Capitolo 3

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Gilgamesh e Thena si erano rifugiati in un deserto australiano, lontani da tutti.
Eris li invidiava: per quanto ci avesse provato, lei non era mai riuscita ad allontanarsi dagli umani.

Gilgamesh li aveva accolti immediatamente e li aveva poi portati da Thena, intenta a meditare e dipingere ciò che vedeva.
Appena furono vicini alla donna, questa venne posseduta dal Mahd Wy'ry e provò ad attaccare la persona più vicina a se: Eris.
Gilgamesh fu abbastanza veloce e forte da bloccarla e Sprite creò un'illusione sul suo passato per calmarla.
Eris si era spaventata dall'attacco improvviso e, prima che se ne rendesse conto, perse il controllo e fu proiettata indietro nei ricordi.

Stava avendo uno scatto di rabbia.
Aveva fatto in tempo ad allontanarsi dagli altri, poi però aveva perso il controllo ed aveva abbattuto diversi alberi che si trovavano intorno a lei.
Sperava che nessuno l'avesse vista così non avrebbero pensato che avesse il Mahd Wy'ry e non avrebbero nemmeno rischiato di essere feriti provando a seguirla.

"Eris? Perchè sei scapata?"
Druig. Ovviamente lui si era accorto della sua assenza.
"Vattene"
"Eris, ti prego"
"Ho detto vattene" urlò Eris voltandosi e mostrando gli occhi ormai viola.
"Tranquilla, tranquilla. Non c'è problema, so che non vuoi farmi male e non lo farai"
Druig si avvicinò lentamente ed usò i suoi poteri per calmarla sfruttando la loro connessione mentale. Quando fu tutto passato, Druig la strinse tra le sue braccia mentre piangeva.

"Eris che cosa succede? Eris?" la voce di Sersi fece ritornare alla realtà la ragazza.
"Niente, perchè?"
"Stavi perdendo il controllo, ti brillavano gli occhi di viola ed eri assente. Non volevamo altri guai"
Eris si voltò verso Ikaris con uno sguardo di sfida: "Sei così sicuro? Perchè io sono in controllo e se vuoi posso farti esplodere per dimostrartelo. Sai, come il deviante che tu non hai ucciso"
Rimasero tutti in silenzio, in parte impauriti che la ragazza perdesse il controllo ed in parte in attesa di una risposta dall'altro che però non arrivò.

"Sono felice di vedere che sai mantenere il controllo finalmente Eris"
Ricevere i complimenti da Thena, la rese felice. Si erano spostati al tavolo per mangiare e Thena aveva sussurrato questa frase in modo che sentisse solo lei. Avevano sempre avuto un legame particolare, per questo Eris si era opposta quando volevano eliminarle la memoria.
Eris sorrise in risposta e poi tornò a concentrarsi sulla conversazione degli altri, incentrata su chi sarebbe stato il nuovo capo degli Avengers. Rammentarono anche alcuni vecchi ricordi divertenti, come la volta in cui Eris e Kingo si ubriacarono e rischiarono di causare una nuova guerra tra gli umani.

"Allora Eris, dove si trova il tuo amato Druig?" Kingo dovette urlare per farsi sentire attraverso la confusione.
"Fottiti Kingo, io non lo amo. Non più almeno. Ormai provo solo odio per lui" calò nuovamente il silenzio, in quanto nessuno credeva possibile questa cosa, poi Eris continuò"Comunque è in Amazonia"

Dopo aver mangiato, Sersi uscì per meditare e provare a mettersi in contatto con Arishem poi tornò a raccontare tutto agli altri
"Quindi siamo una specie di robot sofisticati i cui ricordi sono tenuti nello spazio" riassunte Kingo
"Ed i devianti sono stati mandati da Arishem" aggiunse Gilgamesh.
"Deve esserci un modo per far emergere Tiamut senza distruggere il pianeta. Potremmo addormentarlo finché non troviamo il modo"
Eris spostò lo sguardo su Sersi, senza però dire niente: quella situazione le sembrava assurda e non era servita ad altro che ridurre maggiormente la sua fede in Arishem fino a farla sparire.
"Eris o Druig potrebbero addormentarlo"
"Sprite, no. No, no, no. Non sperate in di me. Ho già detto che non voglio averci a che fare. E se sperate nell'aiuto di Druig, buona fortuna"

Eris uscì fuori dalla casetta e si sedette fuori, dove rimase tutta la notte a pensare.
Quel giorno, per la prima volta, si era ricordata qualcosa di ciò che aveva trascorso con Druig. Non succedeva da molto tempo e sapeva bene il perchè: aveva offuscato i suoi ricordi più importanti circa quattrocento anni prima, così da smettere di soffrire per lui, ma non sapeva che potessero ricomparire senza che lo scegliesse lei.

ℐ 𝓌𝒾𝓈𝒽 ℐ 𝒸ℴ𝓊𝓁𝒹 𝒽𝒶𝓉ℯ 𝓎ℴ𝓊 / 𝒟𝓇𝓊𝒾ℊWhere stories live. Discover now