Capitolo 5

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Il primo ricordo che Eris aveva di Druig, era il giorno del loro arrivo sulla terra in Mesopotamia.
Lei non era uscita a combattere, sarebbe scesa solo dopo così da cambiare le emozioni degli umani in modo che non avessero sensazioni negative legate a loro.

Eris stava guardando la battaglia dalla Domo, quando sentì degli occhi fissati su di lei.
Si voltò trovandosi davanti un ragazzo castano che la guardava con un sorriso in volto.
Si alzò e si avvicinò al ragazzo allungando una mano: "Ciao, io sono Eris"
"Druig. È un onore conoscerti"
Eris rise leggermente, poi tornò a vedere lo scontro.

Quando furono sulla terra, Ajak fece cenno ai due ragazzi di svolgere il loro compito: Eris mutò le emozioni degli umani e Druig ordinò loro di posare le armi.
Mentre Sersi trasformava un pugnale in oro per offrirlo agli uomini, gli altri due si voltarono a guardarsi felici dei rispettivi poteri.
Non c'erano altri devianti in quel momento, perciò Ajak li lasciò con il solo compito di socializzare con gli uomini.

"Adesso, mia bella Eris, devi dirmi i tuoi intriganti poteri"
Druig aveva fermato la ragazza prima che potesse andarsene, così da rimanere da soli.
"Telecinesi e telepatia, ma la seconda è solo per le emozioni. Te invece hai il controllo della mente invece, vero?"
"Corretto. Quindi sei anche intelligente, oltre che bella"
Eris arrossì leggermente per l'ennesimo complimento dell'altro, ma non disse niente su questo: "Impaurito di avere una persona più intelligente di te?"
"Assolutamente, mia bella Eris"
Druig se ne andò senza più dire nulla, così Eris raggiunse Sersi dagli uomini.

"Quindi la bella Eris non gradisce la compagnia degli umani?"chiese Druig sedendosi accanto alla ragazza.
Erano ormai dieci anni che erano arrivati e non si erano ancora mai spostati dalla Mesopotamia.
"Non è così e lo sai Druig. E poi neanche te stai molto con loro"
"Ovviamente no. Chi ti terrebbe compagnia altrimenti?"
Druig rise offrendo ad Eris del cibo preso chissà dove.
Eris scosse la testa sorridendo per poi tornare a guardare davanti a se, seguendo il movimento ciclico delle onde che si abbattevano ai piedi del precipizio.

Druig si alzò in piedi, poi prese per la spalle la ragazza costringendola a fare lo stesso.
"Andiamo, mia bella Eris, dobbiamo trovare nuovo cibo per te. Quello era il tuo"
"Cosa? Hai finito il mio cibo?" urlò lei seguendolo.
Dato che non riceveva alcuna risposta, la ragazza proiettò la sua voce nella mente dell'altro: "Rispondimi subito"
"Va bene, lo ammetto. Si, era il tuo"
"Adesso me la paghi"
Druig si allontanò di corsa mentre Eris lo seguiva ridendo.
Se chiunque li avesse visti in quel momento, non avrebbe detto che erano gli stessi che restavano sempre seri e composti davanti agli altri.

"Sono arrivato prima di te, mia signora, qual è la mia ricompensa?" chiese il ragazzo non appena fu davanti alle prime case del villaggio.
"Nessuna. Non avrai nulla finché non smetterai di chiamarmi mia signora. O bella"
"Quindi non posso avere nemmeno un bacio da te?"
"Non era nemmeno una opzione, Dru" borbottò Eris arrossendo imbarazzata per l'ennesima volta.
"Sei cattiva, mia signora"

Druig vide qualcosa alle spalle di Eris che lo fece ricomporre nella sua solita posizione con le mani giunte davanti a se, così lei si girò appena in tempo per vedere Ikaris che si avvicinava a loro.
"Avete intenzione di aiutarci in qualcosa voi?"
"Hai intenzione di diventare più simpatico un giorno?" chiese in risposta Eris mentre sorrideva innocentemente.
Ikaris guardò Druig come se si aspettasse che lui le dicesse qualcosa, ma questi stava sorridendo soddisfatto.
Capendo che tutte le sue energie sarebbero state sprecate, Ikaris li superò entrando nel villaggio e lasciando i due ragazzi nuovamente soli.

ℐ 𝓌𝒾𝓈𝒽 ℐ 𝒸ℴ𝓊𝓁𝒹 𝒽𝒶𝓉ℯ 𝓎ℴ𝓊 / 𝒟𝓇𝓊𝒾ℊWhere stories live. Discover now