La ragazza dal cuore di latta

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PROLOGO

Fa schifo possedere aria nei polmoni e voler rifiutare il dono che hai nelle mani: La vita.
Guardo le altre famiglie e mi chiedo cosa ho fatto di male per meritarmi un tale inferno ed una tale famiglia.
Sin dall'asilo sono sempre stata diversa da tutti gli altri bambini, loro così spensierati e io già troppo matura nonostante l'età.
Il loro mondo è un parco giochi, una montagna russa in discesa in cui non esiste il pericolo ma solo la voglia di dolciumi o di un determinato giocattolo, una barbie ed un ken da far sposare, lo shampoo di Spiderman, un pallone da calciare.
Io sono sempre stata la bambina dal cuore di latta, con gli occhioni blu e con dei riccioluti capelli color fuoco,  in disparte e con lo sguardo perso nel nulla a giocare con i bottoni del grembiulino stropicciato e macchiato.
All'entrata i bambini piangevano per la lontananza dei genitori, invece, io sorridevo per poi perdermi nei disegni fantasiosi dinanzi a me.
Specialmente in uno striscione immenso, pieno di stelle, con un'astronauta che vagava sulla luna nella quale io mi immedesimavo, con il suo casco che mi proteggeva dalle voci ovattate dei miei pensieri.
All'uscita mi rattristavo nel rimpiangere il tempo trascorso nell'asilo al sicuro, perché quando mi affacciavo fuori dal mio piccolo angolo di mondo, incontravo quell'ombra che incuteva timore con la quale io convivevo.
MICHAEL
Così si chiama l'oscurità che mi avvolgeva.
Capelli rasati, tatuato, alto e robusto.
Sempre con le stesse canotte del cazzo, luride e consumate.
Mi mancava il coraggio di osservarlo negli occhi, mi incuteva terrore.
Mi limitavo a seguirlo nel suo vecchio ed arrugginito pick-up per poi abbandonarmi vicino al finestrino, creando strane forme al vetro dovute all'umidità ed al calore del mio fiato.
Mia madre ormai era già fuori di sé e lui comandava le nostre vite, comandandoci come marionette con un'esistenza appesa a dei fili.
Non é mio padre, non l'ho mai neanche lontanamente considerato tale.
I bambini non conoscono l'odio ma io, seppur uno scricciolo, riuscivo già a sentirlo verso quella famiglia e verso di lui che si era rubato la mia ingenuità e la mia infanzia strappandomela dalle mani.

𝗟𝗮 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘁𝘁𝗮Where stories live. Discover now