La sua metà

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Colazione velocissima e via, giù al palazzetto a prendere posto. Gli allenamenti sarebbero iniziati di lì a poco.
Mi siedo e intorno a me sento tante voci, tante ragazze, tutte che cercano Filippo, tutte che vogliono Filippo.
Berruto fa il suo ingresso e viene accolto da un forte applauso. Il primo ad entrare in Palestra è Drago, il nostro regista e a seguire Capitan Birarelli.
Pian piano arrivarono tutti e la squadra inizia a prendere forma.
I ragazzi vengono divisi in due gruppi, un gruppo in campo è un gruppo in palestra a fare pesi.
Filippo era a far pesi, sdraiato sulla panca stava alzando un sacco di kg e sembrava non facesse la minima fatica.
Al momento del cambio Filippo si porta nella parte destra del palazzetto e prende posto in campo.
Che spettacolo vederlo giocare, che spettacolo vederlo da così vicino ancora una volta.
Finito l'allenamento tutte si dirigono velocemente all'esterno e io non capivo, non sapevo come ci si comportasse, non sapevo si potesse raggiungerli dal retro e aspettare che uscissero.
Allora mi sono avviata anche io. Che casino, quanta gente, quante ragazze li pronte ad aspettarli.
Escono i primi, Totò e Piano, gentilissimi e disponibilissimi. Poi pian piano arrivano gli altri e iniziano a distribuire sorrisi, fare foto e autografi.
Ultimo arriva lui, Filippo, bello come il sole a primavera. Perfetto, capelli a posto, felpa leggermente tirata su sulle maniche ma esattamente alla stessa altezza, che uomo. Chiedo una foto, un autografo, saluto e sto per andarmene..quando arriva mio papà.
Si avvicina a Filippo e gli mostra la mia carta d'identità. Gli dice:"guarda, è una vita che ti cerca, sei la sua metà"
(per via del mio cognome, termina in Lanza.)
Filippo ride, salutiamo e andiamo a casa!

Com'è?Where stories live. Discover now