Satoru Gōjo X Reader ‖ For Female ‖_parte 1

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This is for u, Kira. sei la prima persona che mi ha lasciato un commento. C'è ne saranno altre per te, inclusa una Xreader a puntate di Demon Slayer.

Ditemi se vi piace l'idea. Il mondo si costruisce attraverso critiche.



-la tecnica di inversione che ho utilizzato prima era un'abilità di straordinaria potenza – l'uomo, sdraiato nella soffice erba umida, alza una mano verso il cielo buio, allargando le dita -pensa che prima dello scontro contro un tizio particolarmente forte non ero mai riuscito a utilizzarla nel modo corretto –

Anche te sdraiata, ascolti silenziosa le sue parole, ringraziandolo in un sussurro -come hai detto di chiamarti? –

Lui volge lo sguardo verso i tuoi occhi. Mentre però le tue iridi intense brillano nel buio, le sue sono inaccessibili alla vista: una striscia di tessuto copre la parte superiore del suo viso.

-sono Satoru Gōjo – dice sorridendoti, i capelli candidi quanto i denti. Una figura che pareva emanare con la propria aurea costantemente un senso di sicurezza. 

Chiudi gli occhi.

Rimembri la paura, la confusione, l'assalto. La profonda ferita che quel maledetto spirito mutaforma, comparso dal nulla e intento a sbranarti, ti aveva aperto sul ventre. Ricordi il sangue, il dolore e il vicino svenimento per emorragia...finché...

Era arrivato lui.

Negli istanti nei quali la tua mente tardava sempre di più nel ricevere stimoli, ecco quell'uomo comparire in tuo soccorso. Nel bel mezzo della notte. -pura fortuna – aveva ribadito lui poi 

-meno male che ti ho visto, t/n. Poteva finire male –

E ti aveva sorriso. 

Tu invece, in risposta di quel delizioso salvataggio, avevi vomitato sangue, anche perché la pancia squartata in due non scompariva con sorrisi.


-la tecnica di inversione serve anche per curare. Poiché l'energia malefica, anche se di base potente, non riesce a ricostruire il corpo. Per questo è necessario moltiplicarla con altra energia negativa per trasformarla in positiva –

Sdraiandovi per terra, con la faccia rivolta verso la Via Lattea, Satoru ti aveva obbligato a star ferma per ricevere la cura. Tu, mezza morente e impossibilitata a parlare, ti eri abbandonata al suo dominio.

Ora lui aveva una mano sul tuo stomaco e l'altra a toccare le stelle, mentre tu sospiravi sotto al calduccio della divisa che ti aveva dato.

Parlavate sull'erba umida di un prato di campagna.

-sai – dice allora lui dopo essersi messo a sedere con solo una maglietta scura a maniche corte 

-posso sapere cosa ne pensate voi civili di noi stregoni? –

Ci impieghi un po' a rispondere, e prima di farlo tocchi con le dita la sua mano sbrilluccicante. Pian piano sembrava stesse salendo dalla zona del ventre a quella del seno. Tossisci imbarazzata con l'intento di fermarlo.

-oh t/n scusami – esordisce Gōjo senza voltarsi, percependo il tuo arrossamento. -è solo che la ferita sale fino a poco prima di quell'area. Se ti dà fastidio puoi rimetterti la canottiera, ma in quel modo la tecnica assorbirebbe meno e... -

Deglutisci capendo le intenzioni non maliziose -no, continua. Il taglio fa male e preferirei se lo guarissi subito – bisbigliando mormori la risposta alla sua domanda precedente 

-mi fido di voi stregoni. Ogni giorno centinaia di cittadini vengono salvati per merito vostro –

Lui annuisce, e nel silenzio della notte, ti poggia l'altra mano sui capelli, tormentandoti una ciocca ai lati dell'orecchio.

Un dolce tormento.


Passati i minuti richiesti al completamento dell'operazione, Satoru si alza e ti annuncia con fare sereno.

-t/n, ho finito. Riesci a ritornare a casa da sola? –

Ti tocchi meravigliata lo stomaco, e dove prima una lunga e dolorosa ferita ti aveva imbrattato di sangue la maglietta, ora pelle liscia a candida era in sostituzione ad essa. Frastornata e nello stesso tempo senza parole, annuisci -sì. Grazie ancora –

Gōjo fa così per andarsene, al che però lo blocchi. -aspetta – dici confusa, esitante ma poi con sempre più convinzione. Un'aria gelida ti scompiglia i capelli, la luce argentata della luna ti delinea nell'oscurità.

-fammi vedere...i tuoi occhi –

Satoru fa un un ghigno di eloquente criticità 

-non posso, le persone si perdono nell'infinito –

Le tue parole vengono scandite lentamente.

-l'infinito non è nient'altro che un bicchiere riempito dal nulla. Pieno di niente, infinitamente vuoto. Con abbastanza coraggio lo si può riempire, scoprendo che anche l'infinito ha così un orlo –

Enigmaticamente, lui non ribatte e mentre scompare in una corsa all'indietro nelle tenebre ti chiede incuriosito.

-sembravi una ragazzina, t/n. e invece ho errato. Quanti anni hai? –

Urli la risposta anche se non sai se la riceverà.

-a...abbastanza per rivederci ancora! –




«Angolino Triangolino Piccino»

Certo che Satoru è un birichino. In any case, immagine by Pinterest.

Again, For u, Kira

‖ One-(S)hot ‖ANIME XREADER_NLA :3Where stories live. Discover now