12° capitolo

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Cerchio e circonferenza...

— Va bene, allora proseguiamo — mi intrometto.

Juliette si fa coraggio e si propone come prima candidata a scendere nel buco sotterraneo. Lei è sempre stata molto volenterosa nella nostra classe e ha avuto un buon rapporto con i docenti i quali la elogiavano per la sua immensa bontà e il suo altruismo, però devo ammettere che se lo meritava. Gal, avvertendo il malinconico clima che vige tra di noi in questo momento, cerca di tirarci su di morale facendo notare a chiunque sia presente l'esistenza di un interruttore e come per magia quel tenebroso tubo creato apposta per gli umani e di cui si vedeva solo l'orlo, si trasforma in un magico e brillante cerchio. Da uno stato d'animo instabile e sottoposto a continua pressione, i sentimenti che proviamo sono caldi e positivi, tutto ad un tratto è come se l'ottimismo collettivo stia invadendo i nostri cuori similarmente a onde che salgono incessantemente su quell'ammasso di sabbia fine.

Finalmente Juliette mette il suo piede sinistro all'interno del cerchio e il suo destro in posizione posteriore per darsi una spinta; senza esitare un secondo di più, la nostra compagna scivola lentamente a causa della poca pendenza. Karl mi sorpassa e senza aggiungere parola, guarda ciascuno di noi con un lieve sorriso di ammirazione e di pura semplice letizia. Con questo dolce saluto, entra anche lui in quel nuovo mondo pieno di sorprese e lo segue spontaneamente Michelle facendo gli stessi procedimenti. Paoline si incoraggia e si avvicina al leggio come gli altri, si siede, muove energicamente la sua mano come se fosse una bandiera bianca di vittoria e ci regala un sorriso di libertà finalmente raggiunta. Anche lei scompare dalla mia vista, è scesa.

Entrano anche le altre Arance: Lucy, Ally e Kristen, manco solo io. Vado o non vado? Non ne sono certa. E se questo tubo fosse invaso dagli alieni?, e se ci fosse una strada migliore e più sicura?, e se non finisse mai questa strage di persone innocenti?, e se addirittura la morte ci aspettasse al fondo di questo corridoio umano sotterraneo?Oramai gli altri sono scesi da un bel pezzo e non sono nemmeno l'ultima. Devo solamente calmarmi, devo tener a mente i miei obiettivi, dobbiamo continuare, dobbiamo rimanere uniti tutti insieme, non deve mancare neppure uno. Nessun altro deve perdere la propria vita.


Durante la discesa osservo le strette pareti che svolgono funzione di mensole su cui sono appoggiati vari oggetti tra cui libri e fermalibri, penne, matite e lampadine che illuminano il passaggio; non mancano vasi contenenti camelie, ciclamini, ortensie, anemoni japoniche, ecc., per pulire l'aria e liberare ossigeno.


Al termine del tunnel, che in fin dei conti scivolarci dentro è stato divertente, ritrovo i miei cari compagni e le mie care compagne. Mi sistemo la capigliatura e gli indumenti per quel che basta per riprendere un po' di aspetto decente e con trepidazione attendiamo tutti insieme l'arrivo dei rimanenti Ashton e Yuma e della professoressa Gal. Appena la classe è divenuta "completa", ci stringiamo in un affettuoso e profondo abbraccio: siamo pronti a proseguire il viaggio! Benché il luogo dove siamo ora non sia come ce lo fossimo aspettati (è una biblioteca), per fortuna è almeno illuminato leggermente con candele che sanno di?, presumo frutti rossi, difatti ha un odore delizioso. Indaghiamo il sito per un po' di tempo e riusciamo a trovare addirittura qualche scatola di lattine contenenti cibo, magari sono per coloro che fanno tappa in questa biblioteca per più giorni.

Nel mio lato da analizzare non ho visto nient'altro che libri, eppure riconosco con immediatezza il fiore che è stato posizionato su un tavolino di lettura di legno; è la stessa tipologia di fiore che mia nonna mi donava ogni volta che veniva a farmi visita, l'Iris, una Iris lilla. Ad essere sincera non so per quale ragione me le portasse sempre di quel colore, credo che il motivo è che fosse la sua sfumatura preferita. Prendo in mano il bocciolo che mi trovo davanti e mi accorgo che un minuscolo biglietto è stato inserito in mezzo a due petali:

— Trova Kesiri —

Eh, come se fosse facile... Non so neppure chi sia tale Kesiri. 

Ad essere onesta non ho la minima idea qualora fosse utile dire del messaggio agli altri o meno. E se fosse riservato unicamente a me? Meglio aspettare, il futuro porterà saggia risposta. Nel frattempo raggiungo gli altri che si sono appena riuniti al centro dell'immensa stanza. Oltre a diverse conquiste di "cibo" non abbiamo raccolto niente di che, giusto qualche penna, pezzi di carta e un paio di pacchetti di fazzoletti di carta. Sempre meglio di nulla.

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Buon anno nuovo a tutti! Spero il meglio per chiunque. Stay healthy and safe~

Mine (mia)Where stories live. Discover now