Segreti

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<Non c’era bisogno di accompagnarmi fino a casa Damon>
<Mi andava>
Mi fermo a fissarlo
<Che ti guardi?>
<Scoprirò i tuoi segreti Damon>
<Quali segreti?>
<Non sei così stronzo come vuoi far credere te lo leggo in faccia e lo percepisco>
<Ho ucciso un sacco di persone nella mia vita Mia, e non credo che mi fermerò. Non sono un bravo ragazzo>
<Menomale, non mi piacciono i bravi ragazzi>
<Non ci credi neanche tu>
Mi avvicino a lui.
<Riuscirò a capirti Damon, fosse l’ultima cosa che faccio>
Rimane spiazzato di fronte a me e ne approfitto per entrare in casa.

<Dove sei stata?> mi domanda Rafael
<Con dei nuovi amici>
<Avresti potuto avvisare>
<Rafael sto bene, smettila di fare il poliziotto pure in casa>
Salgo in camera e come tocco il cuscino mi addormento.

“BEEP BEEP”
Il clacson di una macchina attira la mia attenzione.
È Damon su una Chevy Camaro blu, macchina che probabilmente andava di moda negli anni sessanta, ma comunque molto bella.
Appena mi vede sorride, ha gli occhiali da sole e il giubbotto di pelle da vero badboy.
<Allora principessa, come ti è andata la giornata?>
<Meglio non parlarne>
<Che è successo lupetta?>
Gli lancio un’occhiataccia.
<Ho appena finito sei ore di scuola, non sono in vena di scherzare sanguisuga>
<Sanguisuga?> scoppia a ridere <Mi piace>
Sorrido scuotendo la testa.

Arriviamo a casa Salvatore e Damon prende il mio zaino per poi buttarlo sul divano.
<Andiamo>
Mi trascina nel giardino sul retro e inizia a darmi degli schiaffetti insopportabili.
Sospiro.
<Che c’è? Ti do fastidio per caso>
<Damon>
Continua.
<Damon smettila>
Continua.
<’Fanculo, facciamolo>
<Non avere paura, usa tutta la tua forza>
Gli vado incontro per attaccarlo, ma lui mi schiva e mi schiaffeggia.
Stessa cosa succede altre dieci volte.
È irritante.
Alla fine non resisto più e mi trasformo.
Damon mi atterra.
<MIA CALMATI!>
Gli ruggisco contro.
<Cerca qualcosa che ti rilassi. Qualcuno. Può essere anche un ricordo>
Non ci riesco.
Continuo a divincolarmi e Damon è costretto a trasformarsi e ferirmi.
Torno in me.
<Scusami> mi dice indicando la ferita che ho sul braccio
<Ora guarisce>
<Ci vuoi riprovare?>
Scuoto la testa.
Entriamo in casa e mi offre un bicchiere di bourbon.
<Passo>
<Non si dice mai di no all’alcol>
<Tanto non mi posso ubriacare, il mio corpo lo smaltisce in fretta>
<Che vita di merda>
<Grazie>

<Andiamo non ti abbattere lupetta>
<Che giorno è oggi?>
<Giovedì?>
<Il numero>
<24 ottobre perché?>
<La prossima settimana è il mio compleanno, avrò sedici anni finalmente>
Sorrido.
<Sedici?!>
<Forse torno a Beacon per un paio di giorni, qui non ho nessuno con cui festeggiare>
Mi volto verso Damon <A parte te succhiasangue>
Mi guarda, so che vorrebbe sorridere, ma si trattiene.
<Vado a casa, ci vediamo domani> lo saluto
<Ti passo a prendere dopo scuola come oggi>

Come Batman e Catwoman ~ Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora