9.Buono o Cattivo?

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"Tranquilla le ho detto che abbiamo litigato e per farti un dispetto dormo da Nadia."

entrambe scoppiamo a ridere.

"Va bene, allora va. È meglio se stanotte sto un po' da sola così almeno penso un po'."

"È successo qualcosa?"

"Sì ma non mi va di parlarne adesso, scusami."

mi gratto la fronte e aggrotto le sopracciglia per il mal di testa che cominciava ad aumentare.

Martina comprende, perciò prende subito le sue cose e va in cella da Nadia. Io guardo il mare perché mi aiuta a pensare, ma con questo mal di testa non se ne può. Decido di riposare e sperare subito in una nuova giornata.

"Futura!" sento chiamarmi di nuovo da quella voce familiare del mio sogno e apro gli occhi di scatto.

Mi alzo, mi guardo intorno ma anche questa volta non c'è nessuno.

"Futura, sono qui." sento di nuovo la voce.

Mi giro da un altro lato e finalmente vedo qualcuno. Una donna in abito da sposa che cammina. Io la seguo e usciamo dalla cella. Lei comincia a correre e io la perdo di vista.

Sobbalzo dal letto e capisco di aver fatto solo un brutto sogno. Guardo alla finestra e vedo il sole entrare dentro la cella,è già mattina.

Mi alzo e vado in bagno a sciacquarmi la faccia. Controllo poi nei pantaloni di ieri la foto dell'ecografia ma non la trovo. Vado nel panico. Oltre ad averla nascosta nei pantaloni non ricordo dove altro possa essere. Se l'avessi persa è come se avessi perso un pezzo della mia storia, di mia madre e della mia vita.

"We perzechelle, in piedi! Oggi conoscerete un ex-detenuto."

Maddalena apre le celle e poi fa un altro giro tra le celle per continuare a svegliare le altre ragazze.

Io raggiungo la cella di Nadia dove si trovava anche Martina.

"Ciao ragazze." le saluto.

Ma loro erano troppo impegnate a baciarsi.

"Martina...Nadia!" alzo il tono della voce per farmi sentire.

Smettono di baciarsi e poi mi guardano ridendo.

"Ciao Futura, non ti avevamo visto scusaci." mi dice Nadia.

"Non importa, dobbiamo andare in sala comune. Oggi abbiamo un incontro con un ex detenuto." cambio discorso.

Loro due annuiscono perciò seguiamo Maddalena e arriviamo in sala comune, dove i ragazzi già si trovavano lì. Cerco tra di loro Ciro ma non c'è nessuna traccia di lui. Quando poi lo vedo arrivare trascinato da Gennaro.

Gli sorrido e lui sorride a me. Voglio avvicinarmi per parlargli ma Maddalena mi ferma. Ci fa accomodare e intanto aspettiamo il famosissimo ex detenuto di cui tanto si parla.

Vedo Paola salire sul palco con il microfono in mano, è ovviamente lei a presentare l'ex detenuto che è stato qui dentro precedentemente.

"Buongiorno ragazzi, oggi ho deciso di far venire qui un ex detenuto che ora ha capito i suoi errori e voglio che vi racconti la sua storia di come è cambiato sperando che vi aiuti. Lui si chiama Gianni, ma il suo nome d'arte è CardioTrap! Facciamogli un bell'applauso."

La direttrice lo fa salire sul palco e lui sembra abbastanza emozionato. Prende il microfono e si siede su uno sgabello.

"Ciao a tutti io sono Gianni e come voi sono stato rinchiuso all'IPM. Io ormai faccio il cantante e ho migliorato la mia vita. Come ci sono finito qua è abbastanza stupido ma lo ero anche io a quel tempo."

"Cosa hai combinato fra?" urla un ragazzo in sala, in napoletano.

"Non è importante quello che ho fatto, importa che voi possiate imparare dai vostri errori e poter trovare il coraggio di riniziare un'altra vita."

Tutti applaudono e lui arrossisce per l'imbarazzo e nasconde la sua ansia sorridendo.

"Gianni ha deciso di cambiare la sua vita e di seguire la sua passione, adesso ascolteremo una sua canzone molto virale." interviene la direttrice.

Cardiotrap annuisce e poi fa segno al dj di far partire la base della canzone.

"Bella la canzone, sai come si chiama?" sussurro a Nadia.

"Sì, io l'ascoltavo sempre non sapevo la cantasse lui. Si chiama Sangue Nero." mi risponde.

Continuo a sentirlo cantare e ascolto attentamente le parole. Sembra scritta con sentimento tanto da farmi pensare che è ciò che potrebbe aver vissuto.

Smette di cantare,tutti si alzano e lo applaudono.

"Grazie a tutti."

"Bravo Gianni, sono proprio contenta." gli dice Paola.

I ragazzi si complimentano con lui tanto da voler andare vicino a lui e cantare insieme, peccato che Lino e Liz non ce lo avrebbero mai fatto fare per questione di sicurezza e fiducia.

L'incontro finisce e Maddalena ci riporta in cella.

"Oh,Futura!" sento chiamarmi da Ciro a bassa voce perciò curiosa mi giro.

Senza farsi vedere dalle guardie mi prende la mano e mi porta con se nel magazzino dell'IPM.

Chiude la porta e non accende le luci altrimenti ci avrebbero scoperti.

"Ma perché mi hai portato qui?"

"Non ce la facevo più a starti lontano." mi dice.

"Dai smettila." ridacchio.

"Come sei bella mamma mia." esclama in napoletano.

Non riesco a vederlo bene per via della luce spenta, ma so che mi sta guardando negli occhi per farmi capire di essere sincero.
Lentamente sento sempre di più il suo respiro avvicinarsi. Mi prende per i fianchi e mi tira a se.

La mia testa vuole fermarsi, ma il cuore non pensa, vuole solo agire.
Ho poggiato le braccia sulle sue spalle, ci siamo avvicinati sempre di più ma alla fine non ci siamo baciati perché ci hanno trovati.

"Ciro ma che ci fate qua eh? La volevi violentare, stronzo?" Lino lo sgrida e Ciro sembra essere imbarazzato.

"Futura,andiamo forza. Con te facciamo i conti dopo." Liz mi tira il braccio e mi trascina via.

Non volevo andarmene, volevo dire a Lino che si sbagliava, che Ciro non mi avrebbe mai fatto del male.

"Liz, lasciatelo stare. Non vuole farmi del male."

"Bellina qua dentro tutti ci sono finiti per cose bruttissime, adesso non penso che lui tenesse belle intenzioni."

Non le rispondo, mi ha lasciata con un punto di domanda. Se avesse ragione cosa sarebbe successo se non fossero mai arrivati in tempo?

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11|01|22
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Futura Di Salvo. Where stories live. Discover now