Capitolo 25

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Piero

"Sei sicura Sere?"

"Certo, Alice ha solo un pochino d'influenza e poi con i nostri amici starà abbastanza bene quindi, godiamoci la nostra serata"

"Sono felice di uscire con te" dico entrando in macchina

"Anche io" risponde Serena sedendosi in macchina al mio fianco.

Per fortuna la mia auto è stata aggiustata e funziona benissimo.

Ho la passione per le macchine però non avendo chissà quanti soldi ne ho solo due, una in Sicilia e un'altra qui a Roma.

Ho una macchina di un colore bellissimo, un blu molto scuro però elegante e fine.

"Andiamo nel ristorante che mi hai inviato vero?"

"Sì, ti ho mandato l'indirizzo così potevi vederlo"

"Hai fatto bene"

Guido fino al posto indicato mentre io e Serena ci stringiamo le mani, è così bello stare con lei anche in questo momento tutto nostro, perché ci basta stare con le mani unite per capirci.

Ascoltiamo un pochino di musica per rilassarci e canticchiamo qualche canzone.

Una volta arrivati posteggio e scendiamo.

"Aspetta..." le dico prima di entrare dentro il ristorante

"Cosa succede?"

"Volevo dirti che sei bellissima, lo sei sempre Serena però questa sera splendi. Questo completo ti sta benissimo, sono così fortunato ad averti"

"Grazie Piero... pensavo che fosse troppo..."

"Troppo? Ma non dire queste cose, sei perfetta. Elegante e bellissima"

"Mi fa piacere! Anche tu Piero, mamma mia quanto sei bello vestito così"

"Principessa bellissima"

La bacio perché non riesco a fare altrimenti, lei è bellissima e mi viene sempre voglia di stare con lei ad abbracciarla e baciarla perché non c'è persona migliore di Serena al mondo.

Quando sto con lei mi sento sempre speciale, non mi è pesato per niente aver aspettato i suoi tempi, quando mi ha lasciato da solo in spiaggia un altro ragazzo al mio posto magari poteva reagire in modo diverso, io invece ho capito subito che lei era solo spaventata, legata al ricordo di Marco e non serviva a nulla fare quello risentito, amareggiato e offeso dal suo comportamento.

È stato più utile mostrarmi comprensivo perché così le ho dimostrato che ci tengo veramente a lei, che non m'importava di aspettare, io c'ero, ero lì ad aspettarla.

Le ho fatto capire che ci tenevo veramente a lei, alla sua presenza, ma soprattutto a noi due, a costruire un futuro insieme.

Tutto ciò ha fatto si che lei si fidasse di me, è stato bellissimo anche passare questi giorni con Serena ed Alice perché mi sono sentito parte di una famiglia e allo stesso tempo ho dimostrato a loro due che possono contare sempre su di me perché io non scappo, io non le lascerò mai.

Amo passare del tempo tutti e tre insieme, però devo dire che questa serata l'ho desiderata da sempre e adesso che siamo solo io e Serena mi sento felice.

La notte che mi hanno chiamato Serena si è aperta un sacco con me, mi ha raccontato tutto ciò che la faceva stare male, si è lasciata andare anche attraverso il pianto e mi ha aperto nuovamente il suo cuore e per me è stato bruttissimo vederla soffrire, le sue lacrime sono stare come un pugno nello stomaco per me però sono al settimo cielo di aver trovato la soluzione al suo problema.

I colori dell'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora