taci Lawrence" disse J per poi incamminarsi verso casa seguita dagli altri. I giorni passavano e lei e Bobby diventavano sempre più legati.
"Comunque un giorno ti presenterò i miei amici" disse J sistemandosi il borsone sulla spalla
"sei sicura? Cioè sembrano apposto così non servirei a nulla" disse Bobby abbassando lo sguardo e J sorrise comprensiva
"fanno tanto i duri ma hanno un gran cuore, ti accoglieranno sicuramente" disse J e Bobby sorrise
"dici?" chiese lui
"devono solo vederti come ti vedo io" disse J lasciandogli un dolce bacio sulla guancia e poi uscì dal dojo raggiungendo gli amici.
"ancora con quello?" chiese Tommy
"e dai ragazzi, perché non lo conoscete prima di parlare?" chiese J
"perché lo vediamo già da qui com'é" disse Dutch e Johnny annui dandogli ragione
"allora perché io sono qui?" chiese J e i ragazzi la guardarono confusi
"vi devo ricordare che mi avete snobbata appena mi avete vista solo perché ero femmina? Eppure ora sono qui e sono la vostra migliore amica? E perché? Solo perché Johnny non mi ha abbandonata, perché dovete farlo anche con lui?" chiese J e Freddie le mise un braccio attorno alle spalle
"Ragazzi J ha ragione" disse e J sorrise
"come sempre" confermò Dutch e i ragazzi rientrarono nel dojo dove trovarono Bobby che finiva di mettere apposto il suo borsone
"ehy" disse Johnny entrando seguito dagli altri
"se siete qui per J, se volete smetto di parlarle, vi prego non picchiatemi" disse Bobby lasciando cadere il suo ghee e una risata femminile si alzò dalle spalle del gruppo
"ricordami di non confidarmi con te Bob" disse J e il ragazzo sorrise
"Bobby ti presento i ragazzi" disse J e li guardò sorridendo
"Johnny, Tommy, Freddie e Dutch" disse J indicandoli uno per uno
"sembrano brutti e cattivi ma sono dolcissimi" disse e poi si rivolse a loro
"ragazzi, Bobby" disse e i ragazzi si presentarono uno per uno. Le giornate passavano e Bobby diventava sempre più amico del gruppo fino a diventarne finalmente parte. Più passava il tempo più il suo interesse per J cresceva.
"amico se la guardi ancora un po' finirà per consumarsi" disse Johnny dando un colpetto sulla spalla di Bobby
"che stai dicendo" disse Bobby distogliendo lo sguardo
"conosco quello sguardo, pendi dalle labbra di J" disse Johnny e Bobby lo guardò confuso
"e dai Bob, si vede" disse Dutch alle spalle di Johnny
"dite che si vede così tanto?" chiese Bobby e Dutch annui
"e secondo voi potrebbe esserci qualcosa?" chiese Bobby
"secondo me si" disse Dutch
"secondo me no invece" disse Johnny
"ma che dici, hai sentito come ne parlava?" chiese Dutch e Johnny annuì
"Dutch la conosco bene, ormai sei troppo confidente per lei...sei uno di noi" disse Johnny
"non ti seguo" disse Bobby
"io nemmeno" continuò Dutch
"ragazzi guardatela, a noi ormai dice anche quando va in bagno, come potrebbe mai stare con uno di noi" disse Johnny
"mi spiace bello, benvenuto nel gruppo" disse Johnny infine.

The Six Of UsWhere stories live. Discover now