Capitolo 20

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Era tarda sera ormai e in mezzo alle sole luci della città vi era Baekhyun in macchina che stava andando a casa; lui amava stare in auto, ci avrebbe passato le ore: si sentiva così tranquillo mentre guidava e in sottofondo si metteva sempre un po' di musica e, qualche volta, incominciava persino a cantare a squarciagola.

Quella sera, però, non si sentiva così tranquillo come le altre volte: la scenata che aveva fatto poco tempo prima Jongin lo stava facendo riflettere più del dovuto e un po' si era dispiaciuto di averlo trattato così male. Dalle sue parole aveva capito che al castano interessava veramente tanto Michela e in qualche modo voleva aiutarlo a risollevarsi d'animo.

Così, di colpo, collegò il telefono alla macchina e fece partire una chiamata alla ragazza; dopo pochi squilli, lei rispose.

"Pronto Baek" disse.

"Scusami se ti chiamo così tardi, ma dovrei parlarti di una cosa appena ci vediamo" accennò subito il piccoletto.

"Beh, ti va di venire domani sera qui a cena? Così mi parli di quello che vuoi" domandò la castana.

"Va benissimo: allora a domani e buonanotte" rispose lui.

"Notte Baek" disse anche lei, per poi riattaccare.

Dopo quella breve chiamata, il ragazzo andò diretto a casa e si catapultò a letto per la stanchezza.

Una volta fattosi giorno, come al solito la prima ad alzarsi tra le ragazze fu Michela, la quale si preparò velocemente per andare a lavoro.

Una volta pronta prese il cellulare e notò un messaggio da parte di Baekhyun:

"Ehi! Questo è l'invito per il compleanno di Yeol che si terrà tra due giorni alla sala bowling in centro. Mi raccomando, è una festa a sorpresa, quindi non facciamoci scoprire :)"

Michela rise per quel particolare invito e mandò subito la conferma per la presenza, per poi uscire finalmente di casa e recarsi al negozio.

L'invito per il compleanno ovviamente non era arrivato solamente a lei, ma Baekhyun lo aveva inviato anche a Christine, Jongin e Sehun, i quali accettarono tranquillamente anche loro.

Quella mattina Michela era da sola in negozio, poiché Lay sarebbe arrivato più tardi; perciò cominciò a sistemare degli scaffali da sola nel mentre aspettava qualche cliente mattutino.

Mentre era impegnata a sistemare dei nuovi ombretti arrivati la sera prima, sentì il tintinnio della campanella che indicava l'arrivo di un cliente.

Si girò, ma al posto di una persona qualunque, si ritrovò l'ultima persona che voleva vedere in quel periodo.

"Jongin, che ci fai qui?" disse immediatamente, guardandolo scioccata da lontano.

"Sono venuto per parlare e risolvere la situazione" affermò mentre si avvicinava alla ragazza, la quale indietreggiò fino ad arrivare con la schiena appoggiata allo scaffale.

"Non dobbiamo parlare o risolvere proprio nulla: per favore vattene ora" lo implorò la castana, ma lui si avvicinò ancora di più e le prese le mani.

"Ti prego, non ce la faccio più di questa situazione" disse subito dopo Jongin.

"Non mi toccare" gli urlò addosso, facendolo allontanare.

"Vattene immediatamente" ordinò di nuovo, senza però guardarlo in faccia.

Così il ragazzo non ebbe scelta: uscì dal negozio di corsa e camminò velocemente fino allo studio Byun, con qualche lacrima che gli scendeva sul viso.

Quando entrò, il primo che incrociò fu Baekhyun, il quale capì subito che stava ancora molto male: aveva gli occhi lucidi e i segni che quella notte non aveva dormito.

Don't fight the feelingWhere stories live. Discover now