Capitolo sedicesimo parte seconda

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Minho's POV
Posai le mie labbra contro le sue delicatamente, quasi con la paura di fargli male. Rimasi piacevolmente stupito nel sentire Jisung posare le mani sulle mie guance ed approfondire il bacio in modo impacciato.

-Non sapevo fossi così intraprendente, mi piace- sussurrai ridendo appena ci staccammo da quel nostro semplice primo bacio.

-Yah! Era il mio primo bacio doveva essere memorabile- mi rispose lui tirandmi uno schiaffo leggero sul braccio con ancora le guance rosse.

-Il fatto che fosse con me non era già abbastanza per renderlo memorabile?- risi io stuzzicandolo un pò, volevo vedere ogni sua reazione e ogni suo lato nascosto.

-Forse, non darti tutte queste arie- mi rispose alzandosi da sopra di me e stiracchiandosi.
Ero felice che fosse tornato a suo agio come prima.

-Dove vai?- chiesi vedendolo allontanarsi verso un corridoio.

-Prendo i sacchi a pelo, inizia a fare freddo- mi rispose ed incrociai le braccia al petto.

-Non basto io per scaldarti?- urlai per farmi sentire e risi sentendo un suo sbuffo.

-Com'è che ora sei così sfacciato signor Lee?- chiese per poi scomparire nel corridoio più vicino.

Tornò poco dopo, sembrava incazzato. Che era successo? Solo dopo qualche istante notai che tra le mani teneva non due sacchi a pelo ma uno matrimoniale.

-Ora mi sente quello stronzo.- sentenziò infuriato prendendo il telefono che aveva lasciato lì per terra.

Seguirono 10 minuti di urla di Jisung e risate di Changbin che continuava a sostenere "dovresti ringraziarmi, altrimenti vi sareste annoiati".
In realtà stavo ringraziando il ragazzo in cuor mio, anche se vedere Jisung così incazzato mi faceva pensare che, forse, non avesse tutta questa voglia di dormire con me.

Finita la chiamata stese il sacco a pelo per terra e lo aprì, infilandosi dentro per stare al caldo.
Esitai sul da farsi, era pronto a dormire con me? Si sentiva ancora a disagio?

-Minho perché stai lì? Non vieni?- chiese lui più calmo di prima, interrompendo i miei pensieri. Mi leggeva nella mente forse?

-Posso? Non voglio che tu ti senta a disagio, non sembravi particolarmente felice all'idea di dormire insieme- ammisi cercando di reprimere la delusione nella voce.

-Ormai stiamo insieme quindi non è un problema. Però pensa se non avessi fatto quello che ho fatto e fossimo stati costretti a dormire assieme. Sarebbe stato imbarazzante. Changbin deve chiedere prima di prendere iniziative- mi spiegò ed io sorrisi, felice che non fosse a disagio con me.

-Stiamo insieme?- ridacchiai infilandomi nel sacco a pelo con lui. Probabilmente nemmeno Jisung si era accorto di ciò che aveva detto.

Esitò qualche istante, poi parlò -se non hai nulla in contrario...-

-Come potrei avere qualcosa in contrario?- chiusi il sacco a pelo e mi ritrovai lì. Fermo. Faccia a faccia con quello che, nel giro di pochi minuti, era diventato il mio ragazzo.

-È surreale- iniziò lui, rompendo il silenzio.

-Già. È successo tutto troppo velocemente, è quasi imbarazzante.- concordai io.

-Non mi hai nemmeno mai portato ad un appuntamento- mi sgridò lui ironicamente ed io roteai gli occhi divertito.

-Mi scusi sua maestà, se domani non ha impegni la porto ad un appuntamento. Le va bene?- lo presi in giro guardandolo da vicino in quella stanza poco illuminata.

-Si direi che va bene, però paghi tu- rise ed io con lui, non era cambiato molto eppure era cambiato tutto.

-Jisung posso abbracciarti?- chiesi tranquillamente. Lui si avvicinò a me e posò la testa sul mio petto.

