Capitolo 8

1.2K 75 7
                                    

Un'ultimo, doloroso ricordo tornò a galla nella mente di Eris.

Era il 1521 e gli eterni si trovavano a Tenochtitlan per eliminare gli ultimi devianti.
Eris ricordava poco dello scontro, solo che si erano divisi in due gruppi e che il suo era stato il primo a tornare.
Si erano ritirati nel bosco al limitare della città per non essere coinvolti negli scontri che imperversavano dall'inizio di quella mattina.
Eris e Druig si erano fermati a vicenda dall'intervenire più volte di quante avrebbero voluto, ma stava diventando sempre più difficile non farlo. Gli spari e le urla erano assordanti ed Eris era sopraffatta dalle emozioni degli abitanti: c'era solo paura e disperazione.

Eris afferrò la mano di Druig per cercare del sostegno, ma anche per fargli capire che lei era lì come sempre
"Non dobbiamo intervenire nei conflitti, ricorda" la ragazza non sapeva a chi lo stesse dicendo di preciso, ma sicuramente non aveva voglia di rischiare che gli altri la sentissero.
Makkari le sorrise gentile, come se intuisse i suoi pensieri e disse: "Sei forte, puoi farcela"

Eris si voltò verso Thena in tempo per vedere i suoi occhi che diventavano bianchi.
"Thena?"
"È troppo tardi, morirete tutti"
Prima che riuscisse a spostarsi, Eris fu colpita da Thena. Cadde a terra e tutto diventò confuso per un attimo. Nello scontro con terreno sentì i polmoni svuotarsi di tutta l'aria e la si offuscò la vista.
"Eris! Stai bene?" Druig la raggiunse in un secondo, abbassandosi per essere vicino a lei.
"Si, solo qualche ammaccatura ma sto bene"
Druig la aiutò ad alzarsi giusto in tempo per vedere Gilgamesh che atterrava Thena con un ultimo colpo.

Mentre Thena era ancora svenuta, si erano riparati su un tempio nel centro della città.
Ajak aveva detto agli altri eterni che la donna aveva il Mahd Wy'ry.

"Cos'è successo?" chiese Thena sedendosi, non appena si fu ripresa.
"Hai attaccato tutti. Hai ferito Sersi, Makkari ed Eris" spiegò Ajak avvicinandosi leggermente all'altra.
"Io... Io non lo ricordo"
"Hai il Mahd Wy'ry. L'unica soluzione è cancellarti la memoria, così potrai ricominciare"
"Ma così non sarebbe più Thena" obbiettò Makkari.
Eris assisteva alla scena appoggiata al muro opposto al lato in cui si trovavano tutti; l'unico vicino a lei era Druig.
La ragazza non voleva che venissero cancellati i ricordi di Thena. Certo, l'aveva attaccata, ma sapeva che non era in se.

"E se succedesse di nuovo? Poteva ucciderci"
Eris si voltò verso Druig di scatto, ma lui guardava negli occhi Ajak. Sapeva che non lo intendeva veramente, era solo preoccupato per lei e Makkari.
"Fidati di me" Ajak si rivolse nuovamente a Thena, con un tono rassicurante e persuasivo.
"Perchè dovrebbe?" chiese Eris facendo un passo avanti "Le stai chiedendo di eliminare chi è"
"So che siete turbati-"
"Turbati? Ci siamo fidati di te per 7000 anni e guarda dove siamo adesso!" delle lacrime rigarono rapide il volto di Druig mentre parlava ad Ajak "Abbiamo visto gli umani distruggersi a vicenda quando potevamo fermarli in un secondo. Sai cosa fa questo ad una persona dopo secoli?"

Calò il silenzio. Un silenzio carico di tensione.
Eris si sentì soffocare da tutte le emozioni degli eterni che si mischiavano a quelle degli umani già presenti da molte ore.
"Respira. Tranquilla, puoi farcela"
La ragazza si voltò nuovamente verso Druig, poi si costrinse a prendere un respiro profondo.

"E se la mostra missione fosse un'errore? Li stiamo realmente aiutando a costruire un mondo migliore?" continuò il ragazzo voltandosi versò la città in fiamme "Siamo esattamente come quei soldati... pedine nelle mani dei loro capi, acciecati dalla lealtà. Ma questo finisce adesso"
Lo scontro si fermò all'istante. Tutti gli umani si voltarono lentamente verso Druig lasciando cadere a terra le loro armi.
Un piccolo sorriso si formò istintivamente sulle labbra di Eris, dato che finalmente non sentiva più tutta quella rabbia e quel panico.

"Lasciali andare"
Ikaris prese per le spalle Druig e lo sbatté al muro tenendolo fermo.
"Dovrai costringermi"
Eris sentì la rabbia di Ikaris e decise di intervenire: allungò un braccio verso di lui e lo allontanò da Druig, costringendolo a rimanere bloccato in un punto.
"Basta!" La voce di Ajak questa volta era autoritaria e minacciosa, ma ad Eris non importava. Era pronta a qualsiasi conseguenza se questo poteva tenere lontano Ikaris da Druig.
"Lascialo, non ne vale la pena"
Eris lasciò la presa che aveva su Ikaris sbuffando, poi fece  un passo indietro per avvicinarsi a Thena.

"Se vuoi fermarmi, dovrai uccidermi"
Dopo queste parole, Druig iniziò a scendere la lunga gradinata del tempio.
"Druig aspetta"
Eris schivò il braccio di Ikaris che provava a fermarla e scese i primi scalini.
"Druig fermo per favore. Aspettami"
"No, resta lì. Non seguirmi, non venire con me. Scusa, mia Eris"
La ragazza si fermò a metà gradinata, paralizzata dal dolore
Si sentiva male e quelle rapide scuse le sembravano una presa in giro senza valore.

Ajak li lasciò andare per le loro strade con la promessa di incontrarsi quando sarebbe giunto il momento di tornare ad Olimpia.

"Sei sicura di non voler venire con noi?" Gilgamesh provò per l'ennesima volta a fare la stessa domanda ad Eris, ricevendo solo un rapido sorriso ed un cenno della testa come risposta.
"Prenditi cura di te stessa e non sparire" sussurrò Thena all'orecchio della ragazza prima di andarsene.
"Se succede qualcosa, vieni da me. Sai dove trovarmi" con questa frase se ne andò anche Makkari.

Eris rimase da sola a sedere sull'ultimo gradino del tempio mentre provava invano a chiamare il nome di Druig e creare un legame.

ℐ 𝓌𝒾𝓈𝒽 ℐ 𝒸ℴ𝓊𝓁𝒹 𝒽𝒶𝓉ℯ 𝓎ℴ𝓊 / 𝒟𝓇𝓊𝒾ℊWhere stories live. Discover now