sei più di un amico

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J accompagnò Tommy alla porta e poi rimase in casa. I suoi genitori uscirono con Matt e lei rimase in casa da sola. In quel momento le tornò alla mente un ricordo. Bobby. Non gli aveva ancora detto nulla. Corse al telefono e lo chiamò
"J! come è andata oggi?" chiese lui entusiasta
"male...ho fatto un disastro" disse la ragazza con voce roca.
"che hai fatto?" disse Bobby preoccupato
"mentre ero con Johnny è arrivato Daniel e ci ha visti..." disse la ragazza Bobby chiuse la chiamata. J rimase imbambolata con il telefono in mano. Sentì il campanello e andò ad aprire.
"ora mi racconti tutto" disse Bobby entrando. I due si sedettero sul divano e J iniziò a raccontare
"Daniel ci ha visti e ha tirato fuori il fatto dell'essere confusa e Johnny si è sentito preso in giro e mi ha lasciata alla spiaggia" disse J abbracciando un cuscino
"poi Tommy mi ha vista sulla battigia a piangere e mi ha portata a casa, gli ho raccontato tutto e ora non so che fare" disse la ragazza e Bobby le sorrise
"e Tommy ti avrà rassicurata del fatto che non succederà nulla al gruppo?" chiese Bobby
"si ma come fai a saperlo?" chiese J confusa
"e chi pensi che lo abbia mandato Tommy alla spiaggia?" chiese Bobby con una risatina
"Johnny è venuto da me raccontandomi tutto e io ho chiamato Tommy per venirti a prendere alla spiaggia visto che Johnny si sentiva in colpa ad averti lasciato li ma aveva paura che tu non lo volessi vedere. J rabbrividì.
"Quindi cosa pensi che dovrei fare?" chiese lei e Bobby sorrise e gli si avvicinò all'orecchio
"sai cosa fare" disse sussurrando e poi uscì di casa lasciando J sul divano. Non capiva cosa intendesse. In ogni caso il giorno dopo sarebbe iniziata l'ultima settimana dell'anno scolastico e come tutte le sere J andò in camera sua e preparò lo zaino e i vestiti per il giorno dopo. Aprì l'armadio e lo squadrò per un po'. Optò infine per una camicia a scacchi che a giudicare non era sua ma probabilmente era di Johnny o di Bobby. Abbinò quella camicia ad un paio di jeans blu larghi e delle nike bianche. Quel giorno avrebbe dovuto fare colpo e questo le sembrava il modo perfetto. Si infilò nelle coperte e cercò di dormire un po'.
Il giorno dopo J decise di andare a scuola in autobus. Se doveva riprendersi Johnny non poteva permettersi di sbagliare nemmeno una volta, arrivare con Bobby sarebbe un grosso passo falso. Lui se lo aspetterebbe.
J scese dal bus con un lecca lecca in bocca. Le sue labbra erano colorate di un rosso fuoco. I capelli bruni legati in una coda di cavallo. Appena entrata nel viale d'entrata del liceo guardò in direzione delle moto e i ragazzi la salutarono sorridendo. Tutti tranne Johnny. Lui era concentrato a squadrare il suo corpo perfetto. Quel corpo perfettamente perfetto. J aveva un fisico perfetto con le curve nei punti giusti ma non troppo esagerate. Johnny rimase fermo a fissarla finchè lei non entrò nella struttura. Vederla con indosso la sua camicia lo faceva impazzire. Lei lo faceva impazzire. J entrò nella grande scuola e si diresse verso il suo armadietto e nel tragitto passò davanti a Daniel. Lo vide ma probabilmente lui non se ne accorse. La fissava. Quasi in modo inquietante. J cercò di ignorarlo e aprì l'armadietto. Daniel era concentrato a osservarla. Era bellissima. Non aveva mai visto una ragazza così perfetta ma proprio come Johnny notò la camicia perfettamente sistemata all'interno dei jeans. Il tutto fissato con una cintura di pelle nera. La visuale di Daniel fu ostacolata da il corpo possente di Freddie
"non ti sembra esagerato?" chiese il ragazzo senza dire altro
"Freddie io ho fatto la mia scelta e per riprendermi ciò che voglio un po' devo osare" disse la ragazza senza smettere di frugare nell'armadietto.
"Tesoro non hai solo i loro quattro occhi addosso. Non tutti i ragazzi qui dentro ti rispettano come facciamo noi" disse Freddie e J chiuse l'armadietto rivolgendo finalmente lo sguardo a Freddie.
"sono pronta a correre il rischio. A me interessano solo due occhi" disse la ragazza e poi si diresse in classe lasciando Freddie in piedi in mezzo al corridoio.
La lezione durò molto. Anche se era sempre la solita ora J la sentì molto. L'ora di storia dell'arte era l'unica che aveva da sola. Nessuno dei ragazzi aveva il suo stesso corso di storia dell'arte perchè solo lei aveva avuto il coraggio di seguirlo. Però in quell'aula conobbe la sua unica vera amica femmina. Amy Green era una ragazza carismatica ed era molto legata a J. In realtà J non aveva mai capito se Amy fosse sua amica veramente oppure se era come tutte le altre e le importasse solo dei ragazzi. Ma lei si trovava bene con Amy e per ora la riteneva amica. L'ora passò un po' più velocemente grazie ad Amy e finalmente la campanella suonò. J uscì dall'aula seguendo Amy quando sentì una mano sulla spalla e prima che potesse capire chi fosse si trovò chiusa nello sgabuzzino di proprietà del bidello. La piccola lampadina si accese illuminando il viso perfetto di Johnny.
"Tu sei consapevole del fatto che mi stai uccidendo?" chiese il ragazzo appoggiando il braccio al muro bloccando J tra il suo corpo e il muro.
"Sei tu che mi hai lasciata sulla spiaggia o sbaglio?" chiese la ragazza sorridendo maliziosamente
"il mio più grande sbaglio" disse Johnny ghignando.
"E ora che vuoi JJ Lawrence" disse J appoggiandogli una mano sulla spalla. Lei sapeva quando quel soprannome mandava Johnny in palla.
"prova a indovinare Jenny" disse il ragazzo sorridendo maliziosamente. Un brivido percorse la schiena di J. Johnny le si avvicinò e le loro labbra si unirono in un bacio. Per la prima volta dopo il ballo J aveva davvero provato qualcosa. Si staccarono con il fiatone
"tu non eri deluso?" chiese la ragazza guardandolo
"non riesco a starti lontano J" disse Johnny e le lasciò un bacio a stampo. J era sicura di provare qualcosa per Johnny. Ma il pensiero di Daniel la tormentava ancora. Doveva chiarire anche con lui prima di scegliere definitivamente. Johnny era il prescelto lo sapeva. Ma teneva ancora a Daniel e non se lo sarebbe lasciato scappare.

The Six Of UsWhere stories live. Discover now