-Apprezzo davvero davvero tanto il fatto che tu sia così prudente nei miei confronti, davvero. Però non voglio che tu sia obbligato a chiedere il permesso per tutto, devi essere libero di fare ciò che vuoi. Se non mi sentirò di fare qualcosa ti bloccherò io mh?-

Io annuii soltanto, abbracciandolo e stringendolo a me. Passai le mani sulla sua schiena e tra i suoi capelli mentre sentivo il suo respiro regolare e tranquillo. Era tutto così strano, non avrei smesso di ripeterlo. Però ero felice, anche se stavo sdraiato in un sacco a pelo nel lerciume.

Han's POV
Rimasi in silenzio a bearmi di quelle piccole attenzioni. Era così strano.
Minho aveva ragione, era imbarazzante.
Eravamo riusciti a creare, nonostante le differenze, una sorta di equilibrio tra di noi. Questa cosa della dichiarazione aveva un pò fatto traballare quell'armonia creatasi dalla nostra amicizia.

-Minho ora come faremo? Voglio dire... riusciremo a nasconderci dai paparazzi e dai tuoi? Non voglio farti finire nei casini- ruppi il silenzio, seriamente preoccupato per la sua reputazione.

-Cercheremo di non farci scoprire per ora. Se ci scopriranno se ne faranno una ragione, non ho intenzione di lasciarti.- mi rispose lui seriamente, non l'avevo mai sentito così serio.

-Tu piuttosto? Non ti senti a disagio a stare con me? Tutto il mondo mi vede quotidianamente scopare con donne di ogni tipo. Non sei... geloso?- sospirai e sorrisi, rivolgendo il mio sguardo verso il suo.

-Me l'hai detto anche tu, il sesso per te è solo lavoro. Perché dovrei essere geloso di qualcuno che per te non significa nulla? Finché so che provi ciò che provo io per me va bene.- ammisi semplicemente sorridendogli e spostandogli i capelli da davanti al volto.

-Sei un ragazzino estremamente maturo, lo sai?- mi rispose lui sorridendo -sono davvero fortunato- mi scompigliò i capelli ed io mi allontanai.

-Hey così mi rovini i capelli!- dissi cercando di mettermeli a posto.

-Tanto domani mattina ti svegli che sembri un fungo lo stesso- mi prese in giro lui e io gli feci il dito medio, sorridendogli in modo ironico.

-Dai torna qui, fungo- rise tirandomi a sé ed io mi ritrovai sdraito su di lui.

-Non chiamarmi fungo, come se i tuoi capelli fossero tanto meglio la mattina- gli tirai un colpetto sulla fronte e lui roteò gli occhi divertito.

Seguirono minuti di silenzio in cui restammo fermi a guardarci e sorridere come ebeti, probabilmente Changbin era lì fuori nella dua cabinetta a godersi quelle scene da film romatico.

-Credo sia ora di dormire Minho- dissi dopo un pò spostandomi da sopra di lui e mettendomi al suo fianco, cingendo il suo corpo con le braccia.

-Potresti anche non chiamarmi per nome ora che siamo fidanzati- mi rispose lui girandosi verso di me ed abbracciandomi a sua volta.

-Preferisci tesoro o zuccherino?- chiesi ironicamente guardandolo e risi alla sua faccia schifata.

-Direi di no. No, va bene Minho- disse seguendomi con la risata.

-Bene, allora buonanotte Minho- sorrisi e feci per chiudere gli occhi quando sentii un paio di labbra contro le mie.

Sorrisi istintivamente e portai una mano tra i suoi capelli morbidi.

-Non provare nemmeno per sogno a darmi la buonanotte in quel modo ragazzino- sussurrò con i nostri volti ancora attaccati ed io sorrisi annuendo.

-Ricevuto vecchietto- sussurrai facendolo ridere.

-Buonanotte Jisung- sussurrò subito dopo.

Dopo nemmeno una mezz'ora eravamo entrambi caduti in un sonno profondo in quel luogo sporco e freddo che, tuttavia, era ormai divenuto la culla del nostro amore.

Koi no yokan || MinsungWhere stories live. Discover now