Capitolo 13

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Non poteva essere vero: Irene si stava vedendo con Suho?! Di tutte le persone che potevano esistere, proprio lui?

Quelli erano i pensieri che passavano per la testa in quel momento alla castana, che, insieme alla sua amica lì vicino, era rimasta scioccata e sconvolta da questa scoperta.

Ora come avrebbe fatto a guardare il suo odioso capo senza pensare al fatto che potesse essere il nuovo fidanzato della sua coinquilina? Non ci poteva credere.

Le due amiche decisero di tornare a casa ed aspettare la mora per capirne di più di quella situazione.

"Mi spieghi ora come farò a starmene tranquilla a lavoro sapendo che Suho è, oltre il mio capo, anche il ragazzo di Irene?" cominciò a sclerare la castana appena tornata a casa.

"Beh sarà una cosa che dovremo realizzare un po' tutte in effetti...Però prova a pensare al lato positivo" rispose la bionda.

"Quale?" domandò scocciata l'amica.

"Irene era da una settimana circa che era strana, forse appunto proprio per questo, e te da una settimana circa non ti sei più lamentata del tuo capo" spiegò Christine.

"Hai ragione: Suho non mi rompe più a lavoro" realizzò la più grande.

"Michela forse alla fine non è così male questa cosa" decretò la ragazza.

"Vero! Ancora devo capire proprio come fa" pensò Michela.

"Glielo chiederai dopo quando torna" disse la più piccola, per poi andare a preparare qualcosa da mangiare per lei e la sua coinquilina.

Dopo qualche ora tornò finalmente la mora, la quale aveva un mega sorriso in faccia.

"Irene! Come mai tutta questa felicità?" chiese Michela, appena vide l'amica.

"Niente di che" rispose in fretta la più grande, cercando di sviare l'argomento.

"Dove sei stata di bello?" domandò anche la bionda.

"Dovevo fare alcune cose per lavoro" disse ancora Irene.

"Lavoro? Siamo proprio sicuri?" fece ancora il quarto grado Christine.

"Sì..." rispose vaga la mora.

"Irene, ti abbiamo visto con chi eri, parla" decretò infine la castana, che non ce la faceva più a tenersi quella cosa.

"Cosa avete visto?" chiese la più grande.

"Te e Suho ovviamente, su parla" disse la bionda.

"È da qualche giorno che ci sto uscendo insieme e stiamo stabilendo un bellissimo rapporto" spiegò finalmente Irene.

"Michela, ti giuro che questa cosa, bene o male che andrà, non interferirà con il tuo lavoro, te lo posso assicurare: mi dispiace di non avervi detto nulla finora, ma stavo aspettando di avere delle conferme per questo rapporto" continuò la mora.

"Sono felice per te Irene, ma mi sorge una domanda: come fai a stare con uno così?" domandò Michela.

"Ti potrei fare la stessa domanda con Jongin: basta che tu pensi a quello e avrai la risposta. Ora se permettete, sono stanca e me ne vado a dormire che domani devo andare a lavoro molto presto" finì di dire la ragazza, per poi lasciare le due da sole, le quali decisero subito dopo di andare anche loro a dormire.

Quella notte però non fu per niente facile per la castana: continuava a girarsi e a rigirarsi nel letto e a quanto pare stava sognando, anche se dalle movenze più che un sogno pareva proprio un incubo.

Quello che vedeva lei era un'altra realtà: in quel momento lei era nel più totale buio, non vedeva e non sentiva nessuno, e cercava aiuto guardandosi continuamente attorno.

Don't fight the feelingWhere stories live. Discover now