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Cosa?

No aspetta.

Cosa?

Ero così rimasta di merda che non mi ero neanche accorta di aver spalancato completamente la bocca.

E di averla lasciata aperta.

"Meg?" Disse ridendo.

-Meg ti prego chiudi questa cazzo di bocca.

Per una volta Tod mi aiutò.
Chiusi subito la bocca e spalancai gli occhi.

"C-che c-cé?"chiesi innocentemente.

"Perché sei così triste?"
Cavolo togliete questi bulbi oculari al ragazzo , sono fottutamente troppo belli.
Erano verdi con sfumature marroni.
In confronto una foresta era grigia.

"N-no non sono triste..."
Risposi mentendo.

"Guarda anche io quando sono felice piango a dirotto e mi affogo nel cibo."
Disse sarcastico.

Il fatto è che se continui a sfoggiare le tue fossette rischio di sciogliermi davanti a te ,avrei voluto dirgli.

Ma sebbene la verità prima di tutto, credo che lo avrei spaventato dicendogli tutto quello che mi passasse per la testa.

"Non ho detto n-neanche di e-essere felice."

"Balbetti sempre? "Chiese interessato.

Cazzo lo dicevo che se ne sarebbe accorto prima o poi.

"No...riesco -dissi ispirando profondamente-anche a parlare normalmente. "

Wow.

"Ora possiamo aprire la pizza ?" Disse mio cugino entrando in cucina e facendoci voltare entrambi.

Ecco il mio premio.

Diciamo che non volli più sentirmi soffocata dall'imbarazzo per un pò quindi decisi di mangiare per conto mio in camera mentre quei due stavano gridando come scemi in salone per la finale degli White Zork.

Nel pomeriggio rimasi di nuovo da sola in casa e non sapendo che diavolo fare decisi che la cosa più giusta da fare fosse
ripulire tutta casa.

Presi straccio e spazzolone e ripulii l'intera casa.
Cristo in casa c'erano dei posti oscuri agli occhi di mia madre , se avessi trovato una famiglia di orsi nessuno se ne sarebbe accorto.

Si fecero le undici e non era ritornato ancora nessuno.

Quindi dopo aver ascoltato tutte le possibili canzoni deprimenti sull'amore decisi di spengere le luci e infilarmi nel letto.

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Un tonfo.

Un grande tonfo.

Fu così rumoroso che mi fece sobbalzare nel sonno.

Saranno state le due di notte come minimo.

Cos'era stato quel tonfo?
Per di più durante la notte?

L'ansia si faceva largo in tutto il mio corpo che ormai già stava sudando in preda al panico.
Poi però dopo minuti in cui rimasi paralizzata nel letto sentii qualcosa:

"Meg....." la voce era debole e proveniva dall'esterno.

Ora si che ero ghiacciata.
Tod ho bisogno di te e del tuo lato razionale che mi assicura la non-esistenza di mostri in casa.
Tod?
Quando lo chiamo sta sempre a puttane quello stronzo.
Che poi sono io.

"Meg!.." Ora la voce era più alta e soprattuto riconoscevo un timbro roco.

Aspetta?

Timbro roco?
Non è che era...

Meg e Harryحيث تعيش القصص. اكتشف الآن