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La stanza ormai era diventata un buco senza fine,tra pianti e grida disperate come sottofondo si apriva un gigantesco baratro nel quale Harry veniva travolto violentemente.

E io ero li immobile e impotente che lo fissavo non sapendo che fare.

Ero consapevole  del vortice in cui Harry si era imbattuto ed  ero sicura che le stesse ferite sul suo corpo erano state presenti sul mio in un tempo passato.

In un attimo il vortice cominciò a rallentare e Harry dopo avermi vista cercò in tutti i modi di allungare un braccio in cerca di  aiuto.

Ma niente ero bloccata.
Ero confusa e tremendamente sconvolta.

Fu quando udii uno sparo e l'urlo di Harry che mi svegliai di soprassalto.

Percepivo solo il sudore in tutto il corpo e quando sbattei le palpebre le prime luci mattutine che entravano nella finestra mi fecero comprendere subito.

Harry non c'era.

La testa mi scoppiava e il mio cervello già debole di suo era stato ormai ridotto in poltiglia.
Il fatto che mi tormentava era questo:
Era successo veramente?
O era stato tutto frutto della mia immaginazione?

Filmini mentali o no io non riuscivo a dimenticare un solo particolare dell'accaduto:
Harry che mi chiamava disperato nel bagno ,io che mi mettevo una sciarpa come benda ,le sue mani che mi afferavano le braccia ,la caduta sul letto e infine i suoi pianti disperati che mi avevano ridotto la maglietta ad un lago.

Il fatto non era strano .....era qualcosa che proprio non mi sarei mai aspettata potesse accadere.
Infondo lo avevo semplicemente aiutato a rialzarsi e poi per sbaglio eravamo caduti sul letto.
Forse gli faceva malissimo il piede...ma non mi immaginavo Harry come un bambino piagnucoloso.

Anche perché quelle lacrime sapevano di tristezza ,quella vera, profonda e cupa ,così pesante  che ti bucava la maglietta  e ti arrivava fino all'osso.
Ed era stato tutto così veloce che non ebbi neanche il coraggio di chiedergli un semplice: "Ehi perché piangi?"

Ma sarebbe diventato imbarazzante.

-Certo chiedere ad una persona ,che ha aperto il suo dolore a te ,perché piangeva doveva essere veramente imbarazzante Meg.
-Certo che si Tod...e poi lo sai come sono con i ragazzi...
-Smettila! Crescerai una buona volta? Qui si parla del dolore di un ragazzo di cui tu te ne sei fregata!
-l'ho abbracciato...non sapevo che altro fare! Scusa tu che avresti fatto al posto mio?
-Io sono te Meg ricorda.
-oh gia...

Dovevo rielaborare ancora tutto ,dovevo comprendere ancora l'improvviso cambio d'umore di Harry ma soprattutto dovevo capirne  il motivo.

Quella era la cosa che dovevo sapere.
C'era qualcosa che mi spingeveva a scoprire il motivo.

Ma se si era aperto con me allora perché ora se ne era andato?
Perché?
Perché?

"I came in like a wrecking baaaaaaaaaaaall!!!!!!!!"

Ovviamente quando mio cugino si svegliava non c'era modo di ricordargli di non essere una popstar drogata.
E non c'era mai modo di fermarlo.
Intendo mai.

Mai finché non si trattava di me.
Perché se si trattava di me era meglio per chiunque di non cantare a squarciagola la mattina alle 7.

È per questo che mentre mio cugino si esercitava con il tubo della doccia a cantare sulle note della Cyrus....
Ops.
L'acqua calda non c'è più.
Chissà chi è stato  lo stronzo che ha spento l'acqua calda.

Iniziai subito con il conto alla  rovescia.

"3,2,1....."

--------------qualche minuto dopo--------------

Meg e HarryWhere stories live. Discover now