"C'è stato un periodo, su Cybertron - diciamo, al crepuscolo dell'Età dell'Oro - in cui Optimus e Megatron non erano ancora nemici giurati."
C'era una una volta un giovane e timido archivista, fiero del suo lavoro ma preoccupato per la crescente in...
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Negli Archivi di Iacon in cui si erano rifugiati, Orion e i suoi amici osservavano gli scontri tra Autobot e Decepticon nell'ormai esplosa Guerra per Cybertron. Erano tutti preoccupati e spaventati, poiché in vita loro non avevano mai visto una guerra sanguinosa e oscura come quella.
Più di tutti l'archivista in persona! Quel giorno doveva essere contento di essere un membro della Dinastia dei Prime, e invece era inconsolabile e in lacrime per l'orribile rottura subita da un fratello che era stato fino ad allora il suo modello di vita.
— È tutta... tutta colpa mia. – singhiozzò, col cuore spezzato – Se non avessi fermato Megatron, niente di tutto questo sarebbe accaduto. Forse... non avrei dovuto insistere nel voler allearmi con lui.
— Ti sbagli, ragazzo! – lo consolò Ironhide – Se tu non avessi mosso un dito, Megatron sarebbe diventato Prime e avrebbe raso al suolo casa nostra!
A quel punto Ariel si avvicinò cauta all'infelice Orion ed ebbe l'i-stinto di fargli una carezza e di stringerlo in un caldo abbraccio, per restituirgli in parte il sorriso perduto: — So che non vuoi la guerra, ma hai fatto tutto il possibile. – gli mormorò con dolcezza – Non essere riuscito a impedire a tuo fratello di passare al lato oscuro non vuol dire che tu debba arrenderti. Io credo in te... e non per la tua forza o la tua saggezza, ma per quanto ti preoccupi per gli altri. Tu sei un Prime, e non abuseresti mai del tuo potere per te stesso, ma per salvaguardare il prossimo.
— Inoltre, il tuo destino è nelle tue mani, l'hai detto tu stesso. – aggiunse Alpha Trion nel suo solito tono paterno – Che sia il più insidioso o il più semplice. Se non lo vuoi, lo capisco. Ma poniti questa domanda: se non sarai tu, chi altri lo farà?
Quando l'anziano Autobot accese i monitor del suo computer, Orion e amici rimasero a bocca aperta – e non in senso buono – dinanzi a una serie di scenari apocalittici. Soldati che morivano a centinaia sotto il fuoco delle armi e delle torrette, oppure fatti a pezzi, smembrati o trapassati per mano degli Autobot. Bombe ed esplosioni che riducevano città in rovine. Donne, bambini e innocenti massacrati senza pietà. L'esercito dei Decepticon che innalzavano il loro minaccioso vessillo sulla cima di alcuni palazzi.
Una voce minacciosa si levò davanti a una folta folla di soldati. Era Megatron, che stava parlando alle sue truppe:
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