Capitolo settimo

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Minho's POV
-Tu sei fuori di testa, buonanotte.- fu la risposta.

-Eddai parliamo un pò, non c'è nulla che vuoi sapere su di me? Non sono il tuo artista preferito?- lo vidi aprire gli occhi, bingo!

-Minho ho sonno, la scuola è impegnativa sai?- mugulò in un lamento stringendosi nelle coperte.

-Anche fare sesso lo è ma sono ancora energico. Lo so che la scuola è difficile, non sono ancora un vecchio e ho studiato anche io sai?- mi misi nel sacco a pelo e riuscii in modo molto contorto a chiudere la zip.

-Quanti anni hai?- domandò soltanto e gli rivolsi un'occhiata confusa.

-La mia età è un dato pubblico, l'ho detto più volte nelle interviste e nei video. Hai la memoria a breve termine?- risi e mi girai a pancia in giù posando la testa sul braccio ma continuando a dedicare la mia attenzione al ragazzo mezzo addormentato.

-Non so nulla di te. So chi sei perché i miei amici stravedono per i tuoi video ma non ne ho mai visto uno ne tantomeno visto una tua intervista- ammise solamente.

-Dio santo non sai che ti perdi- mi lanciò un'occhiataccia e scoppiai a ridere -ne ho venticinque Jisung e i tuoi amici hanno buoni gusti, al contrario tuo- mi pavoneggiai.

-Non mi interessano i porno, tutto qui.- rispose quasi come se si sentisse giudicato.
Mi avvicinai a lui sorridendo e continuando a guardarlo, era davvero un ragazzo particolare, insomma dove si trova un diciannovenne a cui non interessano i porno?

-Se mi fai compagnia ora domani ti prometto che mi faccio venire a prendere in macchina da Hyunjin, un mio amico, e ti portiamo fino a casa. Pensaci, non dovresti fare la strada a piedi- proposi e lo vidi spalancare gli occhi e arrossire di colpo.

-HWANG HYUNJIN?!- urlò stupito guardandomi qualche istante, poi sembrò realizzare il grande errore che aveva commesso e si tappò la bocca girandosi di lato.

-Ma guarda te questo stronzo bugiardo, non conosci me che sono famoso per la mia famiglia ma conosci lui che è famoso solo per i porno gay? Non mi interessano i porno- scoppiai a ridere ed imitai la sua voce per prenderlo un pò in giro vedendo come si stringeva nella coperta imbarazzato.

-Mi sento offeso- aggiunsi -non perché conosci lui, beh si anche per quello ma insomma bastava dirmi che sei gay invece che mentire. Ti sembro uno chiuso mentalmente?- chiesi offeso e lo vidi girarsi per guardarmi.

-Non sono uno che parla di cose personali col primo che incontro, tutto qui- ammise quasi come per scusarsi, in risposta gli passai un biscotto incitandolo a mangiare.

Jisung mi regalò un magnifico sorriso, probabilmente il più sincero fatto fin ora. Io non riuscii a far altro se non ricambiare quel sorriso e prendere un biscotto da mangiare con lui.

-Allora accetti di farmi compagnia ancora un pò in cambio di un passaggio?- chiesi rigirandomi nel sacco a pelo.

-Solo perché voglio vedere Hyunjin dal vivo- scoppiai a ridere e così fece lui, sembrava essersi ripreso da quel piccolo momento di imbarazzo.

Passammo minuti, forse ore, a parlare del più e del meno. Discorsi inutili e stupidi, come quelli che si fanno tra amici nel bel mezzo della notte durante un pigiama party.
Terminai così, dopo non so quanti minuti, un mio monologo che sosteneva la tesi della sopravvivenza dei dinosauri e della loro esistenza ai giorni d'oggi. Solo allora realizzai che il ragazzo aveva chiuso gli occhi ed era sprofondato nel mondo dei sogni.
Da quanto? Non lo sapevo. Probabilmente non aveva ascoltato una parola di quello che avevo detto ma andava bene così.

-Buonanotte Jisung, questa volta davvero- sapevo che non poteva sentirmi eppure mi sembrò quasi di vedere un mezzo sorriso formarsi sulle sue labbra.
E quella fu l'ultima cosa che vidi prima di addormentarmi. Il volto di un ragazzino dormiente illuminato dai flebili raggi della luna che passavano da quelle enormi vetrate in quel museo silenzioso.

Koi no yokan || MinsungWhere stories live. Discover now