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Il compleanno della signora Kim era finalmente arrivato. Quel giorno Soo-Ah si alzò molto presto e vide come il cielo era dipinto di un grigio spento tipico del periodo autunnale. A passi piccoli e lenti entrò in cucina per controllare se sua madre avesse finito con gli ultimi preparativi, tra cui l'importante torta della nonna. «Mamma vuoi che ti aiuto?» chiese la figlia prima di fare colazione con una merendina e con il suo immancabile caffè-latte un po' caldo. «Tranquilla Soo-Ah ho quasi finito. Devo solo aggiungere i soliti tocchetti di panna con la sacca poche» affermò lei mentre raccoglieva la miscela bianca con un cucchiaio di legno. Quando c'era qualche occasione simile, la madre di Soo-Ah dedicava molto tempo affinché il risultato fosse apprezzato dal palato di parenti e amici. Quest'anno avrebbe creato una delle decorazioni più belle di sempre con la farcitura di tanti e piccoli bignè al cioccolato. Era impossibile resistere ad una tentazione così dolce, tanto che Soo-Ah non perse tempo ad afferrare una delle tante nuvolette di pasta choux e divorarla in solo boccone. L'odore che diffondevano era quasi sublime per le narici della ragazza che cercò di prenderne un altro, ma il tentativo fallì. Sua madre li spostò velocemente dal tavolo su cui li aveva visti la prima volta per metterli intorno alla torta interamente bianca. «Se non li avessi tolti li avresti finiti tutti. Possibile che hai ancora fame? » domandò stranita alla figlia mentre prendeva uno dei bignè dal vassoio in alluminio. «Non ci posso fare niente se sono così buoni.» disse Soo-Ah con una serenità tale da lasciare di stucco la madre ancora impegnata nella decorazione. «Hai fatto colazione nemmeno mezz'ora fa!» rimproverò ad alta voce la figlia per il suo appetito incessante. Soo-Ah limitò la sua risposta con uno delle sue "facce da schiaffi" prima di osservare le lancette dell'orologio della cucina che indicavano esattamente le 11:30. Solo in quel momento capì di doversi cambiare per andare nel posto in cui avrebbe portato un giorno anche sua nonna: il LILIUM. Cercò degli indumenti molto semplici nell'armadio e tra l'indecisione di indossare una felpa o un maglione optò per una camicia di lana con tema a scacchi neri e grigi. Infilò i jeans sui toni del primo capo e i suoi comodi stivali del medesimo colore del pantalone. «Allora mamma sto uscendo per andare a pagare il mazzo di fiori per nonna.» spiegò la ragazza mentre chiudeva il cappotto con l'ultimo bottone. La madre risposte alla sua conferma, ma prima di andare via le ricordò di recarsi direttamente a casa della nonna dopo il pagamento al negozio. Fuori dalle mura di casa Soo-Ah si avviò verso il centro di Ilsan. Sentì l'aria molto fredda di quella giornata circondata da poche nuvole sparse in quell'immensa atmosfera che agli occhi dei passanti sembrava ancor più evidente. Nonostante le condizioni del tempo erano incerte, per lei era importante raggiungere il posto in cui avrebbe incontrato di nuovo il suo amico di corso e amante della lettura insieme all'aiutante dalla chioma castana come il guscio delle castagne e dal sorriso dolce e sincero che condivideva al pubblico. Mentre camminava pensò a quanto sarebbe stato felice suo nonno nel sapere che poteva ammirare dei gigli bianchi e regalarli in diverse occasioni alla sua energica moglie. Soo-Ah era così tanto assolta nei suoi pensieri che fu la voce di una signora a farle intendere che il posto raggiunto con impazienza era proprio davanti ai suoi occhi. «Signorina deve entrare? » sentì dalla stessa donna che la osservò quasi preoccupata. «Oh sì signora. Mi scusi se non l'ho fatta passare.» disse la ragazza prima di spingere delicatamente la porta e farla passare avanti in segno di rispetto. Si trovò di nuovo all'interno del LILIUM e un odore di giglio le pervase dolcemente l'olfatto proprio come la prima volta. Percepì una sensazione di totale rilassamento quasi come se dovesse essere cullata dai profumi di quel posto. Restò in quello stato di serenità finché la voce di Taehyung catturò la sua attenzione. Il ragazzo era impegnato con la signora incontrata fuori dal negozio, mentre Nam-Joon sembrò non esserci. Soo-Ah decise di attendere il suo turno e non perse alcun minuto nel vedere da più vicino la forma semi-curva dei gigli esposti su delle mensole in legno che richiamavano le bordature dell'unica vetrina evidente alle sue spalle e alla porta collocata vicino al bancone su cui stava lavorando Taehyung. Su quell'ultimo dettaglio Soo-Ah si chiese cosa mai potesse conservare quella stanza chiusa e accessibile solo ai proprietari del negozio. Pensò che al suo interno ci fossero altre tipologie di piante, in modo particolare altri gigli. Pensò al giglio tigrato che adorava follemente suo nonno e che regalò al primo incontro a sua nonna per simboleggiare l'amore che nacque da quel momento in poi. Pensò ancora per trovare una valida spiegazione a tutti quei particolari, ma non la trovò. Nel frattempo, vide che il ragazzo era ancora alle prese con quella cliente dalle richieste complesse, così prese il cellulare in mano e scrisse un messaggio a Nam-Joon.

LILIUM - GIGLIO TIGRATO -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora